Upfront 2016-17: i network viaggiano nel tempo, pretendendo i diritti di streaming
Gli Upfront 2016-17 hanno rivelato che i network preferiscono puntare sul genere poliziesco, anche se emerge la tendenza di raccontare i viaggi nel tempo e di pretendere i diritti per lo streaming delle proprie serie tv
La settimana degli Upfront si è conclusa, dopo una raffica di cancellazioni di serie tv nella settimana precedente (alcune delle quali anche molto eclatanti) che hanno lasciato spazio agli ordini di nuovi show che cercheranno di diventare i prossimi successi delle tv generaliste. Molti, però, sono i dubbi su queste novità, che puntano ancora una volta soprattutto sul poliziesco, anche se emerge una tendenza tutta rivolta alla fantascienza. Inoltre, è subentrato un nuovo fattore, complice le nuove tecnologie che costringono i network ad adeguarsi.
Upfront 2016-17 Nbc: la terra degli spin-off (e l’incognita This Is Us)
La Nbc si conferma essere il network degli spin-off: a Chicago P.D. e Chicago Med, infatti, si aggiunge anche Chicago Justice, terzo spin-off di Chicago Fire, per la gioia di Dick Wolf, produttore di tutte e quattro le serie tv (oltre che di Law and order: unità speciale). In arrivo anche The Blacklist: Redemption, serie tv derivata da The Blacklist, che conferma così la sua importanza in un palinsesto che ancora una volta cerca di rinnovarsi tramite le comedy. Fatte fuori, tra le altre, Telenovela, Crowded e Undateable, si punta su volti noti, come Kristen Bell e Ted Danson per The Good Place, e su autori già artefici di altri successi, come Tina Fey, Robert Carlock e Tracey Wigfield, che dopo 30 Rock provano a conquistare il pubblico della Nbc con Great News. Una menzione particolare va fatta, infine, per This Is Us, drama di cui ancora si sa poco, ma il cui trailer ha raggiunto su Facebook le 30 milioni di visualizzazioni: potrebbe essere questo il cavallo vincente a sorpresa del network.
Upfront 2016-17 Fox: quanti riadattamenti!
La Fox, dopo una stagione sconfortante (fatta eccezione per Empire ed X-Files) punta soprattutto su titoli che il pubblico già conosce, come The Exorcist, Lethal Weapon, il sequel di 24, ovvero 24: Legacy e la miniserie di Prison Break. La collaborazione con Lee Daniels, co-creatore di Empire, prosegue con Star, mentre sul fronte delle miniserie evento Shots Fired vuole attirare l’attenzione su un tema di attualità che vuole generare discussioni. Sul fronte comedy, occhi su Son of Zorn, realizzato in parte con attori in carne ed ossa ed in parte con personaggi animati, così come Making History potrebbe rivelarsi una divertente sorpresa.
Upfront 2016-17 Abc: a tutto poliziesco
Dopo aver fatto fuori Castle e Nashville, la Abc cerca di reinventarsi e di risollevarsi da una stagione in calo in calo: nonostante Grey’s anatomy resti un successo per il network, questo deve trovare titoli che riescano a catturare maggior pubblico sulle altre serate. Da qui, la decisione di affidarsi soprattutto a polizieschi, come Conviction e Notorius, in cui alla trama verticale si affiancherà una trama orizzontale guidata da protagonisti pronti a rivelare segreti e colpi di scena piccanti. Designated Survivor, nuovo drama con Kiefer Sutherland, rischia di non soddisfare le attese del pubblico, mentre a Shonda Rhimes viene permesso di osare con Still Star Crossed, che porterà i telespettatori nel mondo di Romeo e Giulietta dopo la morte dei due protagonisti. Per quanto riguarda le comedy, il network prosegue nel suo processo di rappresentazione delle diversità, con Speechless, che vuole provocare inserendo in un cast di una serie comica un personaggio diversamente abile, rendendo la sua condizione oggetto di battute. A Downward Dog, infine, la missione di non cadere nella trappola di banalizzare gli animali in tv.
Upfront 2016-17 Cbs: novità non pervenute
Più deludente la Cbs, che va sul sicuro con serie tv e cast che vogliono attirare il pubblico più adulto, soprattutto dopo la decisione di spostare Supergirl su The Cw e l’incertezza che ancora regna su Limitless. Bull segna il post-Ncis di Michael Weatherly ma non sembra promettere grandi rivoluzioni nel racconto delle giurie dei processi, così come Doubt si serve di Katherine Heigl per una storia d’amore proibita. Training Day rischia di bissare l’insuccesso di Rush Hour, anch’esso tratto da un film, mentre il prequel di MacGyver potrebbe non sfruttare l’effetto novità della serie madre. Le comedy puntano più sulle famiglie, con Kevin Can Wait e Man With A Plan, e sulle generazioni a confronto, con The Great Indoors. Ed il fatto che la novità più interessante, lo spin-off di The Good Wife, sia destinata alla piattaforma streaming del canale, è tutto dire.
Upfront 2016-17 The Cw: sempre più giovane
The Cw consolida la sua collaborazione con Greg Berlanti, che ora per il network produce ben cinque serie tv: oltre ad Arrow, The Flash, Legends of Tomorrow, arrivano anche Supergirl e Riverdale. L’intento è quello di puntare al pubblico più giovane, cercando anche però di strizzare l’occhio a generi diversi, con Frequency, che tenta la strada del poliziesco sovrannaturale, e No Tomorrow, commedia romantica che potrebbe essere la sorpresa del network.
Upfront 2016-17: conclusioni
In conclusione, ci sono alcuni tratti che accomunano i nuovi show: innanzitutto, la presenza dei soliti noti, produttori ed autori che dominano a seconda del network. Dick Wolf, Greg Berlanti e Shonda Rhimes sono sempre più fonte di sicurezza per la Nbc, The Cw e la Abc, che accettano quasi tutte le loro proposte senza fiatare. L’altro elemento, più curioso, è la presenza del tema dei viaggi nel tempo su quasi tutti i network: Timeless per la Nbc, Time After Time per la Abc, Making History sulla Fox e Legends of Tomorrow su The Cw confermano la tendenza a trattare questo argomento da fantascienza con un tocco di drama ed azione a cui si aggiunge (nei primi due casi) la componente poliziesca. Raccontare le conseguenze ironiche e non dei viaggi nel tempo, adattandole alle esigenze del pubblico che si vuole intercettare è sicuramente una bella sfida, che conferma quanto la fantascienza -come ci ha già dimostrato di recente 22.11.63– possa adattarsi a quasi ogni tipo di racconto.
Infine, uno sguardo alla componente economica dei telefilm ordinati, quasi tutti co-prodotti dal network su cui vanno in onda. Non è una questione da sottovalutare: se in passato le reti generaliste accettavano di non possedere diritti su alcune delle loro serie tv (in America è prassi che alcuni show siano prodotti da case concorrenti) pur di avere un successo in palinsesto, oggi tendono a negoziare affinchè possano detenere i cosiddetti “stacking rights”, ovvero i diritti di streaming online dei loro telefilm.
Tutti i network americani hanno ormai una personale piattaforma di video on demand, su cui pubblicare i propri show e mantenere così un pubblico attivo anche online. Per farlo, però, devono avere i diritti anche sugli show prodotti esternamente. Per questo, quasi tutte le serie tv ordinate sono co-prodotte dagli studi del network su cui andranno in onda, aumentando la percentuale di possesso dei diritti delle loro produzioni: la Cbs ha l’84% di proprietà su tutti i suoi show, la Fox l’88%, la Nbc produce o co-produce l’82% dei suoi telefilm, la Abc il 77%. Per decidere come sarà il palinsesto, oggi, si passa anche per questi ragionamenti.