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Tagadà, se la grafica fa servizio pubblico…

Gli attentati di Parigi occupano anche il pomeriggio tv di lunedì 16 novembre. E su La7 la grafica si ‘riscopre’ informativa. Su Blogo tutti gli aggiornamenti sulla caccia all’uomo.

pubblicato 16 Novembre 2015 aggiornato 3 Novembre 2020 15:51

I programmi tv del daytime continuano a coprire gli eventi di Parigi anche oggi, lunedì 16 novembre. La programmazione è tornata quasi regolare, ma gli sviluppi sulle indagini sui terroristi colpevoli degli attacchi di venerdì 13 e gli approfondimenti sulle storie delle vittime tengono ancora stabilmente accese le telecamere sui fatti degli ultimi giorni.

La ricerca di una Seat Nera su cui viaggerebbe un terrorista e che starebbe viaggiando sul territorio italiano ha offerto, peraltro, nuovi spunti per una copertura no-stop, tanto da spingere La Vita in Diretta a prendere il posto di Torto o Ragione? e ad annunciare un’edizione speciale del Tg1 alle 16.00 per seguire live il discorso di Barack Obama al G20 di Antalya e quello di François Hollande al Congresso, riunito a Versailles dopo gli attentati e la dura offensiva aerea a Raqqa delle forze armate francesi.

Segue in diretta gli ultimi eventi anche Tagadà, su La7, tornato in onda dopo la pausa del weekend e tutto dedicato al commento e all’analisi di quanto accaduto a Parigi. Tra Gasparri e Feltri, tra le solite polemiche di politica interna tra centrodestra e centrosinistra, quel che mi ha colpito è la scelta di servirsi della grafica per diffondere gli estremi dell’auto ricercata, con tanto di targa. Un uso ‘utile’ della grafica in sovrimpressione che ormai sembrava perduta, surclassata dall’onnipresente “ESCLUSIVA” o piegata a titoli ‘strappalacrime’ o perfetti per il ‘clickbait’.

Questa volta, invece, La7 punta sull’informazione pura, sul contenuto da agenzia, sulla diffusione cruda dell’allerta. Mi viene in mente lo scroll che apparve improvvisamente una notte su una tv locale laziale alla ricerca di “una gru per tirare fuori un bambino caduto in un pozzo. Telefonare al numero….“: era il 1981, si cercava di salvare Alfredino Rampi a Vermicino e si usò la tv come oggi si farebbe con Twitter.
Vedere oggi l’avviso diramato anche sull’abusata grafica tv fa un certo effetto: dà il senso dell’urgenza, restituisce la sensazione di generale paura che attraversa l’Europa in queste ore e, a mio avviso, abbatte per un momento la barriera tra media tradizionali e social network. Last but non least, fa davvero servizio pubblico.

lavitaindiretta.jpg

Qualche decina di minuti dopo la scritta appare anche sulla grafica de La Vita in Diretta, che segue quindi l’esempio di La7, cosa che non fa neanche una all-news come Sky Tg24. Intanto la caccia all’auto continua, anche in tv.

La7