Home Notizie Narcos, il produttore esecutivo ed il cast difendono la serie tv: “Non glorifica il narcotraffico”

Narcos, il produttore esecutivo ed il cast difendono la serie tv: “Non glorifica il narcotraffico”

Al Television Critics Association press tour il produttore esecutivo di Narcos Television Critics Association press tour Eric Newman ha difeso la serie tv che racconta la storia di un criminale e che potrebbe esaltarlo per le sue azioni

pubblicato 20 Gennaio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 05:52

Narcos ha riacceso le polemiche intorno alla questione se sia giusto o no rappresentare in una serie tv un criminale come Pablo Escobar. In un periodo in cui la cattura di El Chapo, seguita dall’intervista effettuata da Sean Penn su Rolling Stones, ha fatto discutere sulla necessità di dare spazio a personaggi discutibili, il produttore esecutivo della serie tv Eric Newman, al Television Critics Association press tour, ha voluto difenderla.

“Abbiamo preso con attenta considerazione [la faccenda]”, ha spiegato Newman, “e credo che siamo riusciti a non glorificare queste persone. Per quanto ci piaccia vedere Wagner (Moura) interpretare Escobar ed è certamente meritevole di essere visto, è un assassino. Non credo che lo show in alcun modo glorifichi il narcotraffico”.

Della stessa opinione è Pedro Pascal, che interpreta l’agente della Dea Javier Peña:

“Il telefilm è davvero distaccato, riguardo il racconto e quanto sia rispettoso di ogni prospettiva. Non credo ci sia qualcosa di sbagliato nel rappresentare il grigiore di questa storia.”

La serie tv di Netflix ha avuto un buon riscontro di critica, tant’è che Moura ha ricevuto una nomination ai Golden Globe come Miglior attore protagonista di una serie tv drama. “Non posso dire che ce lo aspettassimo”, ha ammesso l’attore, “siamo sempre stati orgogliosi dello show. Credevo che fosse almeno differente o unico”.

“Ero particolarmente contento, lo eravamo tutti, che Wagner fosse stato riconosciuto per la sua incredibile performance”, ha aggiunto il produttore esecutivo. “Wagner, che ha imparato un’altra lingua, è davvero andato ben oltre”. Il successo della prima stagione, però, non influenzerà la lavorazione della seconda, spiega Newman:

“E’ difficile cambiare le cose in corsa. Quando è uscita la prima stagione ed abbiamo ricevuto le critiche, eravamo già concentrati sulla seconda stagione… La ricezione non ha davvero cambiato il modo di approcciarci alla seconda stagione. Le vicende della cocaina continueranno e la morte di Escobar (avvenuta nel 1993, ndr) sarà raccontata con calma”.

[Via DeadlineHollywood]