Maria De Filippi assoggetta Rai 1 con ‘C’è Posta per Giorgio Panariello’ (sotto l’albero)

Rai 1 s’inchina a Maria De Filippi. E’ bastato che entrasse sul palco di Panariello Sotto l’Albero per prendere il controllo della trasmissione. E’ bastata la sua voce per far esplodere il PalaModigliani di Livorno in un boato, è bastato che spostasse un pouf da sola per smontare la solita liturgia da ‘evento tv’ ed è bastata una sola frase per portare C’è Posta per Te sull’ammiraglia Rai.

Tutto il resto svanisce in un attimo: conduttore e pubblico, in sala e a casa, pendono dalle labbra di Maria che appare e catalizza le masse con la ‘parabola del bambino lasciato ai nonni dalla mamma che non poteva occuparsene’.

Il PalaModigliani si zittisce. Tutti seguono in religioso silenzio il racconto di Maria. Una sorpresa per Panariello che smette i panni di padrone di casa e si ritrova ‘ai piedi’ della sua ospite, alla quale cede senza remore lo scettro del comando. Lei gestisce il set, lei gestisce tempi e spazi. Ricrea su Rai 1 la liturgia del suo canto televisivo con due pouf e senza neanche la sua cartellina. La sua storia porta tutti nelle campagne toscane, nel 1960, nei giorni in cui un bimbo nasceva e la mamma lo consegnava ai nonni. E scivola, parola dopo parola, scelta sempre con cura, con la minuzia del dettaglio che identifica e immedesima:la casetta bianca, le persiane bianche… Si scivola lungo il crinale dei ricordi, tra la dolcezza della nonna che cuciva a Giorgino il primo costume da Renato Zero e la tristezza della morte che li ha portati via troppo presto per potersi concedere il successo del nipote.

Maria ha in pugno Rai 1.

E ce l’ha al netto dei dati di ascolto, che vedremo solo domani; sono curiosa di sapere se la sua ospitata ha segnato il picco della serata.

Intanto a Gennaio su Canale 5 torna l’originale. Ma Maria De Filippi ha confermato di essere la maestra dello storytelling. E Rai 1 non può che inchinarsi.