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Lega Nord, Gianluca Buonanno è morto: tutte le polemiche “televisive”

L’europarlamentare della Lega Nord è morto a soli 50 anni in un incidente stradale.

pubblicato 5 Giugno 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 23:59

Gianluca Buonanno, europarlamentare della Lega Nord e sindaco di Borgosesia, è morto oggi, domenica 5 giugno 2016, a causa di un incidente stradale avvenuto lungo l’autostrada Pedemontana Lombarda, all’altezza di Gorla Maggiore, paese in provincia di Varese. Buonanno è deceduto all’età di soli 50 anni.

Buonanno è stato uno degli esponenti più in vista, almeno televisivamente parlando, visto che siamo su TvBlog, della Lega Nord. Possiamo tranquillamente dire che, dopo l’onnipresente Matteo Salvini, l’esponente leghista che, in più di un’occasione, ha attirato l’attenzione generale su di sé per le sue dichiarazioni o per i suoi gesti plateali è stato proprio Buonanno.

La polemica sicuramente più famosa avvenne nell’ottobre 2015, quando Buonanno, in collegamento con Sky Tg24, mostrò alla telecamera una pistola, annunciando l’intenzione di introdurre una sorta di “bonus pistola” per i cittadini dei comuni di Borgosesia, Varallo e Serravalle.

Un’altra polemica riguardò Piazzapulita, il programma condotto da Corrado Formigli su La7. Durante la puntata andata in onda il 2 marzo 2015, Gianluca Buonanno dichiarò per più volte che “i rom sono la feccia della società”, causando gli applausi di una parte del pubblico presente in studio, dai quali Formigli si dissociò apertamente.

Nel settembre 2014, Buonanno litigò con Pierluigi Diaco durante una puntata di Mattino Cinque, dandogli del “comunista”.

Nel febbraio 2014, durante una puntata di Quinta Colonna, Buonanno arrivò quasi al contatto fisico con Platinette che gli diede del “razzista di merda”.

Nel dicembre 2013, ancora durante una puntata di Quinta Colonna, Buonanno ebbe una discussione anche con la regista e sceneggiatrice Simona Izzo, anche lei “accusata” di essere una “comunista col portafoglio a destra”.

Tornando a quest’anno, durante una puntata di Mattino Cinque andata in onda a gennaio, Buonanno, interloquendo con una coppia gay favorevole all’adozione, consigliò loro di prendersi “un cane o un gatto”.

Anche in radio, Buonanno non si risparmiò. Durante la trasmissione radiofonica La Zanzara, l’eurodeputato leghista si rese protagonisti di veri e propri attacchi omofobi: “A Borgosesia, ci saranno una decina di gay. Fosse per me li schederei. Visto che vogliono pubblicizzare il loro amore, segniamoli su un registro. Se mi chiedessero di celebrare nozze gay nel comune dove sono sindaco, direi che è meglio che si facciano un TSO. Al massimo offro ai gay una banana. O un’insalata di finocchio”.

Al di là dei suoi controversi (quasi un eufemismo) punti di vista e delle posizioni ideologiche di ognuno di noi, la morte improvvisa di Buonanno rimane un fatto tragico sul quale nessuno dovrebbe ironizzare, né tantomeno gioire.