C’è posta per te | 27 febbraio 2016 | Modà ospiti

Pochi minuti prima dell’inizio di C’è posta per te. Noi siamo qua per commentare con voi questa nuova puntata. A fra poco!

Pochi minuti prima dell’inizio di C’è posta per te. Noi siamo qua per commentare con voi questa nuova puntata. A fra poco!

“Per pensare al mittente di questa storia, dovete pensare a Sanremo. Carlo Conti, alla prima serata di Sanremo. Accanto a lui chi c’era?”. La signora Ferilli, Carla Fracci, Donatella Versace, Belen… “e l’ultima sera non mi ricordo”.

“Le donne sono tutte cattive tra me e mia mamma. Già mia sorella… una croce”. Ecco arrivare Roberta Bruzzone interpretata da Virginia Raffaela.

“A Decomposta per te… non è il tuo programma?”. “In questo programma i comuni mortali piangono, c’è commozione… e un carrozzone va avanti… Dove c’è un carrozzone, c’è Roberta Bruzzone… E dove c’è Roberta Bruzzone c’è la televisione”

“Chi è che ha creato tutto questo? Sarà stato il bene, sarà stato il male… o sarà stato Boh?”

“Moria di Filippi parla poco, titilla… la biondina di Satana. E’ il demonio! Sentite (come parla)!”

Maria è salva perché si occupa di “piccole beghe condominiali”. “Qui a Mediaset c’è chi fa molto, molto peggio! E’ lei, la sciacalla di Belzebù!”. Ecco la foto di Barbara D’Urso, denominata Barbara d’Urto.

Per lei, con la musica di Porta a Porta, una poltrona bianca. Niente puf usati.

Maurizio va nel camerino di Barbara d’Urso. Lei è “speranzosa” che sia il suo ex marito che non vuole più farsi mantenere. Raffaele/Bruzzone: “Polemica eh?”

Barbara entra in studio: “Io sono una di voi, guardo C’è posta per te e piango!”.

Barbara vede una moto. “Allora è un uomo?”. Maria: “Chi guida la moto è… femmina. Sono più di due”. Apre la busta.

Primo piano della “morte” e poi la Bruzzone/Raffaele.

Può parlare. “Povera piccola sciacalla, in che guaio ti sei cacciata? Ti va bene la luce o ne vuoi di più? Sistemiamo la luce!”

“Come hai osato sfidare la bella e procace criminologa?”. Esame di cronaca in tv. “Ma se non superi l’esame mi inviterai per sempre nei tuoi programmi come tuttologa”. Barbara accetta. “Poi per venire superi il mio esame tu”. Bruzzone: “Le leggi le faccio io. Cos’è l’esame? Il Carmelita smack?”

“Quanto pan di zucchero c’era nella casa della strega di Hansel e Gretel?” “Tre chili?” risponde Barbara: “C’era l’aspartame!!!”. Bruzzone: “Che smalto va di nuovo in questa stagione?” Sbaglia:è il rosso non il nero. “Sarà stato il bene, sarà stato il male… o sarà stato?” “Boh?”

Bruzzone: “Perché quando entri in studio giri su te stessa come un cavatappi?” “Perché sono contenta di iniziare una trasmissione nella quale tu non ci sei” scherza lei.

Esame non passato:” Sei bocciata!” ridacchia Roberta. Ora la D’Urso dovrà ospitarla “per sempre”?

Barbara dà lezioni di criminologia alla Bruzzone. Attenzione a come si cammina per non pestare Dna e sangue. E come accorgersi se il cadavere è morto? Maria indovina.

Maria può togliere la busta: “Presa!”. E intanto scoppia un faretto nello studio.

Bruzzone: “La cosa divertente è che io da te non ci voglio venire. Bruno butta la pasta”

Giovanni ed Eleonora. E’ la storia di una famiglia. Sono marito e moglie, hanno una figlia, Annamaria che non sentono e vedono da due anni. “Da quando mio marito ha litigato con l’attuale marito di Annamaria, Pasquale”. Pensanoc he dietro ci possa essere lo zampino della consuocera, Anna. Annamaria aveva 16 anni, loro vivono a Modena. Sono originari di un paesino della provincia di Caserta. In vacanza, i due giovani si incontrano. All’inizio, i due si vogliono bene a distanza e Giovanni, dato che la figlia ha 14 anni e Pasqua ne ha 19, è un po’ titubante. Iniziano a conoscere sempre meglio Pasquale. Annamaria chiede a Giovanni di poter ospitare Pasquale per un periodo. Ha accettato. Pasquale trova lavoro grazie a Giovanni e non hanno mai chiesto un euro a Pasquale. Quest’ultimo, nel 2014, si sposa con Annamaria. Il matrimonio viene progettato, avrebbero vissuto in un appartamento accanto alla famiglia di Eleonora, vicino a loro. Comprano i mobili, cucina, camera da letto, sala da pranzo. Tutto sembra tranquillo. Dieci mesi prima delle nozze, Annamaria e Pasquale sono fuori. La figlia piccola prende il cellulare di Annamaria e fa vedere le foto a Giovanni. Quando vede quelle foto, lui si arrabbia e dà due sberle a Pasquale e alla figlia. I due se ne vanno di casa. Per qualche mese la madre sente la figlia al telefono, il padre no. La situazione si chiarifica durante il Natale e viene organizzato il matrimonio. Fissano tutto, comprano le bomboniere, fissano al ristorante. Pasquale era già cambiato nei confronti di Giovanni: era molto più freddo. La madre di Pasquale Angela, non aveva mai digerito la storia delle due sberle. A poche settimane dal matrimonio, la situazione degenera per una festa a sorpresa di Giovanni per la figlia (forse perché Pasquale non è stato invitato?). Litigata al telefono tra padre e figlia. Ripartono per Modena lasciando Caserta. Annamaria chiama suo padre, gli chiede dov’è. Non va al matrimonio: “Se non ci vengo è colpa di tuo marito e di tua suocera”. Nessuno si presenta al matrimonio. I rapporti si interrompono. Scopre che sua figlia è incinta e che ha partorito. Vanno a Caserta, entrano in ospedale e lì trovano al consuocera. Lei dice: “Qui fa tanto caldo non si respira bene…” ed esce. E’ sempre Annamaria a dire ai genitori: “Andatevene”.

In studio si presentano tutti e quattro; figlia, marito e genitori di lui. “Tutti i giorni ti penso e sto male, vorrei vedere mio nipote che non vedo crescere e mi domando se avete bisogno di me perché io ho bisogno di voi” dice il padre di lei. Poi il marito di Annamaria interrompe mentre Giovanni parla e polemizza. La figlia, in tutto questo, sembra ridere.

Ridono praticamente tutti e quattro nel sentire le scuse. Pasquale è quello più seccato.

Maria cerca di calmare le acque. E riassume la storia.

Angela racconta che i genitori di Annamaria non volevano più Pasquale in casa loro. “Ma cos’è un cane?” polemizza Annamaria.

Angela si lamenta che non avrebbe mai dovuto alzare le mani al figlio. Poi si arriva al momento della festa a sorpresa. Paquale: “Ma la serenata la fa il padre o il fidanzato?” Annamaria non avrebbe voluto nessuna festa: “Eravamo stati chiari tutti”. Doveva tornare a dormire dai genitori la sera prima. Pasquale aveva organizzato un’altra festa senza sapere nulla dell’altra.

Annamaria: “Il rapporto con i miei genitori è sempre stato ottimo, con mia madre. Mio padre per me era perfetto. Da lui ora ho avuto parecchie delusioni. Indifferenza”.

“Non te ne dovevi mai andare!”. Giovanni invece “accusa” la figlia di essersi sposata senza lui. Maria: “Quando mi raccontate la storia mi parlate di una figlia che vi vuole un sacco bene… che piange per la vostra assenza…”La figlia e il marito negano. Pasquale: “Per colpa tua mia figlia non ha potuto fare un giorno di ferie!”.

Maria: “Angela c’entra al massimo l’1% in tutto questo… Si rivolge lei così a te”. Sottolinea il piano economico (mandandolo via da Modena lo fa trovare a Caserta senza un posto di lavoro). Maria “Dobbiamo provare a vedere il bene e non il male”.

Il matrimonio doveva essere fatto in due. Giovanni non ha finito di pagare l’abito da sposa della figlia (solo l’acconto). I genitori, la figlia e il marito hanno dovuto pagare tutto il resto delle spese. Giovanni “non pensa di aver sbagliato”. La vedo dura…

Maria gli fa capire che ha sbagliato. Finalmente. Si passa alla questione “ceffone”. Pasquale è intenibile e Maria cerca di calmarlo.

Maria: “Ti è dispiaciuto per quel ceffone? Gli hai mai detto che ti dispiace?”. Pasquale dice di no. Maria: “Non gli hai dato nemmeno il tempo di parlare”.

Giovanni chiede scusa per il ceffone.

Angela: “Per me la busta si può aprire in questo momento, per me non ci sono problemi. Però loro si pongono sempre in maniera aggressiva”.

Pasquale: “Io non mi sarei mai comportato così! Per me loro non saranno mai i nonni di mio figlio”. Annamaria: “Nonni non lo si è solo biologicamente!”.

Annamaria continua ad accusare i genitori di essersene andati. Angela invita ad aprile la busta ma la figlia vuole chiudere. Pasquale: “Per me puoi chiudere, non sono venuti con l’intento di far pace, hai detto solo un sacco di fesserie!”.

Colpo di scena: Pasquale può aprire la busta se non ci sono i parenti. Tutti invitano ad aprire ma Annamaria è l’unica a non volerlo fare .

Angela cerca di parlare con Annamaria, fuori dallo studio, per convincerla ad aprire la busta.

Rientrano in studio. Angela, il marito, Pasquale aprirebbero. Annamaria?

Annamaria sta in silenzio. “Non sarà più come prima… posso chiedere una cosa? Il rapporto lo apro solo con voi due… i parenti per me sono kaput. Non mi chiedere mai di venire da (serie di nomi)”. Maria: “Anche se non li nominiamo tutti e non ce li facciamo nemici in una serata”.

Contro ogni previsione iniziale, busta aperta.

Immacolata e la figlia Carmela. Immacola chiama questa trasmissione per vedere e conoscere sua madre la prima volta: sa solo il nome e cognome. Immacolata viveva col padre ferroviere e la compagna che lei chiamava mamma. A 11 anni, la matrigna muore e il padre poi si risposa con un’altra donna. La situazione degenera, si svegliava alla 5 di mattina per pulire e andare a scuola alle 7. Quando tornava a casa solo urla :”Non ho sposato tuo padre perché l’amavo ma perché ha un posto fisso e una figlia che potesse fare i servizi in casa”. Meglio che non mi esprima, va.

Proprio lei le rivela della sua vera madre e non dell’altra donna, quella scomparsa quando aveva 11 anni. A quel punto il padre le spiega che è vero. Da quel momento inizia a pensare che c’è una madre da qualche padre, quella naturale. A 27 anni il padre muore e il pensiero si fa sempre più forte. Una parente le rivela il nome e cognome della madre e che l’aveva avuta quando aveva 15 anni.

Carmela non concepisce l’idea di cercare la donna che l’ha abbandonata dopo averla messa al mondo. “L’unico motivo per cui lei è qua è l’eventualità che la madre possa ricevere un rifiuto o l’ennesima delusione”.

La madre si chiama Carmela. Busta consegnata.

Carmela ha accettato l’invito. Busta aperta, possono parlare.

Inizia Carmela: “Se fosse stato per me, io oggi non sarei qui. Se sono qui oggi è perché non voglio più vederla soffrire e so che per lei è molto importante. Per questo ho deciso di accompagnarla”.

Immacolata: “Mia figlia sa nella vita quanto ho sofferto. Sono stata una ragazza felice fino a a11 anni. Solo a 19 anni ho saputo della tua esistenza”.

Carmela riconosce Immacolata. Spiega che non è per lei che è stata data via. Una sera, tornata a casa dal lavoro, non l’ha trovata più. L’ha sempre cercata e voluta “Io nel mio cuore l’ho sempre avuta”. Busta aperta e abbraccio tra madre e figlia.

I Modà protagonisti della prossima sorpresa. Entrano marito e moglie che sono lì per la loro figlia Rita. Carmela ha chiamato la ragazza: “La malattia cambia anche il carattere del parente del malato. Una malattia del midollo dal quale poi è guarita”. Lei è rimasta sempre la stessa e lei faceva, invece, finta di essere un’altra persona.

Un giorno la figlia la chiama e le dice di un rigonfiamento sotto al collo. Fanno una ecografia e cerca sempre di essere la più forte delle due. Il risultato sono sei cicli di chemioterapia. Lei era impassibile. “Dovevo farmi vedere forte da mia figlia”.

“Voglio poterle dire tutto quello che non le ho mai detto” I Modà rappresentano la colonna sonora della figlia Rita. “Se non l’ho abbracciata e baciata l’ho fatto solo perché dovevo fare così”.

Invito consegnato.

Cambio di scenografia. Il Puf via ed entra un divano più accogliente.

Rita entra in studio.

Rita commossa mentre vede il padre dall’altra parte della busta: “Sono qui per te, come tu sai abbiamo passato un bruttissimo anno… per fortuna adesso io sono qui con te… e con lei”. Accanto, la madre di Rita.

“Sei stata la mia prima figlia, ho cercato di farti crescere forte e forse ti ho fatto mancare il calore che meritavi. E chissà quanto freddo avrai patito per colpa mia”. In sottofondo arriva Hello di Adele.

Maria inizia a leggere la lettera della madre mentre Rita è commossa.

Nelle parole Carmela racconta di quanto amore aveva avuto da sua made, scomparsa quando aveva solo 15 anni. E da allora ha maturato quella convenzione di far diventare forte Rita. “Perdonami per tutto questo, se puoi”.

Nella lettera, Carmela ricorda tutti i momenti nei quali avrebbe voluto abbracciare la figlia o esserle un punto di forza più dolce. “Sapessi le notte insonni che ho passato piangendo con tuo padre”.

Ed ecco i Modà per la sorpresa da parte dei genitori. Kekko: “Ti chiami come mia mamma, quindi parti già in vantaggio”.

Visto che è molto credente. Kekko le regala la Madonna di Medjugorie. E i biglietti, per tutta la famiglia, per andare in pellegrinaggio.

I Modà cantano “E’ solo colpa mia”:

Loredana, tre mesi fa, ha lasciato Michele mentre convivevano. Lui è qui per chiederle di tornare:” Ha paura di deludere per l’ennesima volta suo figlio e sua madre”. Dopo essersene andata di casa, si sono visti due volte e sono stati insieme. La madre di Loredana è convinta, secondo Michele, che lui sia la rottura del precedente matrimonio della figlia.

A settembre 2011, i due si vedevano di nascosto dai loro rispettivi coniugi. Partivano addirittura tutti e quattro per le vacanze insieme. Era molto stressato negli ultimi tempi perché i cambiamenti della sua vita avevano peggiorato la solo situazione economica: mantenimento figlie, avvocato.

L’ingresso del figlio della sua compagna inizia ad esser emotivo di nervosismo in più (alla sera fuori e senza essere riuscito a trovare un lavoro). Ne ha parlato con Loredana ed è stato motivo di diverse liti. La madre di Loredana non ha mai accettato lui e veniva tagliato fuori dai festeggiamenti.

Dopo l’ennesimo litigio lei dice che se ne vuole andare ma lui non batte ciglio. Busta per Loredana e per il figlio.

Si apre la busta e scorrono una serie di foto della donna con Michele (in sottofondo ancora i Modà).

“Lory, noi ci amiamo, ci amiamo tanto, non possiamo mandare all’aria i nostri sacrifici per stare insieme”.

Lei non mi sembra molto accomodante nei suoi confronti mentre lo ascolta.

Michele: “Salvo, tua madre ha paura di stare con me per perdere te. Con te voglio parlare come fossi un fratello, ti voglio un bene dell’anima, se le ho detto qualcosa sulla tua vita non l’ho fatto in malafede ma perché ti voglio bene come un figlio”.

Salvo specifica di non aver mai influenzato la madre che, intanto, chiede di chiudere la busta.

Michele: “Mi hai scritto che Mi ami”. Lei: “Io non mi ricordo”. Ah. Vabbé.

Lei nega di esserci stata insieme e nega di aver avuto alcune intimità col compagno. Michele, nel frattempo, si dispera dicendo di avere tutti i messaggi.

Salvo ammette di non sapere tutte le volte che si sono incontrati. Lei: “Lui sta facendo capire tutt’altro”. “Non ci siamo baciati?” “Diciamo… perché mi sono scansata”.

Lei vuole assolutamente chiudere la busta: “Ha ferito me, ha ferito mio figlio…”

Loredana: “Ovviamente gli voglio bene ma non è come all’inizio”. Lei nega che la madre c’entri. “Mi ha mancato di rispetto”.

La discussione continua tra i due anche con la busta chiusa. Lei dice di aver investito tanto nella storia…

Loredana ammette che manca un po’ la casa e anche lui…

Maria ci prova: “E’ un NO definitivo?” . “Sì”. Michele non si arrende. Salvo si chiede cosa ci faccia lì.

Se lui avesse chiesto scusa, avrebbe cambiato idea? No, sarebbe stata comunque questa. Lascia lo studio insieme al figlio. Maria: “Non posso continuare a insistere se lei mi dice Non l’ho baciato”.

E si finisce con i saluti di Saki.