Home Festival di Sanremo Il secondo Sanremo di Conti ignora i messaggi Arcobaleno e reprime la Raffaele. Garko barman anche sul palco

Il secondo Sanremo di Conti ignora i messaggi Arcobaleno e reprime la Raffaele. Garko barman anche sul palco

La prima puntata del Festival di Sanremo 2016 recensita su Blogo con la cronaca in tempo reale: Carlo Conti stroncato su tutta la linea

pubblicato 10 Febbraio 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:25

  • 20.31

    Collegamento dal balconcino di Mollica… con Conti e la Pausini.

  • 20.40

    Sergio Friscia nei panni di Tony Sciacallo. Tale e quale a una tv locale. Imbarazzo totale dell’Anteprima, se pensiamo che con Fazio c’era l’arguto Pif.

  • 20.47

    Si parte dalla respingente carrellata di tutti i vincitori del Festival di Sanremo (molto archivio è ovviamente in bianco e nero).

  • 20.58

    Red carpet registrato con interviste-confessionale in post-produzione, stile MasterChef (ma montate molto peggio). Arisa e Annalisa e Noemi struccate fanno paura. Parte il confronto generazionale tra vecchi e nuovi e “diversamente antichi”, come Neffa.

  • 21.02

    Mitico Morgan in skate sul red carpet.

  • 21.04

    Bella l’idea di ogni cantante di presentarsi al pubblico con nome e cognome. Lo fa a maggior ragione Alessio Bernabei, al debutto da solista.

  • 21.08

    Fine Sanremo Start.

  • 21.15

    Si parte con terribile omaggio a Bowie in versione tappeto domenicale.

  • 21.16

    Si parte con Carlo Conti in smoking velluto blu, serenissimo come sempre. Si definisce Starman perché porta venti stelle sull’Ariston.

  • 21.18

    Arriva Lorenzo Fragola vestito da Dio. Abito blu bellissimo, fa pendant con la scenografia verde-acqua.

  • 21.23

    Madalina Ghenea racconta di quando vedeva il Festival dalla Romania. Entra come la classica straniera sul palco, scende le scale con gran classe ma l’abito tigrato, seppur abbia una bella linea, cozza con l’eleganza del contesto. Fa una gaffe: “Spero che mio padre non si addormenti”. Annuncia Noemi.

  • 21.28

    Noemi porta una canzone che non convince al primo ascolto. La borsa di una donna fa un po’ effetto Tatangelo (e lei non convince col look, che sembra solo mascherare la gravidanza di cui è principale indiziata).

  • 21.30

    Entra Virginia Raffaele nei panni di Sabrina Ferilli, la sua imitazione finora meno riuscita (ad Amici non decollava) ma anche la meno inflazionata. Parte Far l’amore de La grande bellezza. Fa il verso a Baudo che non le faceva far niente a Sanremo: “Stasera ho meno da mostrà e più da dire”. Vuole parlare delle unioni civili, tra le altre cose, e Conti si rabbuia.

  • 21.34

    La finta Ferilli insiste sul fatto che la platea di Sanremo sia ferma dal 1996: “Se vuoi cambiare il Paese devi riformare l’Ariston, non il Senato”.

  • 21.39

    I Dear Jack con Leiner hanno perso tutto. Dalla voce in giù.

  • 21.41

    Giuseppe Ottaviani, l’atleta nonnino, porta quel calore che mancava (alla faccia del ritmo). Legge una lettera d’amore a sua moglie Alba (Conti invoca la Parietti, ma il regista non la riprende a tempo debito). E’ un momento Migliori anni. I giovani stanno fuggendo? Canta la canzone Vecchio Scarpone degli anni Cinquanta.

  • 21.49

    Gabriel Garko arriva e si mangia il palco. Bello e pure bravo. Siamo rovinati.

  • 21.51

    Arrivano Caccamo e la Iurato. Lei vestita malissimo, ma la canzone promette bene in quanto a duetto sanremese classico. Peccato poi non decolli. Pubblicità e poi Laura Pausini.

  • 22.01

    Arriva la Pausini in versione medley. Apre con Invece no, vestita come un albero di Natale. Poi parte Strani amori e per fortuna si toglie il soprabito kitsch. Segue Vivimi.

  • 22.12

    Laura si rimette la giacca della sua Finale. E ora la costringono a duettare con la vecchia Laura su La solitudine. Momento Tale e quale. O, meglio, i Duetti impossibili di Duccio Forzano belli e copiati. Laura dice che c’è rimasta male a non festeggiare il suo ventennale a Sanremo ed è contenta di aver recuperato.

  • 22.16

    Notiziona. Cortellesi e Pausini debuttano venerdì 1° aprile su Rai1. Tre puntate. Prima di andare Laura canta La meraviglia di essere simili. Io direi ‘La meraviglia di portare a Miami i giornalisti amici e di lasciare a casa chi scrive male di te’.

  • 22.22

    Virginia Ferilli ordina da mangiare per l’Orchestra, straccetto rucola e grana, i campanelli (‘oh che palle ‘sti vegani’).

  • 22.25

    La Ferilli si chiede perhé Elton sia nel mirino se è solo un uomo con prole, come Conti a cui nessuno dice nulla “nonostante sia nero”. Genio.

  • 22.28

    Gli Stadio intensi.

  • 22.31

    Ci mancava il selfie di Garko (che continua a essere spigliato come un barman che sta per farti un mohito da un momento all’altro).

  • 22.34

    Arisa, come Noemi, cavalca la campagna Arcobaleno sul palco. E porta una canzone sentimentale, ma che non sfonda. A forza di essere minimalista ormai si presenta in vestaglia (ma personalizzata in salsa trash in basso).

  • 22.44

    Aldo Giovanni e Giacomo ripartano dalle preistoria, anche del loro repertorio. Tornano in versione cavernicoli con una gag di Tel chi el telun (1999). Deludentissimi, praticamente una vhs che non fa più ridere.

  • 22.56

    E’ tornata la Ghenea, algida come non mai nonostante l’abito fru fru con lunga coda.

  • 22.57

    Anche Ruggeri in versione arcobaleno sul palco. Non classificato per la canzone al primo ascolto.

  • 23.02

    Aldo Giovanni e Giacomo tornano per ritirare il premio e raccontare dei loro esordi.

  • 23.07

    Lo spot della Liguria di Sanremo difende il modello della famiglia tradizionale.

  • 23.07

    I Bluvertigo tornano a Sanremo.

  • 23.14

    Ferilli a Conti: “Ma che me stai a guardà il culo?”. Poi gli chiede se ha fatto il figlio nella pausa pubblicitaria. E dice: “Io mica so’ come la Bellucci che sorride col politico”.

  • 23.26

    Grande emozione con Your song di Elton John. Segue Sorry seems to be the hardest world. L’artista rivendica un approccio cristiano e parla della sua paternità, ma Conti glissa. Segue Blue Wonderful, nuovo singolo in anteprima per il nostro Paese.

  • 23.39

    Inquadratura d’obbligo a Parietti e Marini in platea.

  • 23.40

    Polemica dei comici di Zelig contro la Ghenea: “Perché sempre vallette straniere? Ah, l’anno scorso Emma e Arisa? Allora meglio straniere”.

  • 23.43

    Fermiamo Gabriel Garko con la lingua da fuori.

  • 23.45

    Rocco Hunt con Wake up raggiunge il trionfo del rap cafonal.

  • 23.51

    Dopo una Ghenea ingabbiata nelle battute da straniera degli autori arriva Irene Fornaciari, l’ultima della serata, in versione Arcobaleno anche lei. Segue Momento Unicef con il cenno all’iniziativa Tutti giù per terra. Ma Conti le dedica il tempo di un selfie.

  • 00.08

    Maitre Gims canta la canzone francese del momento in Italia. Conti vorrebbe provare i suoi occhiali ma lui si dice timidissimo. O snob?

  • 00.11

    Collegamento con Nicola Savino e il DopoFestival. Sembra che l’andazzo sarà quello di saccheggiare i tweet.

  • 00.13

    La Raffaele-Ferilli dice che si è messa un pigiama più che un abito da sera e si è fatto tardi, finché torna a Ventimiglia e si strucca. Per lei Parietti e Marini e Parodi hanno formato il trio del burraco in platea. E Conti “te fà parlà meno di Baudo”.

  • 00.21

    Sul palco la Foglietta e la Smutniak, queste sì che sono donne. Ben vestite. Scatta la gag promozionale del film con gli sms pericolosamente finti.

  • 00.30

    Garko si incarta leggendo semplicemente il gobbo. Conti non riesce a spiegarsi perché. Noi sì. Poi Rocco Tanica, con il suo nonsense, definisce Sanremo la risposta italiana a Tu si que vales. Conti è contrario.

  • 00.42

    La classifica. Sono salvi gli Stadio, Ruggeri, Fragola, Rocco Hunt, Arisa, Caccamo e Iurato. A rischio la Fornaciari, Noemi, i Bluvertigo e i Dear Jack.

L’astensionismo della città di Sanremo ha totalmente contagiato Carlo Conti che, al suo secondo Festival, adotta una linea astensionista tutta sua. Pur di smentire la maledizione de “la seconda volta ti cacciano’, Carlo si mette al riparo da ogni pericolo. Teso e diffidente come non mai, il presentatore si astiene dalle polemiche, dalla retorica, dalla dialettica. E congela Sanremo nel perbenismo tipico delle sue trasmissioni, con un’aggravante rispetto al suo stesso passato: le provocazioni gli passano davanti e lui neanche ci ride più sopra. Le ignora.

Noemi e Arisa portano dei nastri Arcobaleno sul palco e lui fa finta di nulla. Enrico Ruggeri lo lascia attaccato all’asta. Conti, a quel punto, toglie l’asta dal palco come se nulla fosse, come gli italiani retrogradi che si girano dall’altra parte. Virginia Raffaele, nei panni della Ferilli, gli dice che ce la stiamo prendendo con Elton John quando è un uomo con prole come tutti (persino quando l’artista gli parlerà della sua paternità lui glisserà). Quando la comica ha minacciato di parlare del Ddl Cirinnà Conti si è riabbuiato del tutto. Ha recuperato colore solo lanciando lo spottone della Liguria, con tanto di famiglia tradizionale in posa.

E’ la meraviglia di essere simili alla Pausini, tutti sorridenti e pronti a sbandierare la propria semplicità e onestà davanti agli Italiani. A questo clima di sincerità appannata, quasi sfiorita come il palco dell’Ariston, si aggiunge una Madalina Ghenea imbalsamata nel suo ruolo decorativo e un Gabriel Garko a cui neanche il recente dramma, puntualmente censurato, ha restituito verità sul palco. Il volto di Canale5 passa a Rai1 con la stessa maschera ben recitata dei suoi personaggi, tutt’al più come il divo che sorride sul red carpet (con qualche smorfia poco elegante di troppo). E, a forza di apparire spigliato, sembra rivestire sul palco lo stesso ruolo di barman che Conti gli ha assegnato nel promo. Avresti voglia solo di chiedergli un mohito.

Tutto il resto di questo Sanremo sono canzoni che ti scivolano addosso, per l’inconsistenza dei testi e delle performance. Rara commozione viene solo dalla canzone degli Stadio, dietro cui vedi la fatica artistica e una rara umanità.

I superospiti sono anch’essi ingabbiati nel cerimoniale delle premiazioni da Oscar Tv. Ognuno viene solo per essere omaggiato e non raccontato, come nelle migliori parate televisive di Carlo Conti. L’anima delle star è troppo pericolosa per essere scartata a Sanremo e, se provi a raccontarla, poi i giornalisti ti massacrano, dicendo che la strumentalizzi come Bonolis. Tanto vale, appunto, lasciare la stampa con l’amaro in bocca e far filare tutto liscio. Astenersi, appunto. D’altronde non è il quieto vivere di facciata che manda avanti questo Paese?

Sanremo 2016 – Diretta - Prima puntata

Sanremo 2016 sta per cominciare: manca un’ora e noi siamo pronti a seguirlo in diretta insieme a voi.

garko ghenea raffaele camerieri

Il Festival di Sanremo 2016 è al via su Rai1 e Blogo lo seguirà con il consueto e imperdibile liveblogging. Carlo Conti, con i suoi cavalier serventi Madalina Ghenea, Gabriel Garko e Virginia Raffaele, condurranno la 66esima edizione, preceduti dall’anteprima (condotta da Sergio Friscia) che mostrerà il red carpet dei Big di quest’edizione e un rvm di dieci minuti con tutti i 65 vincitori del Festival della canzone italiana.

Nella Prima serata di martedì 9 febbraio (qui tutte le scalette) assisteremo all’esecuzione di 10 canzoni dei Campioni e alla loro votazione con il sistema misto che combina insieme le preferenze espresse dal televoto e dalla Giuria della Sala Stampa.

In ordine d’entrata saliranno sul palco:

Lorenzo Fragola, Infinite volte

Noemi, La borsa di una donna

Dear Jack, Mezzo respiro

Deborah Iurato e Giovanni Caccamo, Via da qui

Stadio, Un giorno mi dirai

Arisa – Guardando il cielo

Enrico Ruggeri, Il primo amore non si scorda mai

Bluvertigo e Morgan- Semplicemente

Rocco Hunt, Wake Up

Irene Fornaciari, Blu

Le canzoni saranno votate dal Televoto e dalla Giuria della Sala Stampa.

Non si esibiscono le Nuove Proposte.

In apertura l’Orchestra farà un omaggio a David Bowie sulle note di Starman. Gli ospiti della serata saranno: Laura Pausini intorno alle 22.00, Aldo, Giovanni e Giacomo per la prima volta all’Ariston per i 25 anni di carriera, Elton John (con polemica sui diritti civili a seguito?) intorno alle 23.00 e Maitre Gims. Ci sarà anche Giuseppe Ottaviani, classe 1916, campione dell’atletica italiana.

Sanremo 2016, dove vederlo in tv e in streaming

Il Festival di Sanremo 2016 è in onda in diretta su Rai1 e in streaming sul sito www.rai.tv.

Sanremo 2016 | Second Screen

Anche la 65esima del Festival di Sanremo è più social che mai, tra Facebook, Twitter e Instagram.


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