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20.55
Pochi minuti prima di un giro per Napoli alla ricerca della ‘nuova’ pizza.
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21.07
Ironia della sorte (o scherzi di palinsesto): mentre Borghese è Napoli, al San Paolo si gioca Napoli-Inter.
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21.11
Si parte: Alessandro Borghese è nella ‘sua’ Napoli.
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21.19
“A me nun ‘m’avite parla’ di pizze piene di roba ‘ncopp… ca si no’ nun ve magnate a pizza, ma ‘nu panino!”. E come fai a dare torto al Cavaliere?
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21.21
Legno di faggio e forno al legna, ma anche termometro laser e farina con germe e crusca: questi gli ingredienti del locale.
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21.24
Il Cavaliere vuole la sua pizza, formaggio romano e pomodoro: dice che è la pizza storica di Napoli. Ma la Gourmet non ce l’ha.
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21.24
Maria a Ciro non lo sopporta proprio. Ma tutti pendono dalle labbra del Cavaliere che non apprezza i tanti sapori dell’antipasto.
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21.29
Si va dalla Figlia del Presidente. L’ingresso cieco non piace al Cav.
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21.31
“Più che un menu è un disciplinare”: bellissima la definizione di Giuseppe. Il Cav chiede la sua pizza pomodoro e formaggio.
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21.35
Giuseppe chiede la focaccia apposta per dimostrare che è cotta male perché le farine raffinate non sono di qualità. Per il Cavaliere invece la pizza è cotta alla perfezione. Ed è il suo giudizio quello che conta.
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21.41
E’ guerra sulla pizza fritta tra Ciro e Maria. Ci vuole il pomodoro, sì o no?
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21.42
“Quello che c’è scritto nel menu, quello dovete mangiare. A casa mia si fa come dico io”…. dice Ciro. Questo atteggiamento è terribile.
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21.43
Antipasti massacrati: troppo olio, troppo fritto giapponese, formaggio troppo stagionato.
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21.43
Non arrivano insieme le 4 pizze e non servono prima la signora. Pessimo servizio.
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21.50
“Che è sta convertizione… ca’ stamm’ ‘a Napoli”: il Cavaliere non ammette gara. E non capisce la conversione di Giuseppe.
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21.51
Ciro trova un pelo nel crocché, il Cavaliere dice che il pelo della patata. Ma il fritto è pieno d’olio.
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22.00
E siamo alla resa dei conti. E’ stasera lo è davvero. Il Cavaliere ha meno punti di tutti. Incredbile.
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22.00
Maria, la Figlia del Presidente, becca un 3 per il menu e conto da Giuseppe.
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22.02
Ciro si becca un 53: 3 al menu da Maria e Giuseppe, che dà 3 anche al servizio.
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22.02
Giuseppe ha 83 punti: è decisamente in vantaggio. 5 alla pizza da Ciro,
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22.02
Il Cavaliere si ritrova con 43: 3 da Giuseppe, 2 da Ciro (per l’aglio con l’anima), 3 da Giuseppe per la location.
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22.05
La sfida è stata durissima: devo dire che Fresco, a vista, mi ha deluso. Ma Ciro e Giuseppe mi sa che hanno giocato molto di strategia. Ciro però è insopportabile, anche perché difende le farine 00 come se fossero sempre esistite: “Saremmo morti se sarebbe come dici tu” dice il giovane pizzaiolo.
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22.11
Per tutti gli altri voti vi rimandiamo alla gallery. Certo che l’arroganza di Ciro mi ha lasciato l’amaro in bocca, così come la ‘chiave’ un po’ troppo commerciale del Fresco. Dal Cavaliere, onestamente, mi aspettavo qualcosa di più.
So che un locale che si chiama ‘Pizza Gourmet‘ e che sta al Vomero può far storcere il naso ai puristi della tradizione napoletana, eppure Giuseppe, con la sua ricerca di farine di tradizione (macinate a mano e con germe), il suo lievito madre curato quotidianamente da ormai 5 anni e i suoi prodotti di stagione e di qualità si è aggiudicato la vittoria nella sfida di Napoli. Alessandro Borghese è andato alla ricerca della Pizza del Futuro e l’ha trovata proprio lì dove si è cercato di riportare nel ‘commercio’ un prodotto delle origini, non ‘contaminato’ da ingredienti industriali e da sofisticazioni alimentari.
Devo dire che da parte di Giuseppe c’è stato anche un discreto pizzico di strategia, mostrato nella critica feroce (con annessi voti bassi) ai concorrenti, puntando sempre a mettere in evidenza la sua ‘conversione’ all’antica tradizione vs la ‘tradizione’ più squisitamente ‘popolare’, per dir così, incarnata da La Figlia del Presidente, arrivata al secondo posto ma con la ‘medaglia’ ad honorem del voto più alto da Chef Borghese. La sua pizza fritta non ha eguali, con tanto di ammissione anche da parte degli ostici rivali, ma questo non le è bastato a conquistare la palma di pizza del futuro, anche perché penso che in fondo la sua sia davvero una tradizione consolidata, ma con un taglio sempre moderno.
Ha stupito, invece, l’atteggiamento piuttosto arrogante di Ciro, il più giovane della compagnia con i suoi 22 anni – di cui la metà passati ai forni – che però si permette di contestare la storia del Cavaliere, l’uomo da cui pendono le labbra di tutti gli astanti, Borghese incluso. E devo dire che all’inizio questa puntata si presentava particolare proprio per via della presenza del Cavaliere Alfredo Forgione, un’autorità in materia di pizza a Napoli, che ha sentenziato con saggezza per tutta la puntata, salvo poi scivolare nella sua pizzeria, la Fresco, al Vomero, figlia dei ‘Fratelli La Bufala’. E il faro del Cavaliere pare essersi un po’ incrinato di fronte alle logiche del brand.
Ma in mancanza di assaggi – che confido di fare quanto prima per mero spirito di verifica giornalistica, sia chiaro – devo dire che la prova ‘televisiva’ mi è parsa sufficiente. Al netto delle pizze, però, questa puntata napoletana è stata tra le più infuocate di sempre: tra la parlantina da ‘mastro’ del giovane Ciro, la sentenza di Cassazione del Cavaliere, le sottolineature un tantino ‘scèscè’ di Giuseppe e le risposte taglienti di Maria, non si può certo dire che sia stata una sfida al fioretto. Sono volate scudisciate e anche momenti a dir poco antipatici, come la risposta di Ciro ai suoi commensali (“A casa mia si mangia quello che dico io”, forse per rispondere allo ‘sfregio’ di Maria che non ha rispettato la sua richiesta di avere una mezza porzione di fritti e si è visto arrivare la porzione completa) o l’atteggiamento del Cavaliere di fronte alla protesta (sempre) di Ciro, che ha detto di essersi ritrovato un pelo nel crocché. Animi accesi, clima rovente, almeno quanto i forni a legna che hanno caratterizzato questa puntata. Un po’ di umiltà ai giovani non gusterebbe e un tantino di autocritica anche ai senatori non farebbe male. Ma quando si parla di pizza a Napoli non c’è niente da fare: la propria è sempre la migliore.
In attesa di andarmi a fare una bella pizza fritta dalla Figlia del Presidente, vi do appuntamento a martedì prossimo per la penultima sfida: Ale Borghese è diretto in Etruria.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | 19 gennaio 2016 | Diretta
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | 19 gennaio 2016 | Anticipazioni
Alessandro Borghese 4 Ristoranti arriva alla sua ottava puntata questa sera, martedì 19 gennaio, alle 21.10 e per l’occasione si va a Napoli, città d’elezione di chef Borghese. Le sue origini napoletane, infatti, sono state già protagoniste dello speciale Made in Sud, ma stasera si ‘gioca’ con una delle colonne della gastronomia partenopea, ‘a pizza. Si va però alla scoperta della ‘nuova’ pizza napoletana, attenta alla tradizione, ma aperta a nuove farine, nuovi impasti e nuovi condimenti. E seguiremo anche questa puntata live su Blogo.
4 Ristoranti | Puntata 19 gennaio 2016 | La miglior pizza di Napoli
A Napoli la pizza è una religione. Cercare quindi di modificarla è un’operazione rischiosa, ma spesso gratificante e capace di dare nuovo carattere a un piatto fondamentale della dieta di mezzo mondo. Ma vediamo quali sono i ristoranti in gara, che si sfidano su Location, Menù, Servizio e Conto.
La sfida è tra Pizza Gourmet, La Figlia del Presidente, Fresco e Concettina ai tre santi.
PIZZA GOURMET – Giuseppe Vesi ha un cognome noto a Napoli: la sua famiglia fa pizza da sempre e continua a farlo nel centro storico della città, ma lui decide di ‘salire’ al Vomero e apre una pizzeria particolare, la “Gourmet”, nella quale usa un tipo di farina usata nel ‘700, macinata a pietra insieme ad altri ingredienti di nicchia.
LA FIGLIA DEL PRESIDENTE – Maria è La Figlia Del Presidente, una storia che parte da lontano con Ernesto Cacialli, che nel 1994 fece la famosa pizza al presidente Clinton durante il G7 a Napoli. Il locale è in pieno centro storico, in uno dei sotterranei storici di Napoli. Maria è una donna forte, ed è l’anima del locale. Il locale è pieno di foto di vip che hanno mangiato lì. Il piatto forte è la pizza fritta e poi ovviamente la margherita.
FRESCO – La pizza gli è valsa il titolo di Cavaliere della Repubblica per meriti nell’arte della pizza margherita: parliamo di Alfredo Forgione, 72 anni, nato nelle cucine napoletana e ora impegnato in Fresco, locale creato dall’ideatore dei Fratelli la Bufala. “Fondata nel 2020”, come afferma Alfredo, Fresco è una rivisitazione moderna delle vecchie trattorie napoletane. Dalle intenzioni futuristiche e al passo coi tempi, il locale ha una vena molto modaiola, con una forte volontà di seguire le ultime tendenze.
CONCETTINA AI TRE SANTI – Ciro è in cucina fin da bambino, cresciuto a suon di strigliate da parte del padre pizzaiolo. Ora, a soli 22 anni, è un vero e proprio imprenditore. Da 11 anni pizzaiolo nel locale della sua bisnonna, ce l’ha fatta in un quartiere difficile, la Sanità. La pizza sospesa (dedicata a chi non può pagarla) e la pizza San Gennaro sono due fiori all’occhiello del locale.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | Come seguirlo in tv e in streaming
La seconda stagione di 4 Ristoranti va in onda ogni martedì sera alle 21.10 su SkyUno HD (Sky, 108) e in streaming live su SkyGo, che permette di vedere (o rivedere) le puntate anche on demand. Il programma è disponibile anche su SkyOnline per gli abbonati al servizio. La replica della puntata precedente viene trasmessa come traino del nuovo episodio, quindi il martedì alle 20.00 circa. Le prossime ultime due puntate saranno ambientate in Etruria e a Catania.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti | Second Screen
Per seguire e commentare in tempo reale 4 Ristoranti vi consigliamo, ovviamente, il liveblogging di Blogo, dalle 21.10 su TvBlog. Sia su Facebook che su Twitter l’account di riferimento è quello di SkyUno, ma l’hashtag ufficiale è #Ale4Ristoranti. Buona visione.