Junior Masterchef 2016, Bruno Barbieri cucina il piccione per i piccoli chef. Pronta una nuova denuncia?
Chef Barbieri propone una prova a base di piccione e consiglia ai piccoli chef come prepararlo.
Junior Masterchef Italia 2016 è pronto a cibare gli animalisti, già scesi sul piede di guerra con la versione senior del programma. Ricorderete, infatti, la denuncia piombata qualche settimana fa su Carlo Cracco, accusato di aver cucinato un piccione durante la quinta stagione del cooking show di SkyUno.
Questa volta a proporre il piccione ci ha pensato Bruno Barbieri, che lo ha inserito come ingrediente base del suo carrello della spesa, oggetto – insieme a quelli preparati dagli altri due giudici Gennaro Esposito e Alessandro Borghese – della seconda prova della sesta puntata, l’Invention Test (e qui potete trovare il live della puntata).
Del resto il piccione resta una delle carni più pregiate, e anche più ostiche da preparare, della cucina italiana. Certo, non è tra le pietanze preferite dei più piccoli, ma i concorrenti di Junior MasterChef hanno dimostrato di saper gestire ingredienti complessi come il filetto di Kobe o il prosciutto di cervo, fois gras e filetti di ventresca.
Per aiutare i concorrenti nella preparazione del proprio piatto, lo chef ha mostrato come disossarlo e ha preparato una delle sue ricette a base di piccione, in modo da dare qualche indicazione tecnica sul taglio della carne, sulle sue caratteristiche e sulla sua cottura.
La lezione di Barbieri è servita, visto che i piccoli chef cimentatisi col piccione hanno superato indenni l’Invention Test, conquistando il passaggio alla prossima puntata. Ora bisognerà vedere se le associazioni animaliste che denunciarono Cracco faranno il bis con Barbieri. L’accusa mossa a Cracco fu quella di “istigazione a delinquere”, visto che con la sua ricetta avrebbe potuto “istigare altri cittadini a compiere tali crimini in violazione delle normative europee e nazionali a tutela della fauna selvatica”.
Peccato che i piccioni della dispensa del cooking show non siano selvatici, ma di allevamento e destinati al consumo alimentare, con tanto di packaging e marchio. Proprio per questo la Procura di Milano chiese una rapida l’archiviazione del procedimento contro Cracco. Non avrebbe, immagino, diversa sorte una denuncia nei confronti di Barbieri, che ha peraltro mostrato il piccione nella sua bella confezione da banco, con tanto di cellophane e inquadratura utile al product placement,e magari utile anche per evitare qualche superflua procedura. Ma non si sa mai. Toccherà anche a Barbieri una (inutile) denuncia per istigazione a delinquere e violazione di leggi europee? Staremo a vedere.