Che Tempo Che Fa, diretta 29 novembre 2015: tutte le interviste, ospiti The Kolors, Ezio Mauro e Ron Howard
Che Tempo Che Fa ospita Ron Howard, Ezio Mauro e The Kolors.
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20.18
“Questo è proprio un sogno, non mi svegliate da questo sogno. In realtà è quello di riuscire a dire la tua, non è tanto la fama o la musica… non siamo poi Michael Jackson. La fortuna di tutto questo è riuscire a comunicare a tante persone ed essere il riferimento di tanti ragazzi. Ci pensavo oggi sotto la doccia: pensavo ‘caspita…’ beh, pensavo nella mia prima lingua, il napoletano…”
“Quando eravamo ad Amici ci dicevano ‘ragazzi parlate italiano sennò non possiamo metere scene vostre”
“Maria è stata la persona che mi ha dato di più. Mi ha detto, quando siamo andati a fare il provino, avevamo portato anche In ginocchio da te di Gianni Morandi… Quando le ho presentato il mio pezzo mi ha detto che si sentiva che ero me stesso. Per me quello è stato un atteggiamento megarocknroll.” -
20.20
Cantare in inglese è uno scudo? No, è una ragione tecnica: “un po’ lotto contro questa cosa, perché molti pensano sia fare figo. Io ho provato a portare in italiano metricamente le nostre canzoni, non funziona! È un problema di metrica, il nostro genere è contaminato dal funk e l’italiano ti obbliga a melodie molto più larghe. Pino Daniele, per esempio, cantava in napoletano perché le parole troncate rendevano di più”. E accenna A me me piace o’ blues in omaggio.
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20.22
La leggenda dice che il testo di Everytime sia nato durante un viaggio sul raccordo anulare mentre andava al provino di Amici. “È vero… il testo l’ho ultimato in macchina mentre andavamo a fare il provino.” Altra leggenda: vendevano mozzarelle alle poste. Ed è vera. “Negli uffici postali a Milano ci sono tanti napoletani, e i napoletani sono dipendenti dai prodotti della propria terra!” Fazio sorride: “ad averlo saputo prima venivo!”.
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20.39
Si saluta Ezio Mauro che entra in studio. ovviamente is commenta la sua decisione. “Mia moglie è stata la prima a saperlo. Poi l’ho detto all’azienda, al fondatore del giornale e ai miei colleghi più stretti. Questa decisione… 20 anni ammazzerebbero anche un somaro. Poi perché bisogna mettere un punto alla fine di una frase, di un capitolo, avere il privilegio di decidere quando metterlo fa parte della libertà che il gruppo editoriale mi ha dato in questi anni. Il tentativo continuo di far bene il mestiere di direttore sta anche in questo. Lasciare il giorno della festa di Repubblica non sarei stato capace di scriverlo.” E cosa farà dopo? “Il mestiere più bello del mondo, il giornalista. Mi sono detto se sono capace. Essere a disposizione sempre, rompere le scatole mai”.
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20.42
“Sono convinto di aver fatto la cosa giusta” commenta Ezio Mauro. “Sono curioso di vedere come sarà la fase nuova”. Alcune indiscrezioni dicono che Scalfari vorrebbe abbandonare Repubblica, è vero? “Scalfari è Repubblica, so bene come ha coperto la transizione dalla sua direzione alla mia. Il vero fondatore è colui che crea qualcosa che può durare anche sotto la sua esperienza. Scalfari è così”. Insomma, una non risposta.
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20.43
Impossibile non parlare del ventennio di Mauro che è coinciso col ventennio berlusconiano in Italia. Il fatto che sia finito ha reso Repubblica meno indispensabile? “Abbiamo fatto quel tipo di battaglia giornalistica. NOn abbiamo mai fatto politica. Abbiamo fatto opposizione alle anomalie, l’abbiamo fatto in nome di un’idea del paese che è l’anima di Repubblica. Che c’era prima di Berlusconi e ci sarà dopo”.
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20.48
“Il giorno più difficile è stato quello della notizia del rapimento di Daniele Mastrogiacomo da parte dei talebani. Lì ho pensato veramente di andarmene” ricorda Ezio Mauro. E si parla di terrorismo internazionale, naturalmente di Parigi. “Ci hanno trasformato in nemici, ci credevamo vincitori della guerra del Novecento. C’è stato risposto da parte dell’islamismo terroristico e sanguinario che la democrazia vale solo in questa parte del mondo. Veniamo uccisi nel nome della democrazia delle piccole cose, come far studiare i nostri figli, pregare, andare con una ragazza a sentire un concerto… le regole di garanzia e libertà reciproca.”
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20.51
Le è piaciuto più fare il direttore o scrivere? “Scrivere. Ma anche fare il direttore. Scrivere significa un’altra cosa: andare, guardare, cercare di capire e raccontare.” C’è qualcosa che non scriverebbe più? “Non c’è niente di cui mi debba vergognare, ci sono stati degli errori e ne abbiamo fatti tanto, poca attenzione ai soggetti più deboli dei fatti di cronaca…”
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20.54
Cosa scriverebbe in una lettera da lasciare sulla scrivania a Mario Calabresi? “Gli scriverei di passare più tempo di me coi colleghi. Se potessi, prenderei la sedia e andrei a piazzarmi un’ora al giorno a chiacchierare con loro. C’è un’anima del giornale, e Mario la conosce perfettamente, bisogna riconoscerla e conservarla, tenerla viva cambiando il giornale. Non basta guidare un giornale, bisogna rappresentarlo, saperlo rappresentare.” Un saluto ai suoi lettori: “ci sarà il momento dei saluti, ma voglio dire che è stata un’avventura meravigliosa e bellissima, più di settemila numeri di giornale, abbiamo lavorato con passione e allegria tenendo presente i lettori, si sentono padroni del giornale ed è giusto che sia così”. Pubblicità.
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21.04
“Mi fa molto piacere tornare in Italia, ogni volta!” commenta Ron Howard entusiasta. “Sono stato fortunato, ho iniziato a lavorare che ero un bimbo… Per me è sempre stata una cosa che ho amato dall’inizio, ci sono cresciuto, ho avuto pochi problemi perché mi sono sempre sentito grato e affascinato”.
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21.09
“Mi piacevano le telecamere, il montaggio, la sceneggiatura.. mi sono reso conto che il regista era quello che metteva insieme tutti. Da adolescente facevo i miei film con il super8. Volevo essere regista, lo dicevo pure a John Wayne”. Si mostra una clip del suo nuovo film, ispirato al libro Moby Dick di Hermann Melville.
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21.15
“Mi piacciono i film che ti trasportano. C’è anche questo fatto della balena, che come regista mi ha permesso di mettere insieme la parte intima con la parte mitica. La nostra balena non è come Lo squalo, è come King Kong: la forza della natura svegliata dall’uomo”
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21.22
Si riesce a stare calmi nel girare un film così? “Dentro di te c’è una serie di pensieri che non ti dico. Non dormi più.”
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21.24
Impossibile non parlare di Richie Cunningham in Happy Days, e di quello che ha significato per molti. Ron Howard ci sorride su: “mi sento molto grato per questo. Questa trasmissione ha un effetto speciale nel mio cuore. Volevano che fosse uno spettacolo per le famiglie, e io sono molto vicino a loro anche oggi. Non si ha mai un’idea che stai lavorando. EÈ stato un lavoor speciale, e in Italia è stato uno dei primi esperimenti internazionali. Certo non sarei qui a fare il regista se non avessi avuto l’esperienza creativa di quello show”.
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21.41
Mentre la Terra si pettina, il ministro dell’Interno italiano si danna l’anima: “Alfetta, Angiolino Jolie, litiga continuamente con Salvini. Potrebbero andare a fare le animazioni nei villaggi turistici”. In un momento così difficile per la politica, Alfano fa salire l’ansia in continuazione invece di tranquillizzare.
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21.44
Fazio prova ad accorciare: “c’è la Gabanelli che ti ascolta”. Ma Lucianina ha ancora da parlare: e parla di Lecce, dove c’è una famosa casa chiusa dove la “ciupadance” si fa 24 ore su 24. La particolarità è che c’erano inferriate a tema per indicare l’attività della casa. Non so voi ma mi sto annoiando.
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21.48
E vuoi non vedere le inferriate a tema? Sono stati obbligati a toglierle dopo che la casa è stata venduta, anche se sono un simbolo della città di Lecce dove ci sono molti richiami “fallici” perché si ritiene che porti fortuna. “Io non sapevo che il Walter portasse fortuna, pensavo più gli amici di Maria…” E le grandi domande: perché in una casa chiusa c’era un simbolo fallico, e non la Jolanda?
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21.51
Luciana Littizzetto chiude la puntata parlando dell’ennesimo assassinio di una donna proprio nel giorno della giornata contro la violenza sulle donne, avvenuto a Perugia. “io vorrei farmi portavoce delle donne: vogliamo una legge che consenta di punire subito chi minaccia. Per ora dicono che ci deve essere un’aggressione vera. Ma bisogna aspettare una pugnalata perché quelle m*rde vengano sbattute in galera?” Se si fosse limitata a questo intervento, Luciana Littizzetto avrebbe avuto la mia stima imperitura. Appuntamento alla prossima settimana. Grazie per essere stati con noi.
Che Tempo Che Fa chiude il mese di novembre con una puntata scarna di ospiti per la tradizionale puntata della domenica del talk show di Fabio Fazio. Soltanto due, infatti sono i nomi presenti per le interviste.
Che Tempo Che Fa | Diretta 29 novembre 2015 | Ospiti
Gli ospiti della puntata di stasera di Che Tempo Che Fa sono il giornalista Ezio Mauro, che dopo aver guidato per venti anni La Repubblica ha annunciato che lascerà l’incarico di Direttore responsabile il prossimo 14 gennaio 2016, giorno del quarantesimo anniversario della fondazione del quotidiano. Ezio Mauro è diventato direttore nel 1996 quando sostituì il fondatore della testata Eugenio Scalfari.
A Che tempo che fa arriva anche Ron Howard, enfant prodige del cinema americano meglio conosciuto come Richie nella mitica serie Happy Days e protagonista di American Graffiti di George Lucas, oggi è diventato tra i maggiori produttori e registi americani. Tra i suoi film Cocoon, Splash, Apollo 13, The Missing, Il Codice da Vinci, Frost/Nixon, Angeli e Demoni, Rush; nel 2002 trionfa agli Oscar con A Beautiful Mind. Il regista presenta questa sera il suo ultimo film Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick, tratto dall’incredibile storia vera che ha ispirato il capolavoro di Herman Melville.
Gli ospiti musicali della serata sono The Kolors, la giovane band campana che ha vinto la scorsa edizione di Amici di Maria De Filippi; il loro secondo album Out è tra i più venduti in Italia.
Come sempre il commento della settimana è affidato a Luciana Littizzetto, mentre Filippa Lagerback introduce gli ospiti.
Che Tempo Che Fa | Diretta 29 novembre | Come seguirlo in tv e in streaming
Che Tempo Che Fa è l’appuntamento dell’access prime time e della prima serata della domenica sera di Rai 3, in onda dalle 20.10 alle 21.45 circa. E’ possibile seguirlo in diretta e in live streaming web sul portale Rai.Tv. La puntata di Che Tempo Che Fa è visibile anche grazie al servizio Rai Replay per i 7 giorni successivi alla messa in onda.
Che Tempo Che Fa | Diretta 29 novembre | Second screen
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