Riina jr a Porta a porta, Fabiano: “Rilascio liberatorie dovrà avvenire sempre prima. Nessun compenso all’intervistato”
Le dichiarazioni del Direttore di Rai1 Andrea Fabiano in audizione in Commissione di Vigilanza.
Gli strascichi della polemica per l’intervista di Bruno Vespa a Salvo Riina – figlio del boss mafioso Totò Riina – a Porta a porta (andata in onda mercoledì 6 aprile) sono ancora forti. In tanti hanno aspramente criticato la scelta di Vespa e del programma Rai, persino il Presidente della RAI Monica Maggioni. Ma non solo, le prese di posizione sono arrivate anche dal Presidente del Senato Pietro Grasso, da Enrico Mentana, dal giornalista e scrittore Roberto Saviano (che nella puntata di Che tempo che fa del 10 aprile ha decodificato quello che – a suo dire – era il vero il messaggio di Riina jr) e dall’attrice e regista Sabina Guzzanti che ha anche organizzato dei sit in di protesta per chiedere la chiusura di Porta a porta e le dimissioni di Vespa.
Questa mattina, a Roma, in Commissione Vigilanza c’è stata l’audizione del direttore di Rai 1 Andre a Fabiano, il quale ha reso noto – come si legge sulle pagine di Repubblica – alcune nuove regole da applicarsi in “casi complessi” sulla questione liberatorie (infatti ha suscitato clamore il fatto che l’intervistato abbia firmato la liberatoria solo dopo l’intervista):
C’è dal 6 aprile una regola di ingaggio semplice, che riguarda futuri casi complessi. Il rilascio delle liberatorie dovrà avvenire sempre prima, no discussioni. Può capitare, ma la prassi ne prevede il rilascio prima della registrazione. In ogni caso Vespa mi ha assicurato che qualsiasi eventuale richiesta di modifica o di tagli dell’intervista sarebbe stata respinta al mittente.
Fabiano ha annunciato anche la definizione di un perimetro entro cui potranno muoversi le scelte editoriali che restano indipendenti:
Fermo restando il principio dell’indipendenza, l’autonomia editoriale dovrà essere praticata in un perimetro di valori e codici che dovrà essere più esplicito al fine di disporre di una più efficace bussola per ogni singola scelta, per ridurre l’approccio soggettivo e non dover lavorare in emergenza specie sui terreni più delicati. È un lavoro che riguarda tutta la nostra offerta. Il percorso è già iniziato e verrà accelerato a partire dall’evoluzione del piano editoriale che avrà un quadro chiaro di obiettivi, valori e priorità.
Infine, il Direttore di Rai 1 ha sgombera anche il campo dall’ipotesi che potesse essere stato corrisposto un compenso all’intervistato:
Nessun compenso è stato riconosciuto all’intervistato, ci mancherebbe, e le domande non sono state anticipate, l’intervista è stata messa in onda così come registrata. Quando ho ricevuto il materiale della puntata ho avuto la sensazione di avere di fronte un pezzo importante di mafia, una realtà definita da noi stessi sconcertante.