I Retroscena di Blogo: The Voice e quel gioco che non vale più la candela?
Il talent show di Rai2 fra la conferma e la voglia di sperimentare novità
Si mormora che ci sia qualcuno a Rai2 che non sia poi così dispiaciuto dei non brillantissimi risultati di ascolto di questa edizione numero 4 di The Voice of Italy. Perchè tutto questo? Il motivo -come spesso accade- è dovuto a questioni puramente pecuniarie. Il costo del talent show della Rete 2 è certamente molto importante, il fatto che non venga eventualmente confermato per la prossima stagione televisiva, libererebbe molto denaro da utilizzare per altre produzioni, anche nuove.
Chi dunque vorrebbe sperimentare programmi nuovi, vedrebbe quindi con favore la mancata conferma di The Voice of Italy per la prossima stagione, conferma che come vi abbiamo raccontato avverrà solo al termine di questa edizione dello spettacolo musicale condotto da Federico Russo. Ma come sta andando quest’anno The Voice quest’anno? Nelle puntate finora trasmesse del musicale di Rai2 la media totale (esclusa ultima puntata) si è fissata sui 2.269.000 telespettatori ed il 10,29% di share.
L’ascolto più alto è stato registrato nella puntata d’esordio con una media di 3.150.000 telespettatori ed il 14,74% di share, sceso subito alla seconda a 2.385.000 ed il 9,95% di share. L’ascolto più basso è stato nella puntata dell’11 maggio scorso con 1.796.000 telespettatori e solo il 7,85% di share, dato più basso questo da quando è in onda The Voice.
Per fare dei paragoni con le precedenti edizioni di The Voice, per la prima andata in onda nel 2013 la media totale è stata del 13,73% di share e 3.286.000 telespettatori. La media della seconda edizione andata in onda nel 2014 è stata di 3.204.000 telespettatori ed il 14,06% di share. La media dello scorso anno è stata pari all’11,86% di share con 2.636.000 telespettatori, mentre come abbiamo visto quest’anno il programma è calato ad una media di 2.269.000 telespettatori ed il 10,29% di share.
Calo anche nel target commerciale, che passa quest’anno al 12,39% di share a fronte del 15% dell’anno passato. Insomma, sembra davvero che The Voice oltre che a non decollare, perda negli ultimi due anni costantemente pubblico. Ecco quindi che torniamo al discorso iniziale e cioè al fatto che forse per la rete il gioco non vale più molto la candela e la decisione di non produrre più questo spettacolo per il prossimo anno possa liberare una quantità tale di denaro da poter impiegare in altri programmi e più concretamente ad altre sperimentazioni televisive, che poi devono essere la strada maestra per una rete come la Rai2 diretta da Ilaria Dallatana.