L’Arena, Federica Sciarelli: “L’imprecazione? Era un’invocazione. Non mi scapperà più”
Federica Sciarelli è stata ospite de L’Arena di Massimo Giletti nel pomeriggio di domenica 13 marzo.
Se c’è un volto televisivo amato praticamente da tutti, con una schiera di fan scatenati che la chiamano affettuosamente “Sciary“, è sicuramente Federica Sciarelli: la giornalista conduttrice di Chi l’ha visto, trasmissione di cui è al timone dal 2004, è stata ospite di Massimo Giletti per parlare non solo dei suoi successi musicali, ma anche della sua formazione televisiva e della sua reticenza ad apparire in tv (solo l’anno scorso era stata ospite di Fabio Fazio).
Mi intimidisco in tv. Quando faccio il mio lavoro sono sciolta, invece qui mi sento come sotto esame…
Sul successo di Chi l’ha visto, definito da Giletti “il romanzo della realtà che supera le fiction”, la Sciarelli cerca di attenersi ai fatti:
So che molti sceneggiatori guardano chi l’ha visto, anche la moglie di Camilleri. Noi siamo il romanzo popolare, raccontiamo quello che succede anche nella casa di chi hai accanto. Tutti quanti si riconoscono: li assassini che vediamo adesso sono persone normali. A “Chi l’ha visto” partiamo da una scomparsa o da un omicidio e lì raccontiamo l’Italia, dal nord al sud alle isole, i ricchi e i poveri, italiani ed extracomunitari.. è il Paese.
Un rapido excursus della formazione di Federica Sciarelli, che nasce come giornalista contro il volere della famiglia:
Faccio un concorso per l’avviamento alla carriera giornalistica, feci un anno in Rai, mandata al Tg1, alla radio…
Seconda su diecimila, specifica Giletti.
Non mi assunsero però. Andai alla redazione esteri e loro erano tutti e due, Mentana e Ruffa. Io facevo le veline, tutto quello che passava per il mondo lo dovevo scrivere a mano. Era una borsa di studio. Infatti non ci assumono e vado a lavorare al Senato. Prendo uno stipendio altissimo al Senato, all’ufficio informazioni parlamentari. Ci sono un gruppo di lavoratori che danno le informazioni su quello che è il lavoro del parlamento. Mi chiesero il ddl sul “sarchiapone selvatico”, il bagno del principiante… Dopo quattro anni arriva la chiamata dalla Rai, c’era stata una lotta sindacale e il sindacato dice ‘perché non li assumiamo’: io accetto. Quando prendo il primo stipendio m’è preso un colpo. Ero praticante giornalista. E i miei genitori contro: quando dovevo licenziarmi dal Senato, tutti mi dissero ‘come si fa a licenziarsi’, mio padre si arrabbiò perché non lo considerava un gran mestiere
Due interventi di complimenti, uno del direttore di RaiNews24 Antonio di Bella che rivangava i tempi di Roma-New York:
Quando ero giovane e scapestrata, scoprii in tarda età anche le discoteche. Andammo con lui a ballare. Non è andata proprio benissimo…
ha riso la Sciarelli. Si è fatta più seria sui complimenti della collega Maria Cuffaro, con la quale visse un collegamento molto teso nel 2004, quando la Cuffaro era a Nassirya e sentirono quasi le bombe in diretta. Maria Cuffaro ha detto: “La voce che mi ha ricordato che esiste una vita oltre le bombe. Federica ha questa qualità enorme, ha un sorriso che ti trasmette anche telefonicamente. Giornalisti sì ma str*nzi no.” ha detto la Cuffaro.
Federica Sciarelli ha raccontato il suo punto di vista:
Fu un momento drammatico. Disse questa parola e sparì. Io stavo in diretta. Sento quasi bombe, non si capiva eccetera, noi passati dal caso di Ilaria Alpi che è la ferita, mi rendo conto che non riuscivo ad andare avanti. Chiedevo alla regia, ma lei era prigioniera, nascosta.
Federica Sciarelli ha un rapporto familiare con alcune persone di Chi l’ha visto:
Le schede le leggo tutte, i familiari non lo sanno ma io li conosco bene. Alcuni, come nel caso di Elisa Claps, quando ci stiamo per anni… La figlia di Gildo Claps si chiama Federica come me, quando me lo ha detto è stata una gran felicità…
Proprio il caso Claps ha dato la fama imperitura alla Sciarelli di Chi l’ha visto, vista la solidità della battaglia per ottenere la verità sul caso della sedicenne scomparsa. Con Gildo Claps in collegamento, Federica Sciarelli ha sottolineato il grande lavoro della trasmissione:
Noi ci siamo battuti dai tempi della Raffai, tutti si sono dati il testimone su Elisa Claps. Io ho fatto un’inchiesta durissima, sono piena di querele che sono state presentate prima del ritrovamento del corpo. Sono stata querelata da tutti. Ad un certo punto, quando viene ritrovato il corpo di Elisa, tutti capiscono che Chi l’ha visto aveva ragione. Non esistono scomparse volontarie, tantomeno a 16 anni. O una mamma. La madre tirò fuori il tacco al questore. Il pubblico ha detto che di questi di Chi l’ha visto ci dobbiamo fidare, e questo è stato importante
E sul finale della sua ospitata a L’Arena di Giletti, Federica Sciarelli ha avuto modo di chiarire anche l’uso dell’espressione “Dio bono” che le è scappata nel corso della puntata precedente:
Mi sono scappate, ma dopo 11 anni… Non è un’imprecazione, è un’invocazione. Non sono usa. A mia giustificazione: era stata appena uccisa questa professoressa che era stata truffata. È successo con questo avvocato che, mi dispiace, è una persona squisita. Alla spiegazione dell’avvocato… io credo che ci sia un tempo tecnico, non è che uno si fa strangolare… Mi è scappata. Non lo farò più.
L’ultima domanda: cosa ha cambiato Chi l’ha visto nella vita di Federica Sciarelli?
Il mio problema è che mi occupavo di politica al tg3. Non sapevo di cronaca, non la facevo e non la leggevo. Qualcuno dice che sono giustizialista ma io ho capito: lo stato di Diritto non esiste solo per i carnefici, deve esserci anche per le vittime. Io sto dalla parte delle vittime, e tutti i miei colleghi
Tutte dichiarazioni che non possono che far salire alle stelle l’intelligenza e la bravura di Federica Sciarelli.