Home Festival di Sanremo Gabriel Garko a Sanremo 2016: tutte le gaffes

Gabriel Garko a Sanremo 2016: tutte le gaffes

Tutte le gaffes sanremesi dell’attore torinese.

pubblicato 11 Febbraio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 04:51

Noi speravamo che si impegnasse, ma Gabriel Garko non riesce decisamente a tenere a freno le gaffes nemmeno nella terza sera del Festival. Cosa ha detto?

“Hasssstag”.

Sì. Hassstag è la traslitterazione di “hashtag” in GabrielGark-ese. Per non parlare dell’errore clamoroso di presentazione al momento dell’ingresso di Dolcenera, quando Garko ha iniziato a descrivere la scelta della cantante prima che arrivasse sul palco, correggendosi con un “blablablabla”.

Anche stasera ci ha messo del suo.

10 febbraio 2016
Gabriel Garko sta avendo una relazione complicata con il ruolo di co-conduttore che Carlo Conti ha deciso di assegnargli per la 66esima edizione del Festival di Sanremo.

L’attore torinese, infatti, sta collezionando una gaffe dietro l’altra, senza dimenticarci nemmeno dei suoi innumerevoli tic.

Per la gioia di Garko, procediamo con un piccolo elenco:

– le mani in tasca;
– la lingua ammiccante di fuori;
– dipendenza totale dal gobbo;
– le innumerevoli volte in cui Garko ha fatto l’occhiolino a non si sa chi;
– alcuni dettagli evitabili riguardo il proprio stato di salute: “Avevo mal di pancia, ho preso una pastichetta”;
– nel presentare Francesca Michielin, Amazing e The Amazing Spiderman 2 sono diventati Emessing e Emessing Spiderman Ciù;
– Garko che rischia di cadere con i bambini della scuola di Ceresole Reale;
– davanti a Nicole Kidman, Gabriel Garko ha commentato così: “Sono agitato come la prima volta che ho sceso le scale (su questa gaffe, però, è in corso una discussione: il verbo scendere, infatti, da taluni, è considerato transitivo. Da citare, inoltre, anche la poesia di Eugenio Montale:
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue
“).

Gabriel Garko, da ora in poi, si deve impegnare affinché questo post non venga aggiornato.

Festival di Sanremo