Home Che Tempo Che Fa Nino Frassica: “Da Fazio sento la stessa aria intelligente di Arbore”

Nino Frassica: “Da Fazio sento la stessa aria intelligente di Arbore”

Nino Frassica, dopo anni su Rai1 con Carlo Conti e Don Matteo, sente di essere tornato alle origini a Che tempo che fa

pubblicato 29 Dicembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 06:41

Nino Frassica ha una grandissima dote: la versatilità artistica, mista alla capacità di adattarsi ai tempi che cambiano. Da anni è riuscito a prestarsi alle più diverse esperienze professionali senza snaturarsi. Così la sua comicità surreale non è mai passata di moda. In un’intervista di Paolo Giordano per Il Giornale l’attore comico fa un bilancio sul suo presente televisivo:

“Da Fazio in Che fuori tempo che fa ho cinque minuti fissi alla fine, un minuto all’inizio e poi intervengo qua e là, i limiti sono inevitabili e ben precisi. Ero stato chiamato per una sola puntata. Poi due. Poi tutte e quindi arriverò fino alla fine. Da Fazio sono soltanto momenti, ma sento la stessa ‘aria intelligente’ di Quelli della notte e posso anche azzardare un po’. Certo, il programma di Arbore era esclusivamente surreale, era vietato usare la logica”.

Diverso è il discorso per Don Matteo:

“Girando la fiction mi devo fermare subito. E’ vero che improvviso molto ma il surreale lo sfioro soltanto. Finiremo le riprese della nuova stagione il 13 febbraio”.

Frassica è realista sul fatto che un certo tipo di tv ha fatto il suo tempo:

“Il varietà si è trasformato. Si sente sempre parlare di Studio Uno, guardiamo filmati vecchi e rimpiangiamo quei tempi. Però mi chiedo se piacerebbe ancora quel tipo di tv lì. Mi sono guardato lo sceneggiato I racconti di Padre Brown con Renato Rascel. Oggi è quasi inquadrabile, lentissimo. I tempi sono cambiati e anche la tv non può più essere la stessa. Poi quello che non posso portare in tv lo utilizzo in radio, non c’è limite”.

L’importante è improvvisare sempre e comunque:

“Mi segno degli appunti ma non ho mai un testo da seguire. So dove andare a parare ma improvviso come arrivarci”.

Frassica ci è sempre piaciuto così: imprevedibile.

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