Boris Giuliano, Adriano Giannini a Blogo: “Abbiamo evitato l’eroe-santino” (VIDEO)
“Abbiamo cercato di asciugare, di essere veri, di non santificare e fare il presepe di famiglia carino e simpatico”
Adriano Giannini è il protagonista di Boris Giuliano, un poliziotto a Palermo, miniserie di Rai1 in onda lunedì 23 e martedì 24 maggio 2016, ispirata alla figura del Vice questore Capo della Squadra Mobile di Palermo ucciso dalla mafia il 21 luglio 1979.
Blogo ha incontrato l’attore poco prima dell’inizio della conferenza stampa di presentazione tenutasi ieri presso la Scuola Superiore di Polizia a Roma, alla presenza del Presidente del Senato Pietro Grasso (commosso dopo aver assistito alla proiezione della seconda puntata), del capo della Polizia Alessandro Pansa e del direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto.
È stata l’occasione per chiedere a Giannini, alla prima interpreazione di una persona realmente esistita, se già prima delle riprese conoscesse la vicenda di Giuliano e come abbiamo costruito il ruolo. Ma anche per capire se e come la miniserie diretta da Ricky Tognazzi abbia aggirato il pericolo di mettere in scena un santino:
C’è assolutamente il rischio, ogni tanto in tv si vede; è qualcosa che non condivido. In questa fiction abbiamo cercato – grazie al lavoro di Ricky e all’intesa comune di tutti noi attori – di non farlo, di non rendere l’eroe-santino, che in realtà non rende giustizia all’eroe ‘normale’, come lo definisce Alessandro, il figlio di Boris Giuliano. Abbiamo cercato di lavorare sulla verità e sulla asciuttezza, soprattutto nelle scene più a rischio da questo punto di vista, quelle che riguardano la famiglia e gli affetti: con Nicole Grimaudo, che interpreta mia moglie, abbiamo cercato di asciugare e di essere veri senza santificare e fare il presepe di famiglia carino e simpatico.
In apertura di post trovate il video integrale dell’intervista.