Romanzo siciliano | Puntata 22 maggio 2016 | Diretta | Riassunto e foto

La morte di Navarra getta Spada nella disperazione. Intanto la dottoressa che doveva fare la perizia sulle intercettazioni si dice certa che siano state manomesse proprio da Navarra. Chiaramente è facile accusare un morto. Sergio però non ci crede e intende provare la sua innocenza.

Al funerale di Antonio ci sono tutti i suoi colleghi. E si presenta persino Buscemi, a fare le condoglianze a Spada. Tanto nessuno può riconoscerlo.

Il giorno dopo, durante una processione, viene ucciso un politico, Patrizio Lodi, candidato sindaco di Lentini.

Spada e la sua squadra vanno sul posto per iniziare le indagini. Ma Sandro deve seguire anche le indagini su Gestra e la strage al supermercato.

Nella squadra, intanto, deve essere inserito un nuovo elemento, ma Spada non è felice di avere un nuovo giovane agente di formare.

La moglie del politico ucciso decise di candidarsi al posto del marito.

Il capitano Federica Mutti e il tenente Anna Damiani si concentrano sulle indagini della sparatoria durante la processione, mentre Spada e Neri su quelle relative a Gestra.

Spada e Neri sono sulle tracce di Gestra. Ma quando lo trovano è tardi: l’uomo si è suicidato, o così sembra.

Spada è convinto che sia stato ucciso ed espone le sue idee alla La Torre.

E infatti dietro la morte di Gestra c’è Buscemi.

In caserma arriva il nuovo componente della squadra, il giovane Bruno Azzarello, esperto in intercettazioni. E non si fa certo amare.

La Mutti arresta un sospettato per l’uccisione del candidato sindaco.

Il ragazzo arrestato racconta però che il suo compito era solo quello di seguire il politico per trovarlo con una delle sue tante amanti, perché poi i mafiosi lo volevano ricattare. Lui non lo ha ucciso, ma ha visto chi potrebbe aver sparato. E riconosce un uomo: un candidato consigliere.

Ettore continua a indagare sulle sue origini.

Spada continua a indagare su Gestra ed è sempre più convinto che l’uomo era un killer della mafia.

Spada porta a Emma le prove che collegano Gestra alla mafia. Intanto Buscemi, tramite la talpa che ha nelle forze dell’ordine, viene a sapere che i carabinieri si stanno avvicinando alla verità.

Azzarello va in missione: deve mettere delle microspie a casa di uno dei mafiosi e rischia di essere scoperto. Neri entra subito in agitazione, ma per fortuna tutto va bene.

Tornati in caserma, Azzarello deve subire la lavata di testa di Spada.

Spada, Mutti e Damiani hanno trovato la prova che incastra il consigliere comunale per l’omicidio del candidato sindaco, ma arrivano tardi. L’uomo viene infatti ucciso dalla moglie del morto sotto i loro occhi.

Le intercettazioni a casa del mafioso portano Neri e Damiani sulle sue tracce, ma i due durante l’inseguimento vengono bloccati da un camion fermo sulla strada. Spada inizia a sospettare che tra loro ci sia una talpa che anticipa le loro mosse.

Salvatore Rizzo, su ordine di Buscemi, uccide il mafioso che era tenuto sotto controllo dai carabinieri e che poteva condurre a loro.

Neri continua a indagare sul suo passato e arriva a una donna che potrebbe sapere qualcosa sul suo abbandono. Ma la donna lo caccia via in malo modo.

Emma e Nora si conoscono in piscina e fanno amicizia, senza sapere di avere una ‘conoscenza’ in comune.

Spada e i suoi riescono intanto a catturare Consolo, il mafioso collegato a Gestra e Buscemi.

Spada, grazie al colonnello, riesce ad avere indietro l’hard disk di Navarra, per dimostrare la sua innocenza. Se ne occuperanno la Damiani e Azzarello.

Consolo viene interrogato da Spada e dalla La Torre e dice di voler collaborare, visto che sa già che Buscemi e i suoi lo vogliono morto, così come il suo ‘compare’. Prima, però, vuole riposare un po’.

I carabinieri sono vicinissimi a scoprire chi era l’uomo amante della ragazza uccisa dall’autobomba.