Troppo raramente si dà a Iacona quel che è di Iacona, forse per la convivenza coatta alla domenica sera con Milena Gabanelli, cronista ben più di rottura. Eppure il conduttore di Presa Diretta ha il sincero merito di spiegare argomenti complicatissimi con una chiarezza divulgativa degna di Piero e Alberto Angela.
Da una parte ci sono le puntate dal grande contenuto sociale come quella della scorsa settimana sui diritti civili (la replica in daytime è stata scandalosamente censurata), dall’altra le grandi chiavi di lettura sulla situazione internazionale come la puntata di ieri, che meriterebbe di diventare un dvd per le scuole.
PresaDiretta ha, infatti, proposto due reportage davvero interessanti, il primo dal titolo “La Cina Dentro”, che ha illustrato in maniera molto significativa la portata degli investimenti cinesi dentro il nostro Paese. Dal cospicuo contributo dato dalla Cina all’Expo (è il Paese che ha investito più soldi con tre padiglioni e partecipando per la prima volta a un’Esposizione fuori dall’Asia) alla conquista del mercato italiano della moda (nel giro di dieci anni più di 300 aziende nostrane hanno quote cinesi).
Insomma, Iacona è davvero entrato “dentro”, ma sapendo guidare il telespettatore nel racconto e dando un contributo personale in termini di interviste e approfondimenti.
Poi si è parlato di guerra al terrorismo “dentro casa”, visto che il secondo reportage era dedicato alla partita libica che si sta giocando. E qui la lezione di geopolitica di Iacona, pur mai cattedratico, ha davvero colpito nel segno soprattutto perché il servizio era aggiornato all’ultimo minuto. Le telecamere di Presa Diretta hanno girato un reportage proprio in questi ultimi giorni, tra Zliten, Misurata e Tripoli.
Al centro il racconto dei libici fuggiti dalla città di Sirte (divenuto avamposto del califfato in seguito al vuoto di potere), l’attentato dell’Isis dei primi di gennaio a Zliten, le forze speciali libiche come primo avamposto contro le forze del califfato, le testimonianze inedite dei combattenti dell’Isis prigionieri a Tripoli. Il tutto alla luce dell’annunciata azione militare degli Alleati, a cui potrebbe partecipare anche il nostro Paese.
Insomma, Iacona insegna e aiuta molto insegnanti di geostoria dei licei a farlo.