Romanzo Siciliano | Puntata 31 maggio 2016 | Diretta |Riassunto

Nora, ad una festa, vede un uomo mettere qualcosa nel bagagliaio e, convinta sia una bomba, sviene.

Spada raggiunge la figlia in ospedale: ha avuto un attacco di panico.

Emma parla con Consolo: l’uomo vuole parlare, a patto che la sua famiglia sia inserita nel Programma di protezione testimoni. L’uomo fa il nome di Nino Licausi, gestore del traffico di droga per conto di Buscemi.

L’uomo viene arrestato. Consolo, però, non ha ancora detto nulla di Flores. In tv, però, qualcuno parla di un pentito: dev’esserci stata una fuga di notizie.

Rizzo si presenta a casa spacciandosi per un carabiniere dei Consolo e rapisce sua figlia.

Spada trova una goccia di sangue: la fa analizzare, cercando di capire chi abbia rapito la ragazza. Ma secondo il protagonista, Buscemi la ucciderà comunque, per dimostrare che non si può scherzare con lui.

Consolo è furioso: non vuole più collaborare. Ma Spada prova a fargli cambiare idea: se gli parla di Buscemi, potrà aiutarlo.

Buscemi, intanto, assiste all’inaugurazione di un asilo nido con la compagna, tranquillo.

La goccia di sangue non appartiene nè alla ragazza nè al fratello di Consolo, ucciso da Rizzo, ma ad un uomo malato di diabete mellito.

Uscita dall’ospedale, Nora vuole restare a casa.

L’uomo malato di diabete potrebbe essere Franco Gambino, aiutato da Buscemi da quando era piccolo e che, quindi, potrebbe essere in debito con il latitante.

La zia di Gambino non vuole collaborare. Neri, però, trova delle chiavi.

Secondo Azzarello, qualcuno è entrato nell’hard disk di Navarra per incastrarlo.

Consolo decide di collaborare: Flores è stato incastrato da Buscemi nella questione degli appalti e fa il nome del padre della Damiani: i corleonesi lo avrebbero ucciso perchè era dalla parte dei mafiosi di Palermo.

Spada non vuole che Mutti sappia della possibilità di una talpa.

Emma crede che Consolo dica la verità. L’avvocato di Flores, intanto, lo ha citato come testimone a favore.

La chiave potrebbe essere del luogo dove si trova la figlia di Consolo.

Neri e la Mutti arrivano sul posto, ma trovano i resti della ragazza.

La madre della ragazza vuole sapere se l’hanno trovata, ma Spada non riesce a dirglielo: preferisce aspettare la conferma.

Mentre fa riabilitazione, Nora incontra Emma, che non sa ancora che la ragazza è figlia di Spada.

A casa, Nora si confida con il padre: ha paura del lavoro che fa.

I resti trovati non sono della bambina, ma di Simone d’Avollio. Alla polizia viene mandato un video della ragazza.

Rizzo è preoccupato per Spada, ma Buscemi lo tranquillizza.

Consolo vede il video della figlia, ma non sa ancora se collaborare. Spada lo esorta ad aiutare la Polizia per vendetta. L’uomo accetta: Buscemi tiene in un deposito i medicinali che rivende all’ospedale.

Emma si confida con Fusi: non sopporta la sua aria da saputello.

Azzarello e la Mutti cercano di capire dove si trovi la bambina.

La Polizia, grazie alla segnalazione di Consolo, riesce ad arrestare i trafficanti di medicinali.

Spada è arrabbiato con Merlini: ha mandato in onda il video della figlia di Consolo, anche se gli aveva chiesto di non farlo, perchè avrebbe trasmesso un messaggio a chi tradisce Buscemi.

Azzarello scopre che c’è un deposito secondario di medicinali, dove si potrebbe trovare la figlia di Consolo.

Nonostante il divieto della Mutti, Azzarello va comunque a vedere il deposito.

L’uomo viene scoperto, ma prima che sia ucciso viene recuperato da Neri, che lo raccomanda di non spostarsi mai in missione da solo.

In piscina, Emma scopre che Nora è la figlia di Spada.

La Damiani ascolta le registrazioni di suo padre: l’uomo aveva arrestato molti corleonesi, ma nessun palermitano. A questo si potrebbero affidare chi crede a Consolo.

Spada rimprovera Azzarello: è stato aperto un provvedimento disciplinare nei suoi confronti.

Consolo ha rilasciato una dichiarazione spontanea: sa dove si trova Zolea, uno degli uomini di Buscemi. Spada non è convinto dell’identikit di Buscemi fornito dal pentito.

Merlini, in diretta, riceve una telefonata di un uomo che dice che la bambina si trova a Siracusa.

Emma ammette a Spada di aver conosciuto Nora.

Nel video della bambina, Spada nota anche una piastrella: potrebbe servire a capire dove si trovi.

La Polizia riesce ad individuare Zolea ed a fermarlo. Ma quando l’uomo si è detto disposto a collaborare, qualcuno gli spara: era una trappola.

Spada vuole che Consolo collabori davvero: prima ha dato loro Licausi per avere la loro fiducia, ma poi ha teso una trappola a Zolea per far contento Buscemi, di cui ha fornito un identikit sbagliato.

Il protagonista gli ricorda che sua figlia deve essere ancora salvata: Consolo accetta di collaborare solo dopo che sarà salvata.

La piastrella appartiene ad una serie di condomini. Per capire in quale si trovi la bambina, Azzarello propone di setacciare la spazzatura, per trovare le siringhe di insulina dell’uomo malato di diabete.

La squadra trova una siringa, il cui Dna appartiene a Gambino.

Al processo, Consolo viene dato per attendibile, mettendo così a rischio l’operato del padre di Anna.

Neri e Poli scoprono che il condominio e pieno di sentinelle. Inoltre, trovano anche Rizzo.

La squadra individua l’appartamento dove si trova la bambina. Rizzo capisce che qualcosa non va e scappa.

La Mutti insegue Gambino, con la bambina, e gli spara, salvando la ragazzina.

In cella, Consolo viene trovato morto per esalazione di un gas di una bombola. Sembrerebbe un suicidio, ma tra i suoi oggetti personali c’è un braccialetto, segno che qualcuno ha voluto mandargli un messaggio.

Emma rivela a Nora di essere un Procuratore e di lavorare con suo padre. Ma la ragazza crede che sia stata mandata da suo padre per non farle dire più che se ne vuole andare.

Neri continua ad indagare sulla donna che lo ha lasciato in ospedale da piccolo: si chiama Sabrina Mele.

La Mutti ed Azzarello si baciano.

Spada è convinto che ci sia una talpa che ha detto a Consolo cosa fare: dice a Neri ed alla Damiani di indagare, ma Emma non deve sapere nulla.

Azzarello confessa alla Mutti che secondo Spada le intercettazioni di Navarra sono state manomesse da qualcuno. La donna lo manda via.

Fusi vedeva Consolo almeno due volte al giorno: potrebbe essere lui la talpa, ma prima bisogna capire come ha fatto a comunicare con lui.

Nelle registrazioni si vede Fusi passare dei post-it a Consolo: sembra la conferma che sia lui la talpa. La puntata finisce.