Home Notizie Capodanno 2016 anticipato su Rai 1, licenziato Antonio Azzalini

Capodanno 2016 anticipato su Rai 1, licenziato Antonio Azzalini

La Rai licenzia Antonio Azzalini per il countdown anticipato a Capodanno: lui annuncia il ricorso.

pubblicato 27 Gennaio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 05:33

Il dg Rai Antonio Campo Dall’Orto ha proposto e ottenuto il licenziamento di Antonio Azzalini, responsabile dell’Intrattenimento di RaiUno e individuato come ‘colpevole’ del countdown di Capodanno anticipato di 40 secondi durante il programma L’Anno che Verrà, in diretta da Matera. Un ‘incidente’ che, insieme alla bestemmia comparsa nel crawl dei messaggi dei telespettatori, ha decisamente rovinato le feste dei dirigenti Rai.

Il licenziamento è stato ufficializzato con tanto di news al Tg1. Per l’accusa, Azzalini avrebbe deciso di anticipare il countdown senza avvertire i superiori, incluso il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone che però, secondo la memoria difensiva presentata dal dirigente, ‘non poteva non sapere’ visto che, a suo dire, si era ormai consolidata su Rai 1 una certa ‘abitudine’ ad anticipare il brindisi. Una circostanza, questa, smentita a gran voce dall’Azienda.

Il Direttore Campo Dall’Orto e il Presidente della Rai Monica Maggioni hanno piuttosto evidenziato che il licenziamento non è da considerare un'”azione dimostrativa”, ma un atto di “di serietà aziendale”. In una nota diffusa sul sito della Rai, il DG chiarisce che il comportamento di Azzalini (mai nominato) ha messo a rischio il rapporto fiduciario tra il pubblico e l’Azienda.

“Il Servizio Pubblico non può dimenticare il senso e lo scopo della sua esistenza. E’ ‘pubblico’ perché fa parte della “cosa pubblica” e perché si rivolge al ‘pubblico’, ovvero i cittadini telespettatori che non devono mai trovarsi nella condizione di dubitare dell’onestà intellettuale di chi gli offre un programma. Se ciò accade il servizio pubblico cessa di essere tale”.

Su ribadisce quindi il principio di credibilità su cui si fonda l’opera della Ti di Stato:

“La nostra missione è innanzitutto quella di essere credibili, di ripagare senza la minima eccezione il patto di fiducia che il nostro ruolo e la nostra missione prevedono sia intrattenuto con il cittadino. I cittadini, il pubblico, sono il fine e il motivo stesso della nostra esistenza. Mai, in nessun caso, possono essere strumento, peggio ancora se di tornaconto personale. Questo non va mai dimenticato”.

Si entra quindi nel merito della questione facendo riferimento al presunto ‘mezzuccio’ per rosicchiare ascolti al competitor:

“Ottenere qualche punto di share in più a scapito del rapporto fiduciario con i cittadini, anche solo con uno di essi, non è ammissibile. La Rai è la casa di tutti ed è costruita proprio su questo legame fondamentale, difeso e custodito quotidianamente dall’impegno appassionato e competente di migliaia di professionisti che lavorano per il servizio pubblico.
E’ su tutti questi valori che insieme continueremo a costruire il futuro della Rai”

chiosa il DG Campo dall’Orto. Antonio Azzalini ha già annunciato il ricorso in giudizio contro il licenziamento, dando mandato agli avvocati Domenico D’Amati e Giorgio Assumma “di predisporre ogni opportuna iniziativa per la tutela dei miei diritti“, come si legge in na nota stampa nella quale l’ex responsabile dell’Area Intrattenimento di Rai 1 sottolinea anche che “al magistrato sarà chiesto di acquisire i documenti aziendali che sono stati negati alla difesa in occasione del procedimento disciplinare“. Come a dire che Mamma Rai non gli avrebbe neanche dato molte chance di difesa.

E non finisce qui.