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Sanremo 2016, il cielo è blu (e arcobaleno) sopra l’Ariston

Sanremo 2016: niente innovazione ma il solito successo dell’anno scorso.

pubblicato 10 Febbraio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 04:55

Sanremo 2016 – È sereno, a Sanremo. C’è un cielo azzurro splendido, una bella giornata di primavera. La pioggia di ieri è lontata. Il clima è una metafora di tutto il resto.

Sì. La prima serata del Festival è stata la fotocopia dell’anno scorso, fatte salve le specificità. Sì, per molti versi è stato un ritorno agli anni novanta: dal numero datatissimo di Aldo, Giovanni e Giacomo – roba che se per caso uno si fosse preso una pausa per farsi un caffè e avesse sentito solo l’audio, avrebbe pensato a un RVM registrato – alla suoneria degli SMS del Nokia 3310, o qualcosa del genere. Sì, Virginia Raffaele è stata sprecata.

Eppure, questo è il Festival di Sanremo di Carlo Conti e Giancarlo Leone. Questo è il Sanremo che tiene rispetto all’anno precedente dal punto di vista degli ascolti (un’impresa. Vi ricordate che cos’era capitato a Fazio nel 2014, vero? Eppure, la sua prima serata era stata di 12,4 milioni, appena 100mila in meno della prima serata del Conti-bis). Il Sanremo che fa la sua messa cantata come un programma televisivo che “passa sopra” al grande evento, lo introietta e lo fa diventare quella tv che ancora funziona su Rai1.

Sarà, c’è da scommetterci, un successo anche dal punto di vista dei ricavi.

E dunque, come si fa a criticare? Perché dovrebbe cambiare?

Sì, certo: questa non è la tv che piace a me. Non è una tv nuova, non ha niente di rivoluzionario, non ha nulla di social. Eppure sbanca pure sui social (555 mila interazioni su Twitter, dice il comunicato n. 18 della sala stampa, +33,5% di conversazioni).

Anche quest’anno, dunque, Conti e Leone hanno vinto la loro sfida personale. L’arcobaleno non rovinerà il clima. Anzi.

Mentre sciorina i dati in conferenza stampa, Leone gongola soprattutto per l’abbassamento dell’età media e il +6% sul target dei giovanissimi. Del resto, il cast era pensato apposta, la scaletta era giusta e ora c’è solo lo spauracchio Juve-Napoli all’orizzonte.

Amici di Maria De Filippi