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Cucine da incubo Italia 4 | 17 aprile 2016 | Cannavacciuolo fa il miracolo a Taranto

Chef Cannavacciuolo in Puglia per salvare Il Ritrovo dei Vip, che diventa Le Due Fontane.

pubblicato 17 Aprile 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:17

  • 20.27

    Pronti per Cannavacciuolo?

  • 21.02

    Una lunga domenica sta per concludersi al Ritrovo dei Vip di Taranto…

  • 21.15

    Dopo la pubblicità si comincia.

  • 21.17

    Mimmo è il papà, i due figli sono cuoco, Emanuele, e responsabili di sala, Francesco. E non c’è neanche una donna nello staff. Stranamente, chi entra non torna più.

  • 21.19

    “Sono due bravi ragazzi fuori dal ristorante, ma dentro sono due teste di cazz0” dice il papà. Troppi galli in un pollaio.

  • 21.20

    “Se ‘avrei’ i soldi farei un locale meno trash” dice papà Mimmo. Uuuhhmmmm. Intanto c’è una Vespa attaccata al muro.

  • 21.21

    Arriva Cannavacciuolo. E già il nome non lo convince. Mimmo, intanto, spera che lo chef metta a posto quei due coglioni dei figli. Cuore di papà.

  • 21.22

    Si inizia con il piatto sporco al tavolo di Cannavacciuolo. Possibile? Intanto Giovanni ha una faccia da film.

  • 21.23

    Cannavacciuolo prende mezzo menu, ma Mimmo non prende la comanda. E cosa porta in cucina? Lo chef è già estremamente perplesso.

  • 21.24

    Mimmo pensa di essere un architetto: lo ‘stile’ del locale è a dir poco ‘eclettico’.

  • 21.25

    “Stiamo in mezzo ai pazzi qua”: Cannavacciuolo oggi se la prende a ridere. E intanto il polpo non sa di nulla.

  • 21.26

    A me questa puntata sembra folle: Giovanni si presenta con un quadro… Lui nella vita è un batterista. Cannavacciuolo è estasiato.

  • 21.27

    Il risotto più brutto della storia della ristorazione italiana. “Non ho parole”, dice Canna.

  • 21.28

    “GETTILO! GETTILO! CHE COSA LO ESCI A FARE”: questo è il papà. Un capolavoro di puntata. Sembra di stare in un film di Zalone.

  • 21.29

    L’orecchietta mantecata con mozzarella e prosciutto. E pomodoro. MA LA FACCIA DI CANNAVACCIUOLO?

  • 21.31

    Cannavacciuolo non sa più se ridere o piangere… “Se AVREI cucinato io, sarebbe stato meglio” dice il papà. Certo, se imparasse anche i verbi…

  • 21.31

    Emanuele non assaggia i piatti. E già siamo alla follia.

  • 21.32

    Cannavacciuolo striglia i due ragazzi, dice loro che non hanno passione, che non si possono permettere tutto questo, che è una mancanza di rispetto anche per il padre che ha messo loro a disposizione tutto… e il papà gode “come se mi fossi fatto Sophia Loren o Brigitte Bardot”. Come si dice dalle mie parti, il pesce puzza dalla testa.

  • 21.34

    Siamo al servizio della sera: Mimmo, che tanto predica, non si segna le comande.

  • 21.34

    “Emanuele e Francesco sono andati nel pallone perché non HANNO RIUSCITO a comunicare” dice il pizzaiolo. L’italiano è un’altra vittima di questa cucina.

  • 21.36

    Oggi sottotitoli…

  • 21.37

    Non ci sono i numeri di tavoli, non ci sono comande e Giovanni, povero, è nelle mani di un esagitato (anche un po’ stronzo che gli dice “Ti ho detto vicino al cesso come te, ricchiu'”). Mi sto incazzando io, lo dico.

  • 21.39

    Per resistere al casino, presuntuoso, di questi tre incapaci, Cannavacciuolo deve andare fuori e fare un minimo di respirazione Zen.

  • 21.40

    Mimmo è un ciuccio presuntuoso, i figli sono degni del padre e in tutto questo la colpa è sempre e solo del povero e mitico Giovanni. Sta per partire la campagna #AdottaGiovanni.

  • 21.42

    Il dopo-servizio è un fiorire di accuse vicendevoli.

  • 21.43

    Cannavacciuolo fa loro presente che queste tre belle teste vanno ognuna per conto proprio.

  • 21.44

    Il giorno Cannavacciuolo lega i tre Pastore con una rete: dovranno fare tutto insieme e si parte dalla spesa del pesce. La missione è la comunicazione: devono parlare per decidere cosa comprare e cosa fare.

  • 21.46

    Tutti e tre vanno in cucina, ancora legati: devono preparare due piatti per le 10 persone che aspettano in sala.

  • 21.47

    “Due cose mi interessano: il silenzio e che lavorate insieme”: Cannavacciuolo ci prova a non sentirli litigare. Intanto Francesco per la prima volta tocca una seppia….

  • 21.48

    Carino l’espediente dello strano animale a tre teste: pare persino funzionare.

  • 21.49

    Finalmente i tre hanno parlato e lavorato insieme: si portano a casa un bravo dallo chef e qualche pacca di incoraggiamento.

  • 21.50

    Per Emanuele, lo chef, è il momento della rinascita: per lui due ricette da preparare cuore a cuore con Cannavacciuolo.

  • 21.51

    Vongole, patate, cipolla, branzino e cime di rapa: ecco il primo piatto dello Chef.

  • 21.53

    Polpo, crema di fave e cicoria per la seconda ricetta: si sente la Puglia persino da qui. “Assaggia… mo’ ti viene da piangere…”: anche a me viene da piangere… PS. Emanuele c’aveva davvero l’occhio lucido, ve lo dico.

  • 21.55

    Intanto si rinnova il locale: questa volta mi sa che la squadra ha fatto gli straordinari.

  • 21.59

    “Cannavacciuolo sbarca a Taranto in un ristorante sobrio e minimalista”: la scrittura ironica è una delle note nuove di questa edizione.

  • 22.00

    Cannavacciuolo ha cambiato il nome: dal presuntuoso Il Ritrovo dei Vip a Le Due Fontane, visto che il locale è su un corso tra due fontane.

  • 22.01

    L’interno è finalmente ‘asciutto’: tolta tutta la ‘munnezza’ si respira finalmente aria di mare e di pulito.

  • 22.02

    Ora non si può più urlare e non si può più fare caciara: “Ora posso finalmente lavorare come so fare io”. Sicuro, Mimmo? Io ad esempio carta e penna li userei. Anche i congiuntivi.

  • 22.03

    Mamma mia, nel nuovo menu ci sono ravioli di burrata, orzo pecorino patate e cozze, zuppetta di mare… ussignore, è aumentata la salivazione.

  • 22.05

    A chi sbaglia arriva la Cannapacca. Ma io Antonino non l’avevo mai visto ridere tanto.

  • 22.06

    In sala arriva anche una presenza femminile, Valentina, la ragazza di Emanuele. L’ha scelta lo chef. E arrivano anche i taccuini per le comande.

  • 22.07

    Padre Pio veglia su Antonino…

  • 22.08

    Cannavacciuolo non molla Emanuele, che intanto non perde occasione per osservare e imparare. Bravo!

  • 22.09

    La cucina lavora come una macchina da guerra, non si sente urlare e tutti sono gentili. Un miracolo di Sant’Antonino da Vico Equense.

  • 22.11

    Tutti felici, soddisfatti, stanchi. “Tu Mimmo non gridare più, fai gridare il tuo successo” dice Cannavacciuolo distribuendo pacche di saluto.

  • 22.12

    Fossi in Discovery penserei a uno spin-off per Giovanni, che non a caso è diventato protagonista anche del ‘come è andata a finire’ sognando la batteria…

La quinta puntata di Cucine da Incubo Italia 4 regala uno chef Cannavacciuolo particolarmente ilare grazie soprattutto alla straordinarietà dei protagonisti e soprattutto del cameriere Giovanni, che con la sua faccia da film, la sua inconsapevole comicità, il suo passato da batterista e una certa tendenza al masochismo ha conquistato chef e pubblico a casa (come dimostra Twitter). Ma questa trasferta tarantina di Cannavacciuolo svela anche uno degli staff più irritanti della storia del programma. A dire il vero non è la prima volta in questa edizione, visto che proprio la primissima puntata scatenò istinti quasi omicidi in me. Questa sortita pugliese però non è da meno, visto che alla guida della squadra c’è un padre che crede di sapere tutto e di non sbagliare mai e due figli svogliati e senza cognizione del lavoro. Tre teste (che non esitano a definirsi, propria sponte, di cazz0) che imparano grazie a Cannavacciuolo a guardare nella stessa direzione, a comunicare e a collaborare. Un paio di pacche ben piazzate e soprattutto qualche commento lucido e tranchant hanno aiutato a ritrovare la retta via. Il suo “Siamo in mezzo ai pazzi” la si ouò usare come suoneria del cellulare.

Talmente drammatica era la situazione che Cannavacciuolo ha scelto di cambiare il nome del locale: il presuntuoso (e pretestuoso) Il Ritrovo dei Vip sul corso pedonale di Taranto lascia il posto a Le Due Fontane, visto che il locale è proprio a metà strada tra due fontane monumentali del centro. Era da tempo che non si vedeva un ‘cambio nome’: nella prima stagione era praticamente all’ordine del giorno, poi di fatto è stato usato con estrema parsimonia. Questa volta, evidentemente, non se n’è potuto fare a meno.

Di certo questa quinta puntata è stata la più ‘geolocalizzata’ della nuova serie: l’inclinazione al dialetto stretto ha spinto alla sottotitolatura e certe cadenze (oltre a certe espressioni) hanno dato la sensazione di essere in un film di Zalone. Sorvolo sull’uso del doppio condizionale nei periodi ipotetici da parte di papà Mimmo: anche la lingua italiana vuole la sua parte nel servizio ai tavoli. Ma questa è un’altra storia.

Comunque sia Cannavacciuolo ha dato l’impressione di divertirsi, talvolta anche per non piangere, visto che l’inizio è stato davvero drammatico. Stasera Sant’Antonimo da Vico Equense ha fatto un vero e proprio miracolo (ma sotto lo sguardo vigile di Padre Pio, eh).

Appuntamento a domenica prossima per il giro di boa: Cannavacciuolo cercherà di salvare un ristoratore di origine egiziana che rischia di soccombere a una cucina fusion senza identità.

Cucine da incubo Italia 4 | Diretta 17 aprile 2016 | Cannavacciuolo a Le Due Fontane

Cucine da incubo Italia 4 | Puntata 17 aprile 2016 | Anticipazioni

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Cucine da Incubo Italia resta nel Sud Italia con la quinta puntata della quarta stagione, in chiaro su Nove, che seguiremo live questa sera, domenica 17 aprile, dalle 21.15 su TvBlog. Chef Antonino Cannavacciuolo sbarca a Taranto per salvare un ristorante, ma sopratutto il rapporto tra un padre e i suoi due figli.

Cucine da Incubo Italia 4 | Cannavacciuolo a Il Ritrovo dei Vip

Chef Cannavacciuolo raggiunge Taranto per evitare il fallimento de Il Ritrovo dei Vip. La gestione è affidata a un padre che vorrebbe passare il testimone ai suoi due figli. Il problema è che non li ritiene all’altezza del compito e il nervosismo si taglia a fette. Tra paure e tensioni, desiderio di indipendenza e paura del futuro, lo chef dovrà innanzitutto convincere il proprietario a fidarsi dei suoi figli. Non sarà facile.

Cucine da Incubo Italia 2016 | Il format

Il programma, prodotto da Endemol Italia per Discovery Italia, cambia rete ma non formula. In ogni puntata Cannavacciuolo aiuta un locale in difficoltà: dopo aver assaggiato alcuni piatti del menu, esplorato la cucina e osservato le dinamiche dello staff, lo Chef spiega i problemi al gruppo, riporta l’armonia ai fornelli, ristruttura gli ambienti, regala un nuovo menu e rimette l’attività in piedi. Almeno per un po’. Anche questa quarta stagione si compone di 10 episodi da 60′. Dopo il primo, doppio, appuntamento, la programmazione prosegue con un episodio nuovo e due in replica. Salvati i locali di Carignano, San Benedetto del Tronto, Albese con Cassano (Como) e di Marano Marchesato (Cosenza), dopo Taranto Cannavacciuolo continuerà il suo giro d’Italia passando per Fiesole (Firenze), Milano, Triuggio (MB) e Roma.

Cucine da Incubo 2016 | Come vederlo in tv e in streaming

Cucine da Incubo va in onda ogni domenica dalle 21.15 sul canale Nove del DTT (gruppo Discovery). Nove è visibile anche su Sky (canale 145) e Tivùsat (9). Non è possibile, invece, seguirlo in live streaming, ma si può rivedere on demand su Dplay.

Cucine da Incubo 2016 | Second screen

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L’hashtag è #CucineDaIncubo.

 

Cucine da incubo (Italia)