Le Iene, 2 febbraio 2016: tutti i servizi della quarta puntata

La puntata ha inizio. Pif, non propriamente entusiasta, Nadia Toffa e Geppi Cucciari fanno il loro ingresso in studio.

I tre conduttori prendono il loro posto nella scrivania. Cucciari: “Noi mettiamo i servizi, voi scegliete le sostanze da assumere durante la puntata”. Pif non è soddisfatto del pubblico. Toffa: “Non è il bancone di un talent!”.

Il primo servizio è di Gaetano Pecoraro. Si parla di camorra e della storia dell’imprenditore Luigi Leonardi che ha denunciato i clan che gli chiedevano il pizzo.

Dopo il primo rifiuto, Leonardi finì all’ospedale. Successivamente, iniziò a pagare ma ben presto finì sul lastrico. Sull’orlo della disperazione, Leonardi iniziò a denunciare, facendo nomi e cognomi. Dopo le denunce, i suoi negozi furono incendiati. Ora, Leonardi non ha più nulla e si sente abbandonato dallo Stato.

Luigi Leonardi subì anche un sequestro e fu minacciato con il fine di firmare delle cambiali. L’imprenditore continuò con le denunce. Le condanne sono arrivate ma in questo caso i suoi aguzzini sono a piede libero. Anche la famiglia ha abbandonato Luigi.

Luigi Leonardi non ha neppure la scorta. Luigi vorrebbe la tutela adeguata per ricominciare a vivere. Gaetano Pecoraro ha provato ad entrare nelle Case Celesti, dove Leonardi fu sequestrato. La Iena entra nella piazza di spaccio. Leonardi ha chiesto allo Stato la protezione in loco.

Pecoraro ha provato a parlare con il prefetto ma senza successo. L’ufficio stampa della prefettura, però, afferma che “nessuno viene lasciato solo”. La Iena ha qualcosa da ridire: “Che messaggio si lancia a chi denuncia la camorra?”. Pecoraro intervista Filippo Bubbico e lo mette in contatto con Leonardi. Bubbico: “Le autorità competenti hanno il dovere di disporre le misure necessarie”.

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Giorgio Chiellini sostiene: “Non siamo ignoranti”. Le Iene indagano.

E a interrogarli, con la scusa di un autografo, saranno simpatici bimbetti. Quanto fa 7×8? Non lo so. Non si parte benissimo, eh.

“Da noi in Serbia la capitale della Cina è Shanghai”.

E 100 x 100 fa mille, parola di Mancini.

Matteo Viviani ci racconta la storia di Olena. Il titolo del servizio è: “Quando solo tua sorella può salvarti la vita”. La donna è affetta da leucemia.

Peppino è l’unico amico di Olena qui in Italia. La donna ha bisogno di un trapianto ma bisogna trovare un donatore. I genitori di Olena non sono venuti qui, una volta a conoscenza della malattia della figlia. Ma una sarebbe sarebbe propensa a darle una mano…

Il problema è che la sorella non riesce ad uscire dall’Ucraina. Il medico ricorda l’importanza del trapianto per la sua sopravvivenza.

Ed ecco Olena: “Io voglio vivere, prego”. Mentre alla sorella il visto per venire in Italia dall’Ucraina non lo vogliono proprio dare, pare. Viviani si impegna per portarla qui da noi.

Viviani raggiunge Alina, la sorella che vorrebbe sottoporsi al trapianto.

Un videomessaggio di Olena per Alina. La ragazza, 26 anni, ha difficoltà a vedere la sorella ridotta così. L’ultima volta che l’aveva vista era in piena salute.

Viviani all’Ambasciata. “La documentazione non è completa, ci dev’essere un’approvazione da parte della Regione”. L’ambasciatore però capisce la situazione e propone di dare ad Alina un visto di un’altra natura. Il giorno stesso. Ottimo.

Ed ecco finalmente l’incontro tra le due sorelle.

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L’amore (arcobaleno) di un senatore. La storia di Sergio e Michele che si amano da 10 anni e hanno un bambino di 21 mesi.

Sì, anche io.

Già immagino i vari Giovanardi, Meloni e Gasparri che spruzzano vapore dalle orecchie come teiere. #LeIene pic.twitter.com/nAk2jLM00l

— Alberto Graziola (@AlbertoGraziola) 2 Febbraio 2016

“Luca ci chiama entrambi papà. Un bambino ha diritto di avere qualcuno che lo ami”.

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Rosarno, sei anni dopo la rivolta. Servizio di Giulio Golia.

Nella desolazione più totale c’è chi ha costruito una palestra di fortuna e la sera ci si ritrova insieme davanti a dei giochi da tavola improvvisati.

Si parla sempre di arance e limoni ma da dove arrivano i canditi dei cannoli e dei panettoni? Sì, sempre da lì.

La gente del posto non ha dubbi: “Questa integrazione non si può fare”.

Il Sergente Hartmann contro La Russa. Che urla più di lui.

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Attore infiltrato sul set della ficition Il Restauratore. Tutta colpa de Le Iene.

Due fratelli con le ruote e con le palle.

I due fratelli hanno un paio di amici che li accudiscono in tutto.

Praticamente i genitori li hanno sbolognati alle zie perché non riuscivano a prendersene cura. Solo che le zie, già anziane all’epoca, oggi non ci sono più. I due fratelli oggi vivono con una piccola pensione.

Gianluca e Alessio vorrebbero lavorare.

Il truffatore seriale. Le Iene indagano.

Assegni falsi, solite truffe. Che Le Iene riescono a fermare.

il primo servizio da Iena di Herbert Ballerina.

Abituato a guardare quiz in tv, non riesce più a vivere con serenità prendendo qualsiasi domanda come fosse un quiz tv, appunto. Pure quando va a fare benzina.

Alla fine, grazie all’aiuto del pubblico, “vince” 100 euro allo sportello del Bancomat.

Paolo Calabresi contro il “sindaco sceriffo” che mette sulla propria macchina il lampeggiante della polizia.