Home Ciao Darwin Antonella Clerici: “Ciao Darwin su Rai 1? Ci sparerebbero”

Antonella Clerici: “Ciao Darwin su Rai 1? Ci sparerebbero”

Ospite di Tv Talk, Antonella Clerici commenta con Max Bernardini il successo del format con Bonolis e Laurenti.

pubblicato 4 Aprile 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 02:46

Antonella Clerici, ospite di Tv Talk di sabato 2 aprile, ha parlare con conduttori e analisti la chiusura di Ti Lascio Una Canzone (“Mi spiace per come è stato trattato“) e del suo futuro, probabilmente alla conduzione di Stasera, varietà del prime time di Rai 1 per l’Autunno 2016 (“Non lo so, se n’è parlato ma non è stato deciso ancora nulla“).

C’è stato però anche tempo per commentare il successo più che decennale de La Prova del Cuoco e anche del ritorno di Ciao Darwin, resuscitato dopo sei anni di silenzio ma che resta tra i programmi più seguiti dal pubblico il venerdì sera. Il successo dei format fedeli a se stessi è una delle chiavi della televisione stessa, come ricorda giustamente la Clerici.

“La tv è reiterazione, come diceva Funari. L’operazione di Ciao Darwin è un modo per tornare indietro nel tempo e ripresentare il programma  così come il pubblico l’ha amato”.

Lei però la sua Prova del Cuoco l’ha modificata integralmente nel tempo, mantenendo di fatto l’unico obbligo degli chef professionisti nella gara dei cuochi.

“Cambiare è importante,  però rispettando le abitudini del pubblico, che deve ritrovare le proprie sicurezze. Quando cambio radicalmente, mettendo magari più gare e meno ricette, cambiando protagonisti, ottengo di meno. Devi cambiare nella tradizione e non è facile. L’importante è non stravolgere”.

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Di certo Bonolis non ha stravolto il suo programma, rimasto praticamente fedele all’idea originaria della fine degli anni ’90. Ma si potrebbe mai fare un Ciao Darwin sulla Rai?

“Penso che questo programma lo possa fare solo Paolo, perché ha quello stile e quella battuta capace di gestire una cosa in fondo molto trash rendendola invece ironica, e lo può fare solo sulla tv commerciale. Se facessimo in Rai un programma così ci sparerebbero. Io, per dire, non mi troverei a fare  un programma del genere, non mi ci riuscirei. Ma è un programma col quale magari la gente ha voglia di divertirsi”

dice la Clerici, che con Bonolis ha condiviso il Sanremo 2005 e al quale è legata da lunga amicizia – e comune agenzia.

A proposito di conduzioni e conduttori, di cucina  e non solo, la Clerici ‘benedice’ Antonino Cannavacciuolo e Cucine da Incubo.

“Cucine da incubo è un programma che guardo e che vedo per Cannavacciuolo, che mi piace moltissimo. E’ veramente molto bravo, simpatico, poi ha questa fisicità che fa tanto orso buono, a sprazzi anche cattivo: talvolta dice cose forti, ma mi piace. Lui è un cuoco, non un conduttore e poi rientra in una televisione di montaggio, ben confezionata. Una cosa molto diversa da quello che faccio io”.

Se Cannavacciuolo non può, quindi, essere considerato un ‘rivale’, né un collega, di Antonella, la Clerici ha una precisa idea di come si debba valutare un conduttore:

“Per giudicarli bisogna vederli all’opera in diretta e in piedi, come dice Baudo: è importante il senso del ritmo, devi avere l’orecchio per il programma. Uno bravo, che non è né Rai né Mediaset così nessuno se la prende, è Alessandro Cattelan: un giovane davvero bravo, sia quando fa la diretta di X Factor e sia quando fa il suo late show, che è anche un po’ referenziale e registrato, ma nel quale si vede che ha tante idee”.

Quelle idee che farebbero comodo al varietà di Rai 1, in crisi di contenuti, come ha dimostrato anche – a mio avviso – Laura&Paola. Che Antonellina stia cercando di conquistare il giovane Cattelan per l’Autunno Rai 2016?

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