Antonio Ricci: “Farei un programma per la Rai, non sono un’esclusiva Mediaset”
Mediaset? “Ti può venire un po’ di tristezza, a pensare che sei l’editore de Il Segreto”. Intervista del Corriere della Sera ad Antonio Ricci.
“Io non ho vincoli. Non sono un’esclusiva Mediaset”. Così Antonio Ricci, ‘padre’ di Striscia la notizia e Paperissima, apre le porte alla Rai di Campo dall’Orto. “Farebbe una trasmissione Rai?”, chiede il giornalista Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. “Certo”, è la risposta dell’autore approdato a settembre in quel di Cologno. “Tempo fa ne abbiamo parlato, senza concretizzare. Non ci vedrei niente di strano. L’importante è avere la libertà che ho qui a Striscia. Abbiamo un sacco di guai ma abbiamo anche punte da otto milioni di spettatori, perché facciamo le cose che i tg non fanno: dare spazio alle denunce della gente […] Da lunedì purtroppo non possiamo più andare a chieder conto ai politici: scatta la par condicio. Una vera e propria censura”.
“Campo dall’Orto – sostiene Ricci – non è ancora entrato in pista. Si è astratto. Mi dicono che non risponde nemmeno al telefono. Secondo me fa bene: tanto sono tutte telefonate di raccomandazioni”. Tipo quelle degli agenti (Cazzullo cita Caschetto e Presta): “Il potere degli agenti è sempre legato alla debolezza dei dirigenti, se non alla connivenza. Gli agenti fanno il loro mestiere: ‘Se vuoi lui, devi prendere pure questo e quest’altro…’. Ma il coltello dalla parte del manico ce l’ha sempre l’emittente”.
Continua a criticare, invece, la scelta di uscire dalla piattaforma Sky (lo aveva già fatto in passato: “La discesa dalla piattaforma Sky ha tolto una parte del pubblico più attivo… Sono andati avanti con Il Segreto, anche due volte a settimana. Ti può venire un po’ di tristezza, a pensare che sei l’editore de Il Segreto. Ora però Canale 5 sta recuperando pubblico, ricomincia a programmare”.
La Rai, invece, “ha davanti una prateria. Ha una grande occasione: svecchiare il pubblico e i prodotti. Purtroppo il pubblico Rai è molto anziano; per questo Mediaset è davanti nella raccolta pubblicitaria, di cui a loro non importa nulla perché hanno il canone. Dovrebbero guardare meno l’Auditel, i numeri, e recuperare il pubblico attivo. Lavorare sulla qualità dei prodotti. Investire. Sperimentare. E perseverare: non è detto che i risultati arrivino subito”.
E voi, ce lo vedreste Antonio Ricci in Rai?