Dago in the Sky, D’Agostino fa del web un format(o) d’Arte in tv
Dago in the Sky è il nuovo programma di Roberto D’Agostino, ogni mercoledì alle 20.30 dal 1° giugno su Sky Arte
Roberto D’Agostino, tanto piratesco sul web quanto, ancora, richiestissimo in tv. Lo avevamo lasciato ad Agon Channel a firmare Brutti di notte, un programma molto sperimentale (e low budget) che raccontava la Roma Cafonal.
Ora ci riprova, sicuramente con più investimenti in un contesto assai chic, su Sky Arte che trasmetterà dal 1° giugno, alle 20.30, Dago in the Sky. Trattasi di un viaggio in tre puntate sul “percorso tra la fine del medioevo analogico e il nuovo Rinascimento digitale.
Il guru dei salotti romani ha svelato al Corriere della sera di voler gettarsi alle spalle l’Italia cafonal e i retroscena sul Palazzo:
“Il cambiamento è totale, nulla è come prima”.
Al centro della prima puntata ci sarà la rivoluzione tecnologica, il mondo digitale con tutti i cambiamenti che ha apportato alle nostre vite. In particolare il selfie:
“E’ come essere davanti allo specchio e vuoi dare un’altra identità a te stesso, il nemico è ciò che siamo, il selfie è ciò che vorremmo essere”.
La seconda puntata sarà sulla creatività:
“Nulla è stato inventato negli ultimi trent’anni, nel rock sentiamo ancora Bruce Springsteen, al cinema andiamo a vedere Star Wars”.
La terza e ultima puntata sarà sull’industria del porno, ma senza le sirene del trash. Dago promette di non mostrare nulla perché si limiterà a una riflessione sull’erotismo a pagamento che ha precorso i tempi (con l’immancabile contributo, però, di Rocco Siffredi).
Tutto il materiale proverrà da Youtube e Google (e i diritti?), il che consentirà di proporre interventi di influencer mondiali della levatura di Obama e Papa Bergoglio.
Riuscirà D’Agostino a portare lo spirito corsaro di Dagospia in tv, soprattutto di fronte a un committente Artistico così raffinato? Staremo a vedere.