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Golden Globes 2016, il monologo di Ricky Gervais (che si trattiene) – Video

Il monologo d’apertura dei Golden Globes 2016 di Ricky Gervais, che ha preso in giro gli attori in sala ed alcuni film senza però fare troppi nomi

pubblicato 11 Gennaio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 06:13

Doveva scatenare le ire di attori e registi, invece, il monologo di apertura di Ricky Gervais ai Golden Globes 2016 non è stato nè particolarmente cattivo nè troppo scontato. L’attore comico inglese ha saputo mischiare alcune battute efficaci ad altre più leggere, in modo da non scontentare nessuno. Soprattutto, però, Gervais si è concentrato sui più recenti fatti di attualità, oltre che sulle notizie sulla bocca di tutti nel 2015.

“Farò questo monologo e poi andrò a nascondermi. Nessuno mi troverà, neanche Sean Penn… Spia”, ha esordito Gervais, che poi ha voluto descrivere così gli attori presenti in sala:

“Siete delle megastar globali ed incredibili talenti. La maggior parte di voi. Altri hanno combinato dei buoni matrimoni. Sapete di chi parlo”.

Un’altra battuta rivolta a tutti gli attori presenti riguarda, invece, la loro partecipazione alla serata:

“Una rivista mi ha detto che il fatto che io conduca porti alcune star a non partecipare per la paura di sentire battute su di loro. Come se una star non partecipasse alla possibilità di vincere un Golden Globe -soprattutto dopo che i loro studios hanno pagato per farli vincere”.

Senza fare particolari nomi, Gervais è riuscito così a prendere di mira tutto lo showbusiness americano, sebbene si sia divertito anche a fare qualche battuta a Jeffrey Tambor, protagonista di Transparent, e la sua capacità di vestire i panni di un uomo che vuole diventare donna. Gervais, a questo proposito, non poteva non parlare di Bruce Jenner:

“Sarò bravo stasera. Sono cambiato -non tanto quanto Bruce Jenner. Ora Caitlyn Jenner, certo. Che anno è stato per lei! E’ diventata una figura modello per i transgender ovunque, mostrando grande coraggio nel rompere le barriere e distruggere gli stereotipi. Non ha fatto molto per le donne che guidano. Non si può fare tutto, no? Non allo stesso tempo”.

Parlando di donne, Gervais ha citato anche la polemica di Jennifer Lawrence sul salario delle attrici:

“Pretende un pagamento equo per le donne ad Hollywood. Ci sono state delle marce con infermiere e contadini sulle strade che chiedevano ‘Come diavolo fa una 25enne a vivere con 52 milioni di dollari?!?'”.

Sempre sul tema, l’attore ha commentato i film con cast femminili:

“Tutti i remake femminili sono buoni. C’è uno di Ghostbusters. Ce ne sarà uno di Ocean’s 11. Ed è geniale per gli studios perchè avranno ottimi incassi spendendo pochi soldi per il cast”.

Gervais ha poi ricordato che la Nbc, che ha mandato in onda la premiazione, è il network perfetto per questa serata:

“E’ giusto che la Nbc ospiti questo show. E’ l’unico network veramente imparziale perchè è l’unico con nessuna nomination. Quindi… non vinceranno nulla, stasera. Ma non gli importa, ovviamente”.

Anche i premi stessi sono finiti nel mirino dell’attore:

“Vi ricordo che se vincete stasera, a nessuno importa del premio quanto a voi. Non emozionatevi, è imbarazzante. Quel premio, senza offesa, non ha valore. E’ un pezzo di metallo che qualche vecchio giornalista vi vuole dare di persona per potersi fare un selfie, ok? Io ne ho presi tre, uno lo uso per fermare le porte, uno l’ho usato per picchiare un ladro ed uno lo uso con mia moglie.”

Gervais, inoltre, ha anche commentato la decisione di inserire Sopravvissuto-The Martian nelle categorie Comedy (vincendo come Miglior film e come Miglior attore protagonista, con Matt Damon):

“The Martian è più divertente di Pixels. Ma d’altra parte, lo era anche Schlinder’s List”.

Le battute pesanti, però, non sono mancate. Una sul film Spotlight, molto discusso per il tema che tratta:

“La Chiesa cattolica è furiosa per il film perchè espone quel 5% di tutti i loro preti che sono stati condannati per abuso di minori ed a cui è permesso di lavorare senza punizione. Roman Polanski l’ha definito ‘il miglior film di appuntamenti di sempre”.

Durante la premiazione, infine, presentando Mel Gibson, che aveva definito ubriaco in un’altra edizione dei Golden Globes, cerca di fare ammenda citando un altro attore nell’occhio del ciclone:

“Mel lo conosciamo tutti… Ma lui non se lo ricorda, sappiamo cosa fa l’alcol. Lo presenterò dicendo che preferirei prendere un drink con lui in camerino che con Bill Cosby”.