Inarrestabili, Marco Berry riporta su Rete4 un format (sottotono) di La7
Inarrestabili è il primo caso di un programma nato su La7 e passato a Mediaset. Prossimamente in seconda serata su Rete4
Marco Berry ritorna a casa, portando sulla sua natia Mediaset un format testato due anni fa su La7. Trattasi di Inarrestabili, il docu-reality sul mondo dei camionisti trasmesso in seconda serata su La7 nell’estate del 2014. Allora gli ascolti non furono esaltanti: le prime tre puntate fecero una media di 400.000 spettatori e il 2%, mentre l’ultima crollò a 280.000 spettatori e all’1.61%.
Personalmente, nella mia recensione di allora, lo trovai un po’ sottotono, ritenendo che i camionisti reggessero un servizio più che un formar.
Non è dato sapere se Berry ha realizzato altre quattro puntate di Inarrestabili per Retequattro o, semplicemente, riproporrà in replica le stesse quattro puntate andate in onda su La7.
Fatto sta che, dopo Invisibili e Invincibili su Italia1, la rete di Sebastiano Lombarsi si prepara ad accogliere in seconda serata le toccanti storie di otto camionisti – Silvano, Giovanni, Filippo, Vittorio, Sauro, Maurizio… – raccolte viaggiando con loro e le loro merci, su e giù per il Paese.
Con Inarrestabili, grazie alle sorprendenti vicende che li vedono protagonisti, Berry sfaterà molti pregiudizi sul mondo degli autotrasportatori. Nell’immaginario collettivo, il camionista è spesso concepito con una persona un po’ rude, amante delle belle donne e cliente di trattorie ad hoc, o identificato con una categoria professionale sottoposta a turni sempre più massacranti ed agli onori delle cronache per terribili incidenti o blocchi selvaggi di valichi e autostrade.
Intanto, in Italia, con il trasporto su gomma viaggia l’80% delle merci e il popolo dei camionisti, al di là delle difficoltà che gravano sull’intera categoria, è composto da migliaia di aziende, per la maggior parte composte da piccole e medie imprese, e di trasportatori con un solo autocarro o piccolissime flotte.
Non resterà che attendere la messa in onda del programma su Rete4, per ora avvolta nel “prossimamente”, e nel confrontarne il riscontro con quello avuto su La7.