I Retroscena di Blogo: Giancarlo Leone operativo al coordinamento editoriale palinsesti Rai
Ecco i poteri effettivi della direzione coordinamento editoriale affidata all’ex direttore di Rai1
La scorsa settimana, in occasione del varo dei palinsesti estivi presso il Consiglio di Amministrazione della Rai, sono stati presentati dal direttore generale dell’ente radiotelevisivo pubblico ai consiglieri i nuovi direttori dell’ente radiotelevisivo pubblico: Andrea Fabiano di Rai1, Ilaria Dallatana di Rai2, Daria Bignardi di Rai3 e di Angelo Teodoli di Rai Gold, ovvero la nuova squadra che scriverà i palinsesti della nuova Rai che verranno presentati al termine della primavera appena iniziata.
Ma proprio i giorni scorsi è arrivato anche l’ordine di servizio per un uomo di lungo corso per quel che riguarda la Rai: Giancarlo Leone. Entrato in Rai nel 1983 presso la direzione del Televideo, Leone ne diventa vice direttore nel 1990. Dopo essere stato condirettore ed in seguito direttore dell’ufficio stampa Rai, Leone si occupa dal 1996 del coordinamento dei palinsesti, quindi di Rai International e poi alla divisione Tv Canali 1 e 2, quindi l’approdo a Rai Cinema dove assume l’incarico di Amministratore delegato.
In seguito viene nominato vice direttore generale della Rai, quindi nel 2011 gli viene affidata la neonata struttura Rai Intrattenimento, per poi prendere il timone di Rai1 nel 2012, timone che ha lasciato poche settimane fa al suo vice Andrea Fabiano. Arrivando ad oggi dunque, è arrivato l’ordine di servizio con la nomina ufficiale di Leone a Direttore Coordinamento Editoriale Palinsesti Tv. Ma cosa significa esattamente questo incarico?
Si tratta di una macro area che prende le funzioni che erano della vecchia vice direzione generale, che ora è stata abolita con l’arrivo della figura dell’amministratore delegato nella persona di Antonio Campo Dall’Orto. La direzione coordinamento editoriale coordinerà intanto al suo interno due direzioni, ovvero quella del palinsesto diretta da Marcello Ciannamea e la direzione marketing diretta da Cinzia Squadrone.
Per entrare più nel dettaglio la direzione palinsesto si avvale di cinque aree: strategico (che è quello di lungo periodo), a breve e medio periodo, pubblicitario, l’inquadramento (che è la gestione della messa in onda) e la pianificazione multi piattaforma. C’è poi un area chiamata “analisi piani e supporto“. Significa che tutti gli studi che vengono fatti per i prodotti d’acquisto, in particolare per esempio per Rai Cinema, vengono esaminati da questo settore per la migliore gestione possibile da parte delle reti.
La direzione marketing invece si divide in tre grandi aree: lo strategico, l’intelligence (si occupa per esempio del classico “reporting” con i dati auditel quotidiani), quindi il marketing editoriale che è l’area che si occupa di aiutare le reti nelle ricerca di prodotti, nel fare i test e i numeri zero.
Il lavoro dunque che fa la direzione coordinamento editoriale guidata ora da Giancarlo Leone e che nacque nel lontano 1995 con Franco Iseppi, è quello di armonizzare l’offerta delle reti e fare in modo che il lavoro dei canali sia prima di tutto in linea con gli indirizzi aziendali che oggi provengono dall’amministratore delegato: linee editoriali e missioni che vengano quindi applicate. Inoltre sovrintende al fatto che il lavoro delle varie reti sia in equilibrio fra di loro, in modo tale che non ci siano sovrapposizioni. La direzione di cui stiamo parlando si rivolge principalmente ai tre canali generalisti, ma sovrintende anche alle reti native digitali.
Nella prassi dunque ci deve essere l’ approvazione da parte della direzione coordinamento editoriale rispetto alle proposte delle reti, prima che poi il progetto vada alla direzione generale.
In sostanza questa direzione da una parte verifica che gli input del direttore generale vengano applicati dalle reti e dall’altra deve verificare se quello che le reti stanno per fare è in sintonia con le linee editoriali fissate e che quindi consenta al direttore generale di avallare poi le loro proposte.
Si tratta in pratica dello strumento della direzione generale per fare in modo che le proprie direttive vengano osservate dalle varie reti, pur non entrando nelle singole scelte dei contenuti. Facendo un esempio pratico: se una rete decide di fare un nuovo programma d’intrattenimento, viene interpellata questa direzione, nel caso si fa un focus test, poi però la scelta del conduttore la fa il direttore della rete. Il contenuto in quanto tale è totalmente della rete.
L’intervento di questa direzione arriva se si ravvisano delle discrepanze rispetto ad un progetto che ha certe caratteristiche iniziali. Per esempio un programma d’informazione che poi si trasforma in una trasmissione d’intrattenimento. La direzione coordinamento editoriale poi ha una funzione anche di raccordo fra le varie anime della televisione pubblica, supportando il lavoro delle reti.
Se per esempio Rai1 vuole fare una produzione ha come interlocutori: la produzione TV, che è il settore che gestisce gli studi Tv ed i mezzi di ripresa. La direzione risorse televisive, che è quella che gestisce i contratti ed i rapporti con i produttori, da cui spesso Rai acquista i format e con i quali produce i programmi. La direzione risorse artistiche, che è il settore che gestisce i rapporti con gli artisti e che fa quindi i contratti, non solo ai conduttori, ma anche agli ospiti dei singoli programmi. La direzione Promozione ed immagine che si occupa di confezionare i cosiddetti “promo”. La direzione Finanza e Pianificazione, che verifica l’utilizzo del budget della rete. Uno dei compiti della direzione coordinamento editoriale è quello di facilitare i rapporti fra le reti e tutte queste direzioni.
Insomma questa direzione coordinamento editoriale ha tutta una serie di funzioni che la mettono i contatto, come abbiamo visto, con molte aree. E’ un lavoro che va svolto con esperienza, capacità, diplomazia e aggiungeremmo molta grazia. Certamente Giancarlo Leone, come abbiamo visto da oltre 30 anni Rai, conosce benissimo i meccanismi della televisione pubblica, risulta quindi perfetto per ricoprire questo ruolo che richiede una conoscenza della macchina Rai non comune.
Qualcuno dunque, dopo l’uscita dalla direzione di Rai1, dava Giancarlo Leone in qualche modo depotenziato, messo quasi in un angolo in attesa di una uscita naturale dall’azienda radiotelevisiva pubblica in maniera quasi anonima e silenziosa. Come abbiamo visto cosi non sarà: Giancarlo Leone continuerà a lavorare per la Rai e come abbiamo avuto modo di darvi conto, con poteri veri effettivi, se possibile ancora più ampi rispetto a quando dirigeva Rai1.