Home Notizie Il sindaco pescatore, su Raiuno il film-tv che ricorda la figura di Angelo Vassallo ed il suo senso per la giustizia

Il sindaco pescatore, su Raiuno il film-tv che ricorda la figura di Angelo Vassallo ed il suo senso per la giustizia

Su Raiuno Il sindaco pescatore, film-tv su Angelo Vassallo, che decise di candidarsi a sindaco del suo paese ed il cui omicidio è ancora al centro di un’indagine

pubblicato 8 Febbraio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 05:07

E’ una storia recente, le cui indagini sono ancora in corso, quella raccontata ne Il sindaco pescatore, il film-tv in onda questa sera alle 21:20 su Raiuno. La fiction, infatti, racconta la vicenda di Angelo Vassallo, pescatore che, per cercare di riportare allo splendore Pollica ed Acciaroli, luoghi in cui viveva e lavorava come pescatore, decide di studiare e di candidarsi a sindaco.

Il film-tv racconta quindi il percorso che ha portato Vassallo (Sergio Castellitto) a decidere di candidarsi ed a darsi da fare per dimostrare che fosse possibile sfruttare al meglio le risorse offerte dal territorio. Una volta vinte le elezioni, Angelo si mette a lavorare come primo cittadino con la stessa tenacia e la stessa volontà con cui, fin da piccolo, aveva lavorato in mare.

Sostenuto dalla moglie Angelina (Anna Ferruzzo), dai figli Antonio (Andrea di Maria) e Giusy (Lavinia Guglielman) e dal fratello Dario (Fabrizio Contri), Angelo riesce a far diventare Pollica un rinomato centro per il turismo, accogliendo ogni anno migliaia di visitatori e dando così una boccata di ossigeno alle attività del territorio.

Ma il suo lavoro attira l’attenzione degli speculatori e della camorra. Angelo, però, si oppone a loro, ritrovandosi da solo a cercare di far valere la giustizia. Il 5 settembre 2010, Vassallo è stato ucciso da sette colpi di pistola. Un caso su cui, come detto, la magistratura sta ancora indagando.

Il sindaco pescatore, prodotto da Rai Fiction e da Solaris Media, è liberamente tratto dall’omonimo libro di Dario Vassallo e Nello Governato. Il soggetto è di Carlo Lucarelli, Giampiero Rigosi e Giancarlo Planta, mentre la sceneggiatura è stata scritta da Salvatore Basile, con la collaborazione dello stesso Castellitto, di Guglielmo Ariè e di Maurizio Zaccaro, quest’ultimo anche alla regia.

Un film-tv che vuole raccontare una vicenda che ha scosso il Salento Cilento, ma che deve essere raccontata per il suo valore civile, come ha spiegato, durante la conferenza stampa, il direttore di Rai Fiction Tinni Andreatta:

“È una storia particolarmente nel cuore della nostra linea editoriale. C’è un messaggio positivo di legalità, dato con energia e semplicità che elimina tutti i rischi della retorica”.

La fiction, però, racconta la storia del protagonista senza voler dipingere la figura di un eroe, ma quella di un uomo con un alto senso della giustizia, ha spiegato il regista:

“La mia intenzione non era di fare di Angelo un eroe; non lo è; gli eroi sono un’altra cosa. In Italia abbiamo oltre 8 mila Comuni. Se ognuno potesse proiettare questo film non sarebbe male per i giovani. Vicino Rimini, dove vivo, mi è stato già chiesto”.

Lo stesso regista ha dichiarato di aver voluto girare il film nei luoghi in cui sono avvenuti i fatti:

“Tutti i miei collaboratori sanno quanto io detesti il posticcio delle ricostruzioni scenografiche. Qui, nel rispetto di questo straordinario spirito libero che era Angelo Vassallo, ho voluto fortemente realizzare il film nei luoghi originali, arrivando quasi all’esasperazione della realtà. I set sono quindi autentici, dal peschereccio, il suo, che aveva chiamato ‘Internazionale’, alla casa sulla collina dove viveva con Angelina, Antonio e Giusy e i suoi amati cani”.

Il sindaco pescatore ha curato anche la colonna sonora, con due brani scritti per l’occasione da Raiz ed uno da Vittorio Merlo, che sono stati inseriti all’interno del film-tv che, così, vuole ricordare Angelo Vassallo rappresentandone la semplicità e la passione per i suoi ideali.