Home Frozen, lo spot Disney irrita Giovanardi: “Due uomini con un bambino? Dov’è la mamma?”

Frozen, lo spot Disney irrita Giovanardi: “Due uomini con un bambino? Dov’è la mamma?”

Carlo Giovanardi contro il promo “Buone Feste dalla Famiglia Frozen” di Disney Junior: per il senatore è “vigliaccamente” ‘pro-gay’.

pubblicato 31 Dicembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 06:35

“Non tutte le famiglie sono uguali… Buone feste dalla famiglia Frozen”

questo il claim del promo Natale 2015 di Disney Junior che ha scelto di puntare sul film d’animazione campione di incassi, tutto incentrato sul potere dell’amore, per fare i suoi auguri ai telespettatori. Il canale, destinato ai bambini dai 2 agli 8 anni e in onda nei pacchetti pay Mediaset e Sky, ha collezionato una serie di immagini tratte dal film e scene di vita quotidiana a tema ‘famiglia’ nello spot diffuso sulle reti generaliste. Ma andando oltre lo stereotipo della ‘famiglia’, Disney Junior ha puntato sul concetto di ‘famiglie’, cercando così di restituire la pluralità di situazioni in cui vivono oggi adulti e bambini.

«Non tutte le famiglie sono uguali: alcune sono grandi, altre piccole e altre sono impossibili da misurare. Hanno origini diverse, colori diversi e diversi punti di vista. Alcune hanno due gambe e altre di più. Tu sai quanto è importante la tua famiglia. possono non essere perfetti, ma sono sempre pronti ad aiutarti. E nel profondo del tuo cuore, sai che la famiglia è il miglior regalo di tutti. Da noi a tutti voi, Buone Feste dalla famiglia Frozen»

recita il promo. Nonostante il messaggio ecumenico e inclusivo, affettuoso ed emozionante, lo spot ha scatenato l’ira funesta del senatore Carlo Giovanardi: a irritarlo la presenza di una famiglia formata da due uomini e un bambino. Ed è per questo che Giovanardi (con la deputata Eugenia Roccella – già Popolo delle Libertà, quindi NCD e ora confluita nel gruppo Idea -) ha chiesto a Sky e Mediaset la sospensione della messa in onda.

“[Ci sono immagini] che mostrano famiglie di tutti i tipi, comprese quelle composte da due uomini che vengono presentati con un bambino in braccio (figlio di chi? dov’è la mamma?). […] Si tratta di un modo vigliacco di proporre, a un pubblico di bambini dai due anni in su, una visione unilaterale ed ideologica contraria alla Costituzione vigente in Italia”

scrivono in una nota Ansa i due promotori del ‘boicottaggio’, puntualizzando inoltre che la Costituzione italiana

“distingue nettamente fra famiglia, che è unicamente la società naturale fra uomo e donna di cui all’art. 29 della Costituzione e formazioni sociali di cui all’art. 2, che comprendono anche le coppie omosessuali. Non a caso i siti gay esultano nell’esaltare questa idea ‘brillante’, che punta ad ‘educare’ i più piccoli alla idea di amore assoluto, educare che nei regimi totalitari, come ha denunciato Papa Francesco, si chiamava piuttosto ‘indottrinare'”.

Scomodando, quindi, anche il Santo Padre – che tempo addietro ebbe a commentare circa le unioni omosessuali ‘chi sono io per giudicare‘ – Carlo Giovanardi aggiunge un altro capitolo alla sua battaglia contro “l’indottrinamento pro-gay” della comunicazione italiana. Ricorderete, sullo stesso tema, la campagna contro la pubblicità di Ikea (A.D. 2011), ma è solo uno dei tanti guizzi di indignazione del senatore. Che poi l’Italia sia già un paese multirazziale, multiconfessionale, ‘multisessuale’ è un altra questione.

Auguri con riserva, quindi, a tutti noi….

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