Trash italiano a Blogo: “Non mi sento influencer, ma mi hanno offerto soldi per twittare. Milly Carlucci? Pronto a chiederle scusa…”
“Quello che faccio sui social è un hobby, non un lavoro. Sono appassionato di tv e seguo solo i programmi che mi piacciono. No, non è stata Maria De Filippi a offrirmi denaro”
Ha 22 anni, si chiama Marco D’Annolfi e grazie a esilaranti gif (‘No, Maria, io esco’ vi dice niente?) e battute ironiche su Twitter è seguito da oltre 78 mila utenti (su Facebook si deve ‘accontentare’ di 62 mila likes). Si tratta di Trash Italiano, che ha accettato di fornire a Blogo la propria testimonianza riguardo al rapporto tra influencer e produzioni televisive sollevato qualche giorno fa dall’intervista dal nostro Giulio Pasqui.
Maria Express, la parodia di Pechino Express, tutta ovviamente incentrata su Maria De Filippi, è l’ultima creatura di Trash Italiano. Che un anno fa contribuì a far scoppiare il caso delle presunte irregolarità nelle votazioni del premio Tv della Rai per la categoria Social. Una vicenda finita in tribunale, con l’esposto presentato in Procura da Milly Carlucci, e che negli ultimi tempi è tornato alla ribalta, tanto da costringere Maria De Filippi a diffondere una nota di precisazione.
Trash Italiano, sei un influencer?
Io non mi auto-definisco influencer. Non mi piace come definizione.
Come ti definisci?
Un appassionato di televisione.
Le gif e la tua attività social sono un lavoro?
È iniziato come un hobby e ancora oggi rimane un hobby. Per me non è un lavoro. Il mio lavoro è la mia azienda, che nulla ha a che fare con i social.
Un’influencer a Blogo ha raccontato che per seguire un programma “vengono offerti 100 euro circa a puntata“. Ti risulta sia vero?
Sono a conoscenza del fatto che questo tariffario sia applicato agli influencer base.
Cosa intendi per influencer base? Quanti followers hanno gli influencer base?
Tra i 10 e i 30 mila.
Oltre i 30 mila si diventa influencer grandi?
Sì, ma dipende. Oltre al numero di followers serve anche la capacità di interagire con i followers.
Sei a conoscenza di offerte più ricche per influencer più ‘grandi’?
So che personaggi anche pubblici, più conosciuti, che svolgono un’attività diversa e che non sono influencer, si prestano a fare da influencer… avendo una visibilità maggiore hanno anche un guadagno maggiore.
Di che cifre parliamo?
Questo non lo so, perché varia.
La cifra più alta offerta?
No, assolutamente… queste sono cose riservate…
La nostra influencer asserisce che “gli eventi non prevedono un pagamento“. Ti risulta?
Sì, è vero. Gli eventi spesso vengono realizzati principalmente per guardare insieme il programma televisivo senza prevedere un pagamento.
Veniamo a te. Ti hanno mai offerto soldi in cambio di gif e di un lavoro social?
Sì, ho ricevuto proposte per svolgere l’attività di influencer.
Le hai accettate?
No, in particolare ho rifiutato una proposta perché non mi interessava quel programma specifico. Non era cucito per me e l’ho rifiutato.
Questo perché tu fai gif e tweet solo su cose che ti appassionano?
Sì, fino adesso ho fatto cose che mi piacevano.
Quindi deduco che l’offerta in questione non ti sia arrivata da Maria De Filippi o da programmi che segui su Twitter.
Esatto. Mi è arrivata da un programma che non mi piace e che non seguo.
Quanti soldi ti avevano offerto?
La cifra non la so. La cifra ti viene detta solo dopo aver accettato la proposta.
E tu hai rifiutato subito?
Sì, a prescindere dall’offerta economica.
Chi ti ha fatto la proposta?
Nella maggior parte dei casi le fanno le agenzie di comunicazione. La proposta non arriverà mai dal programma stesso…
Nel tuo caso un’agenzia si è presentata e ti ha offerto il lavoro per conto di quel programma?
Esatto.
Sky, Mediaset, Rai o quale altro network?
Questo non posso dirlo. Ma posso dire che ho letto la vostra intervista e confermo quello che ha detto la influencer.
Cioè che tutti i network agiscono allo stesso modo?
Non lo so con certezza, ma una volta entrato nel meccanismo dei social… questa è la voce di corridoio. A cui io credo.
Hai ricevuto solo questa offerta?
Il mio è un caso un po’ anomalo: non vengo contattato spesso, né per pubblicizzare prodotti né per fare tweet-cronache. A quanto ho capito perché mi ritengono Maria-centrico. Forse per questo non vengo preso in considerazione per questo tipo di attività.
Secondo te è giusto che gli influencer si facciano pagare da un programma? È tutto normale?
Il problema di tutta questa storia è che vengono chiamati influencer. Influencer sta a significare che io plagio una persona convincendola a guardare un programma. Non è così. Preferisco parlare di persone che svolgono un’attività di pubblicità. E in questo non vedo nulla di male. È come la pubblicità in televisione, solo che viene accettata poco perché si tratta di web. All’estero questa è una realtà già da tempo.
Secondo te sarebbe giusto che l’influencer esplicitasse che sta twittando dietro compenso?
Dovrebbe farlo se pubblicizzasse prodotti che non c’entrano nulla col suo settore di riferimento. Se Trash Italiano pubblicizzasse la scheda madre di un computer allora lo preciserei.
Se Trash Italiano lavorasse per un programma tv non lo specificheresti?
Se rientra nel mio campo no, perché io guarderei quel programma comunque e lo commenterei perché mi piace.
Sia @THEVOICE_ITALY che @AmiciUfficiale hanno partecipato lealmente alla gara social. Poi c'è Ballando… pic.twitter.com/06csbGzYdY
— trashitaliano.it (@trash_italiano) 24 maggio 2015
Risale all’anno scorso il caso delle presunte irregolarità nella votazione del Premio Tv che anche Trash Italiano ha sollevato. Milly Carlucci ha presentato un esposto in Procura.
Molti utenti notarono un’anomalia per quanto riguarda la votazione (il sito della Rai permetteva di vedere i voti in tempo reale). La votazione sembrava anomala: nonostante programmi come The Voice e Amici fossero in onda in quel periodo e nonostante la loro promozione non riuscivano a superare Ballando, che non era in onda in quel periodo. Facendo una ricerca basica su Twitter effettivamente c’erano tweet che sembravano strani: erano in lingua straniera e non avevano significato. Poi una società ha fatto un rapporto più approfondito – lo trovate su internet – in cui viene detto chiaramente che c’è una anomalia. La Rai stessa ha accertato e confermato l’anomalia, decidendo di menzionare i programmi senza fare la premiazione e comunicare una vera e propria classifica. Trash Italiano ha scritto il tweet con lo screen dei presunti tweet bot. Ovviamente, sulla rete molti hanno ironizzato sul caso, ma non ci sono state offese né insulti nei confronti della signora Carlucci.
Adesso la situazione legale qual è? Sei stato convocato in Procura?
Si può dire che la procedura sta andando avanti. Il chiarimento della vicenda è ancora in corso. Non ci sono risposte, non c’è nulla di definitivo.
Con la Carlucci c’è stato un tentativo di chiarimento o no?
No, non ci sono contatti. Ma ci tengo a dire che io sarei anche disposto a chiederle scusa se in qualche modo si fosse sentita accusata.
Maria De Filippi ha scritto: “Penso che né Trash Italiano o il fake che porta il mio nome o altri profili similari possano indurre nessuno al suicidio“. Immagino che tu su questo sia d’accordo…
Assolutamente. Sono account ironici, non diffamatori.
Maria ha anche scritto: “Conosco personalmente alcuni titolari di questi profili social – chi lo fa per hobby, chi lo fa per mestiere – anche perché spesso presenti nelle platee o nei backstage dei programmi tv. E con certezza, senza tema di essere smentita, so di non aver mai nemmeno influenzato nessuno di questi ‘operatori'”. In quale circostanza l’hai conosciuta?
Andando alla registrazione di un suo programma. Con il ‘lavoro’ che svolgo sul mio profilo credo sia normale – nel momento in cui ha rilevanza quel che faccio – che capiti l’occasione di avere il contatto.
Sei stato convocato, invitato nel dietro le quinte della trasmissione?
No, sinceramente sono andato io lì come pubblico. Poi c’è stato modo di incontrarla lì. È stata una cosa casuale, naturale, non è stata una convocazione.
In tutta sincerità ti saresti aspettato che da parte della De Filippi o comunque del suo gruppo di lavoro ci potesse essere una proposta di collaborazione?
No, non l’ho pensato perché io i programmi di Maria li seguo già per passione. Non avrebbe senso da parte loro, non devono convincermi a fare qualcosa che già faccio.