Carlo Conti a Blogo fra Sanremo, Tale e Quale, I Migliori anni, Corrida ed Eredità
L’intervista a Carlo Conti a poche ore dall’annuncio del cast di Sanremo 2016
Quasi in stile “lista dei ministri al Quirinale” è stato presentato dal direttore artistico Carlo Conti il cast dei 20 Big che parteciperanno il prossimo anno all’edizione numero 66 del Festival di Sanremo. Il tutto è avvenuto negli studi dell’Arena, condotta come sempre da Massimo Giletti. Subito dopo la lettura della lista dei concorrenti di Sanremo 2016 abbiamo avvicinato Carlo Conti per un botta e risposta veloce su questo tema, parlando anche di alcuni “argomenti collaterali” rispetto alla sua stagione televisiva. Ecco il resoconto della nostra chiacchierata.
Partiamo dalla “lista dei cantanti” che hai appena divulgato, quanto è stato difficile stilarla? Più dell’anno scorso?
La medesima difficoltà, perchè c’erano almeno 25 canzoni che potevano entrare nella lista. Quindi cinque che potevano essere dentro sono rimaste fuori. Alla fine devi fare delle scelte e a malincuore escludere qualcuno. Credo che quest’anno ci sia una maggiore varietà musicale rispetto all’anno passato. Tutte le canzoni sono sempre sotto la denominazione pop, ma ci sono sapori e sfaccettature diverse.
Scorrendo la lista dei 20 partecipanti quasi tutti hanno già fatto Sanremo, tranne pochissime eccezioni. Un caso?
Quando fai una lista del genere non guardi chi canta, ma le canzoni. Devi fare un cast il più variegato possibile musicalmente parlando e che possa piacere un po’ a tutti. La canzone e lo stesso cantante deve poter interessare sia alla persona più giovane che a quella meno giovane. Sanremo poi è ambito da tutti, negli anni più o meno tutti ci passano, facile quindi che nel cast capitino cantanti che lo hanno già fatto.
Sembra un Festival molto televisivo con tutta una serie di concorrenti che hanno bazzicato il piccolo schermo in talent e affini. Una scelta voluta ?
E’ la realtà di oggi e non ne puoi fare a meno. Pensa ai Sanremo degli anni sessanta e settanta, in molti allora bazzicavano la televisione, perchè quasi tutti venivano da Canzonissima, quindi è la stessa cosa, anche se ovviamente cambiano i tempi e i linguaggi. Magari un tempo un cantante usciva dal Disco per l’estate o da Canzonissima, ora esce da Amici, o da X Factor oppure e mi piace sottolinearlo da Sanremo giovani come Caccamo, Arisa, Rocco Hunt, Dolcenera.
Competizioni nella competizione. Un caso che hai preso sia Bernabei che i Dear Jack, oltre che Elio e Morgan?
Beh Elio e Morgan erano in competizione in altra veste a X Factor, la erano giudici qui sono cantanti. Per quanto riguarda Dear Jack ed Alessio, il fatto che si siano separati è una loro scelta. I Dear Jack con il loro nuovo cantante hanno presentato un brano che abbiamo ritenuto appetibile, lo stesso dicasi per il percorso di Alessio da solo, che ha presentato un pezzo interessante di altro respiro.
A chi hai dovuto dire a malincuore no?
A tanti ma non farò mai i nomi. Per quei cinque no che ti dicevo prima, quasi non ci ho dormito la notte.
Li inviterai magari ai Migliori anni
Non lo so se sono da Migliori anni, non è detto che siano del passato, o che comunque possano avere già una loro storia.
Un nome che volevi avere e che non sei riuscito a portare ?
Non c’è nessuno in particolare, perchè questo è il raccolto di quest’anno, sono quelli che hanno presentato i brani e sono quelli che ho cercato di selezionare fra quello che avevo a disposizione. Facendo un paragone come se fosse un vino, scegli i grappoli migliori, o meglio quelli che ritieni siano i migliori.
Capitolo vallette, collaboratrici, affiancatrici, gentili presenze al tuo fianco che dir si voglia. Chi saranno, hai già i nomi in mente? Quando verranno annunciate?
Come sai, su questo inizierò a pensarci da domani (oggi, ndr). Sicuramente cercherò di fare quest’anno una cosa diversa rispetto a quella che ho fatto l’anno scorso. La prima cosa che diremo saranno i protagonisti del Dopofestival, poi entro la prima decade di gennaio completeremo il cast.
Capitolo ospiti: Pieraccioni ha appena confermato il suo arrivo. Pausini e Ramazzotti pure lo hanno detto. Si parla di Andrea Bocelli, Julia Roberts, David Gilmour dei Pink Floyd, che ci dici? Ci puoi confermare qualche nome?
Su Pieraccioni ora voglio vedere, lo ha detto e lo deve fare. Panariello e Pieraccioni comunque hanno proprio le chiavi, quindi possono venire quando vogliono, senza che io li inviti. Posso dire che ci saranno quelli che lo hanno già detto, ovvero Pausini e Ramazzotti.
E sugli altri nomi che ti ho citato ?
Per ora non mi risultano. Poi Bocelli ora ha fatto il suo spettacolo su Rai1 non so se farà altre cose in televisione.
Fiorello ha detto che non ci sarà, almeno ufficialmente. Che faccia faresti se arrivasse a sorpresa -anche a tua sorpresa- e apparisse dalle quinte prendendoti alle spalle, un po’ come fece Celentano con Raffaella Carrà durante una puntata di Carramba che sorpresa?
Come Pieraccioni e Panariello, anche Fiorello ha le chiavi dell’Ariston, quindi può fare ciò che vuole. La cosa più bella sarebbe certamente quella che viene a mia totale insaputa e insaputa di tutti ovviamente.
Dopo la reunion Albano e Romina ci sarà un anteprima al Festival di quella fra i cinque Pooh prima dello speciale per Rai1 che condurrai da Bologna?
Si certo quella potrebbe essere una bella idea.
Facciamo un passo indietro e parliamo di Tale e quale Show, soddisfatto del risultato di quest’anno? Tornerà in autunno?
Molto soddisfatto, è stato il varietà più visto dell’autunno televisivo. Se tornerà il prossimo autunno? Credo di si, anche se forse è ancora un po’ presto per parlarne.
Si parlava della tua volontà di fare una Corrida 2.0, ci proverai già nella prossima stagione tv?
No, è sempre un sogno. Quando mi chiedevano che programma vorresti fare, ho sempre detto La corrida o Linea blu. La Corrida è un programma che ho sempre ritenuto nelle mie corde e mi ha sempre affascinato il grande Corrado, ma per ora non è all’orizzonte.
Nel frattempo tornerai ad aprile il venerdì sera con I migliori anni, ci racconti come sarà questa nuova edizione?
Un programma come I migliori anni, che parla naturalmente del passato, non è che possa avere delle grandi novità. La formula è quella, diciamo che non ci sarà più un decennio contro l’altro come negli ultimi anni, ma parleremo in ogni puntata di tutti i decenni.
Vedremo mai -prossimamente- Carlo Conti in onda con un suo programma il sabato sera su Rai1?
Ho fatto qualche volte il sabato sera in passato, per esempio in Canzonissime o Fratelli di Test che sono andati in onda in quella collocazione con grande successo. Per il futuro non lo so, queste sono cose che riguardano gli uomini del palinsesto e non riguardano me.
Qualcuno dice che dietro Giancarlo Leone in questi mesi ci sia la tua figura come sua ombra….
Ne ho sentite tante di bischerate, ma questa è una delle più grosse (ride, ndr).
Fabrizio Frizzi sta guidando l’Eredità con grande successo, quando tornerai nel preserale di Rai1?
Fabrizio sta facendo davvero molto bene. Questa dell’alternanza fra noi due è una scelta meravigliosa che va avanti con grande successo. E’ una casa che è diventata comune. L’eredità è un programma che conduco da 10 anni, migliorato, ritoccato anno dopo anno, va forte e continua ad andare forte indipendentemente dal pilota. Questo vuol dire che quando macchina e piloti sono forti, inteso come format e conduttori, allora il programma viaggia fortissimo. Credo che tornerò i primi di marzo, dammi un po’ di tempo di respirare dopo Sanremo. L’Eredità è il programma più importante fra quelli che faccio ed è quello che ti permette di essere visto da tutti ed essere considerato uno di famiglia, perchè in pratica gli italiani ti fanno cenare con loro ogni sera.
Torniamo a Sanremo, il tuo impegno è triennale, ma è vero che l’anno prossimo lo farai condurre ad altri e tu ti riserverai il solo ruolo di direttore artistico?
Anche quest’anno poteva capitare, perchè l’incarico che mi è stato dato era quello di direttore artistico per tre anni.
Poi non hai trovato nessuno e hai deciso di condurlo ancora tu?
No no (ride, ndr). Potevo in maniera un po’ più furba farlo condurre ad altri e tornare l’anno dopo, ma non mi sembrava corretto. L’anno prossimo lo posso fare ancora io, lo può fare un altro. Lo posso fare in coppia con qualche altro collega, non lo so. Tutto è possibile.
Capitolo Dopo Festival, era proprio impossibile portare su Rai1 l’esperienza web dello scorso anno e chi ci vedresti al timone in questa edizione? Si parla di Piero Chiambretti alla conduzione, ci puoi confermare?
Il linguaggio televisivo è diverso dal linguaggio del web. E’ stato forte e vincente il Dopofestival dello scorso anno con il web, quest’anno invece torna -televisivamente- il meccanismo lasciato otto anni fa. Ci sarà grande spazio ai giornalisti, alle radio, alle testate web. Sicuramente non lo condurrò io e nemmeno ci farò incursioni. Prima di tutto perchè vorrò andare a dormire presto e poi perchè ritengo sia giusto che il Dopofestival sia un luogo per criticare, per discutere e che viva in maniera autonoma rispetto al Festival vero e proprio. La conduzione di Piero non credo sia fattibile perchè mi dicono che poco dopo inizia il suo programma su Mediaset, quindi non so se sarà possibile averlo al Dopofestival. Questa comunque sarà una decisione che dovrà prendere Rai1.
L’impianto del Dopofestival dunque sarà quello classico, alla Baudo tanto per semplificare?
Si certo. Commenti a caldo della puntata del Festival, con ospiti giornalisti e cantanti, con l’aggiunta delle realtà che ci sono ora, cioè il mondo dei social e dei siti web che andranno ad interagire con i protagonisti del programma.
Parliamo di Sanremo giovani, c’è stato qualche errore nell’esperienza televisiva di quest’anno che a ragion veduta correggeresti e lo rifarete l’anno prossimo, magari riveduto e corretto?
Guai a fare delle cose senza errori. Tutto è migliorabile. Era ed è stato dichiarato che era un esperimento. Mettere 12 canzoni nuove cantate da 12 cantanti sconosciuti in prima serata su Rai1 è stato qualcosa di più che un esperimento. Probabilmente negli anni a venire può essere cambiato, cioè allungato, accorciato. Si può fare un pochino più rassicurante, per esempio io potevo stare sul palco a supportare i ragazzi, non lasciandoli soli. Abbiamo voluto fare una cosa un pochino diversa dalla solita immagine e dal consueto ritmo di Rai1. Magari potremo farlo in cinque serate invece di una, sarà il futuro a dirlo.
Massimo Giletti ha mostrato una clip di Panariello che ti prendeva in giro rispetto al tuo rapporto con Matteo Renzi. Vi sentite ogni tanto?
Con Panariello certo, ci sentiamo spesso (ride,ndr).
Hai capito a chi mi riferivo …
Ovviamente ho capito cosa intendevi. Credo che Matteo Renzi abbia cose ben più importanti da fare che sentire me al telefono (ride, ndr). Non è che ci sentiamo…
Con chi vorrebbe lavorare in futuro Carlo Conti?
Il sogno è rifare un programma insieme con Pieraccioni e Panariello, tutti e tre come una volta. A fianco di questo sogno, mi piacerebbe portare quell’esperienza molto bella che abbiamo avuto negli spot con Fiorello in una trasposizione televisiva. Non una fiction, per carità, ma in un varietà. Non credo però onestamente che Fiore abbia bisogno di me per fare un varietà in televisione.
Nel frattempo hai detto che vi rivedrete insieme in televisione tu e Pieraccioni nel prossimo show di Panariello su Rai1
Si, andremo io e Leonardo il 22 ospiti nel suo show “Panariello sotto l’albero” su Rai1. Quello è lo spettacolo di Giorgio, che sarà fortissimo, poi noi tre insieme potremo fare un’altro tipo di spettacolo, che per ora abbiamo nel cassetto.
Grazie al sempre molto generoso Carlo Conti ed in bocca al lupo per Sanremo 2016.