Il Sistema | Puntata 25 aprile 2016 | Diretta | Riassunto

Alessandro segue Daria fare spese in una galleria d’arte. Fuori, Grandi tiene d’occhio il Maggiore.

I due vanno in un ristorante per chiarire i loro accordi.

La donna gli spiega che stanno per formare un consorzio internazionale, ed hanno bisogno di un responsabile italiano. Alessandro accetta.

Alessandro scopre che Grandi sta seguendo Daria: al suo posto, per seguire lui, c’è Ongaro. Floriana gli dice che se l’è cavata bene.

A casa, Daria pensa a Raoul, mentre si occupa del padre malato.

Alessandro incontra Setola. Prova a rassicurarlo sul fatto che ora che lo sta aiutando non è più schiavo del Rosso.

Floriana va da Grandi, per assicurarsi che stia svolgendo bene il proprio lavoro. L’uomo le chiede perchè non mettono delle cimici nell’appartamento di Daria, ma Floriana gli risponde che non conoscono le sue abitudini.

I due seguono Daria fino ad un circolo privato. Grandi decide di imbucarsi, senza il permesso di Floriana.

Grandi riesce ad ascoltare la conversazione tra Daria ed Alcamo: i due parlano di Alessandro. Lui vuole sapere se sia affidabile: decide di mandargli il Rosso.

In effetti, il Rosso raggiunge Alessandro. Gli propone di andare a prendere una macchina.

Il Rosso compra una macchina ad Alessandro: in cambio, dovrà fargli un favore.

Il Gico, intanto, indaga su Alcamo: anche lui, come il Rosso ed i fratelli Regina, arrivano dall’estrema destra. Daria, invece, è la contabile del gruppo.

Alcamo conclude un affare con un consigliere regionale, che gli assicura il suo sostegno.

L’incarico che il Rosso affida ad Alessandro è di portare 5 chili di cocaina a Milano, accompagnato dai fratelli Regina. Prima di partire, però, gli confisca il telefono: teme che possa essere tracciato dalla Polizia.

Arrivati a Milano, c’è un posto di blocco: Alessandro lo deve evitare, ma il Gico non può avvertire la stradale, perchè teme che Alcamo abbia corrotto qualche poliziotto.

Per evitare il posto di blocco, fa marcia indietro e fugge. Grandi, per depistare la Polizia, si mette in mezzo alla strada.

Rientrato a Roma con un’altra macchina, Alessandro incontra il figlio in un luogo segreto.

Daria definisce gli accordi del consorzio, che avrà sede ad Instanbul.

Grandi, al Gico, riceve i complimenti degli agenti. Poi s’incontra con Emma: la donna gli spiega che Floriana ha avuto una relazione con Alessandro.

Floriana e Quaranta cercano di intercettare Alcamo, al telefono con il superlatitante Nardelli.

Daria avvisa Alessandro che il giorno successivo partiranno per Instanbul. L’uomo prova a scoprire chi ci sia in cima alla rete, ma Daria non gli rivela nulla.

Il protagonista avverte il Gico della sua partenza. Triunfera decide di mandare con lui anche Grandi ed Emma.

Alessandro, prima di partire, vede Angela cercare di tranquillizzare i dipendenti della sua azienda.

In aereo, Alessandro si assicura della presenza di Grandi.

Atterrati, Alessandro si reca in bagno, dove Grandi gli ha lasciato un microfono da indossare.

In albergo, Alessandro scopre che Ukan, l’uomo che deve incontrare, è paranoico sulla sorveglianza, e fa controllare tutti prima di incontrarli: deve togliersi il microfono.

Alessandro e Daria incontrano Ukan, mentre Grandi cerca di trovare un modo per sentire di cosa stanno parlando.

Grandi riesce ad arrivare fino al terrazzo dell’hotel dove si tiene l’incontro.

Firmate le carte, Daria vorrebbe andarsene, ma Ukan la ferma: fin quando Alcamo non gli avrà dato i 10 milioni di euro che gli deve, lei non si sposterà. Alessandro è libero di andarsene, ma si rifiuta.

Emma ed Ongaro pensano ad un piano per liberare Daria ed Alessandro. Triunfera preferisce aspettare, andando contro l’opinione di Floriana.

Daria ed Alessandro, già che ci sono, se ne approfittano per andare nel bagno turco di Ukan. La donna gli chiede perchè non se ne sia andato: pensa che lui non abbia voluto lasciarla sola.

Daria chiama Alcamo per informarlo della situazione. Lui, però, le dice che non deve niente ad Ukan e che il precedente scambio effettuato era regolare.

Ongaro riuscirebbe a liberare i due ostaggi molto facilmente, facendo contente le autorità turche che da tempo cercano di catturare Ukan, ma Grandi sa che così la copertura di Alessandro salterebbe.

A cena, Alessandro rimprovera Ukan.

Alessandro prova a dormire, ma ricorda quando litigò con il fratello dopo la scomparsa della moglie.

Decide di fare una passeggiata, in modo da poter parlare con Grandi, che gli dice del blitz. Alessandro, però, non vuole che la sua copertura salti.

Ongaro fa saltare l’elettricità, in modo che la squadra possa entrare nella villa di Ukan.

Il gruppo fa saltare un capanno, permettendo così ad Alessandro di avere la possibilità di scappare.

Alessandro riesce così a mettere ko alcune guardie, a svegliare Daria ed a prendere un’auto.

La mattina seguente, Daria chiede ad Alessandro dove abbia imparato tutte quelle mosse. Lui le dice che da piccolo doveva difendersi. Lei gli fa il nome di Raoul, ma non gli dice altro. I due prendono un autobus.

Ma sull’autobus, la donna si apre e gli racconta di Raoul, senza sapere che era il fratello di Alessandro.

Alessandro riesce a rubare un telefono per avvertire Floriana che sta bene e che stanno andando in Grecia. Ma Emma dice alla donna che ha capito che prova qualcosa per lui.

Alcamo scopre che gli altri soci del consorzio non hanno gradito il comportamento di Ukan, che viene ucciso.

Alessandro e Daria sono a Roma, così come Floriana ed il resto della squadra. La donna ha dato la serata libera a Grandi, e segue lei Alessandro, in modo da potergli parlare.

Daria avverte Alessandro che può ancora lasciar perdere. Ma lui le dice di non avere paura, anche se lei teme per lui. Decide così di baciarla, mentre Floriana, che ha assistito alla scena, se ne va.

Sotto casa, Alessandro incontra il Rosso, che gli chiede di seguirlo in ufficio: devono portare via le borsette contraffatte.

Ma qualcuno li sta seguendo.

I due si fermano davanti a quello che sembra un incidente. Ma si tratta di una trappola: delle persone, appartenenti ad un clan camorristico, tendono loro un agguato.