Parigi, John Oliver e la satira dopo gli attentati (VIDEO)
Nel suo appuntamento settimanale su HBO, il comico inglese riesce a far satira commentando gli attentati a Parigi. Ci prova anche Charlie Hebdo con la copertina del suo nuovo numero.
John Oliver non rinuncia al suo Last Week Tonight dopo gli attentati di Parigi, anzi dedica l’apertura del suo consueto appuntamento domenicale su HBO proprio a quanto avvenuto venerdì 13 nella capitale francese. Lo fa rivolgendosi direttamente ai terroristi, riuscendo a far sorridere anche quando augura buona fortuna nell’impossibile guerra di civiltà con la Francia, che ha al suo arco un’arma ben più spietata della loro ‘fallita ideologia’, ovvero tutta la grande ricchezza culturale di un paese libero e pieno di cultura. E ne approfitto per ringraziare della segnalazione la sempre attenta Antonia Grimaldi (che tra le sue mille attività ha anche una rubrica su Booksblog).
Ma vediamo come John Oliver ha affrontato il post attentati di Parigi.
“Benvenuti, benvenuti, benvenuti al Last Week Tonight!
Grazie per essere qui con noi per il nostro rapido riepilogo dei fatti della settimana. E purtroppo dobbiamo iniziare parlando della Francia che venerdì ha subìto sul proprio suolo gli attacchi più sanguinosi dalla Seconda Guerra Mondiale.
Guardate, è davvero difficile parlare 48 ore dopo quel che è successo e ci sono ancora molti punti oscuri, ma ci sono alcune certezze. Ed sono questi i momenti in cui aiuta essere in onda qui su HBO dove queste cose possono essere dette senza mezzi termini, perché dopo i tanti necessari e appropriati momenti di silenzio vorremmo offrirvi un momento di profanazione da tv via cavo di prima qualità”.
E qua il tono cambia, allontanandosi nettamente dal ‘politically correct’, ma con quelle connotazioni che solo a un ‘comedian’ credo possano essere concesse:
“Quindi, ecco come stanno le cose: primo, a quel che sappiamo questi attacchi sono stati condotti da gigantesche teste di ca**o, da spregiudicate e irriducibili teste di ca**o e forse, forse, in collaborazione con altre clamorose teste di ca**o, al servizio, senza dubbio, di una ideologia di merd@; secondo, e va da sé, f@ncul* a questi str*nzi! F*ttetevi!… lo dico da parte mia e vado avanti”.
Quindi si entra nella modalità ‘comedy’ tipica del genere ‘late show’.
“Terza cosa, importante da ricordare: niente di quello che questi stronzi stanno cercando di fare avrà successo. Anzi, la Francia inizia ora a divertirsi e vi spiego il perché: se voi volete iniziare una guerra culturale e di stili di vita con la Francia, beh, cazzo, BUONA FORTUNA! Davvero buona fortuna perché voi avete solo la vostra fallimentare ideologia, la Francia schiera Jean Paul Sarte, Edith Piaf, vini eccellenti, le Gauloises, Camus, il camembert, le madeleines, i macarons, Marcel Proust e quel cazzo di croquenbouche! Voi volete opporre la vostra rigida filosofia di abnegazione alla pasticceria francese? Beh, siete fottuti! Il croquenbouche è la Torre della Libertà francese (in riferimento alla Freedom Tower costruita al posto delle Torri Gemelle a New York, ndt). Ai francesi dico solo che vi siamo sinceramente vicini. So che ci sarebbe molto altro da dire su quel che è successo, ma per ora noi decidiamo di andare avanti col nostro show…”
Saturday Night Live ha scelto, invece, un sobrio messaggio per aprire la puntata del 14 novembre, a poco più di 24 ore da quanto successo.
“Parigi è la Città delle Luci e qui a New York sappiamo che quelle luci non si spegneranno mai. Il nostro affetto e il nostro incoraggiamento è con tutti voi. Vi siamo vicini”.
Sulla stessa linea Jimmy Fallon che ha dedicato nel weekend un pensiero a Parigi, ma senza costruirci su nessun monologo comedy. Ha preferito, piuttosto, incoraggiare tutti a continuare la propria vita per non darla vinta al terrorismo.
“Voglio solo salutare e mandare un abbraccio a chi ci sta vedendo da Parigi e anche da tutto il resto del mondo, in realtà. Quel che è successo venerdì scorso ci ha cambiato; siamo ormai persone diverse rispetto a quelle che eravamo venerdì pomeriggio. Gli spari… le bombe volevano distruggere noi, l’umanità ma gli si sono ritorti contro, perché questi eventi hanno finito per renderci tutti più uniti. Il risultato di questo disastro è diventato l’amore che ha unito il mondo. Dall’Australia al Brasile hanno seguito le news da Parigi e adesso anche qui da New York non vogliamo altro che dare il nostro supporto e manifestare la nostra vicinanza a Parigi. Lo sento, non siamo mai stati tutti tanto vicini e uniti gli uni agli altri. Tutti noi qui rivolgiamo il nostro pensiero alle famiglie delle vittime e voglio che sappiano che noi abbiamo fiducia in voi, siamo certi che farete la cosa giusta continuando a uscire, ad andare nei ristoranti, portare i bambini al parco, andare al cinema. Ho seguito le news per tutto il weekend e ho visto che lo stanno già facendo: stanno vivendo la loro vita senza paura. i tg in questi giorni e ho visto come state reagendo, dimostrandoci come il modo migliore per onorare i morti sia vivere, e vivere nonostante il dolore. E’ un grande esempio di come affrontare tutto questo. Grazie e grazie di seguirci. Spero di riuscire a darvi un momento di serenità in questi tempi difficili”.
In Italia, intanto, ci ha provato Maurizio Crozza nella copertina di DiMartedì di stasera, 17 novembre 2015, a parlare dopo gli attentati. E quel che mi colpisce di più è la reazione del pubblico in studio: applaude prendendo sul serio quella che doveva essere l’attacco del pezzo. Sembra quasi che manchi il coraggio di ridere.