Le nozze di Laura, Valentino Agunu a Blogo: “E’ un film per chi non capisce che diverse culture e religioni possono trovarsi e amarsi”
L’attore romano di origini nigeriane è stato intervistato da Blogo.
Valentino Agunu è il protagonista maschile di Le nozze di Laura, film tv scritto e diretto da Pupi Avati che andrà in onda lunedì 7 dicembre 2015, su Rai 1, a partire dalle ore 21:20.
Valentino interpreta Karimu, un ragazzo nobile proveniente dal Ciad che, per mantenersi gli studi all’università a Bologna, inizia a lavorare come bracciante per la stagione della raccolta degli agrumi in Calabria, in cambio di pochi euro.
Karimu diventerà il fidanzato di Laura, una ragazza calabrese tornata incinta nel suo paese, Rocca Imperiale, dopo una fallimentare esperienza di vita a Roma.
Le nozze di Laura è una rilettura moderna delle nozze di Cana, episodio descritto nel Vangelo secondo Giovanni dove vi è presente il primo miracolo di Gesù.
Noi di Blogo, a margine della conferenza stampa di presentazione de Le nozze di Laura, abbiamo intervistato Valentino Agunu con cui abbiamo parlato, oltre che del suo personaggio, anche di integrazione, di Pupi Avati e delle sue passate esperienze televisive.
Parlando di Karimu, Valentino ha aggiunto questi particolari:
Karimu è di una religione particolare: è animista. Questo lo porta ad interpretare un personaggio un po’ strano, di poche parole, molto espressivo e molto emotivo. E il resto è da scoprire. Punti in comune con il mio personaggio? Sì e no. Io studio biotecnologia mentre Karimu studia medicina. La mia ragazza è italiana e anch’io sono italiano.
Per quanto riguarda l’integrazione, invece, Agunu spera che questo film possa aiutare le persone ad approcciare al mondo odierno dove convivono differenti culture e diverse religioni. L’attore ha anche aggiunto che i mass media non aiutano il processo di integrazione:
Io vorrei capire questo tema di integrazione in cosa consiste. Due persone di diverse razze che si amano: questa è la definizione di integrazione? Non penso. L’integrazione è quando diverse culture si amalgano. Questo film può essere un ponte che può aiutare la gente, abituata ad un certo stile di vita, ad approcciare al mondo in cui viviamo adesso. E’ una spinta per le persone che non capiscono che diverse culture, diverse provenienze e diverse religioni possono comunque trovarsi e amarsi. In Italia, non siamo né indietro, né troppo avanti su questi temi. I mass media non aiutano: quando si parla di un criminale che ha sbagliato, non c’è bisogno di etichettare sempre la provenienza. Da qui, nasce la xenofobia. Io sono originario della Nigeria ma tutto il resto di me è italiano ma la gente potrebbe non avvicinarsi a me per colpa del pregiudizio. Poi mi sentono parlare e dicono: “Ma questo è più romano di me!”. Per conoscere una persona, va scoperta.
Riguardo Pupi Avati, l’attore è ancora incredulo per aver lavorato con il regista bolognese:
Lavorare con Pupi Avati è un’esperienza unica. Ero teso dal primo giorno ma il maestro mi ha messo a mio agio. Un’esperienza indescrivibile.
Valentino Agunu ha partecipato anche ad Anno Uno, programma di La7 condotto da Giulia Innocenzi. Valentino, però, ha ottenuto visibilità soprattutto grazie a Roberto Saviano:
Il programma che mi ha aiutato di più è stato Che tempo che fa quando Roberto Saviano mi invitò dopo il documentario che feci con Fred Kuwornu, 18 Ius Soli. Anche Anno Uno è stata una vetrina per esprimere quello che penso.
Per altre dichiarazioni, è disponibile il video.