Flavio Insinna: “Il grande match? Non me ne frega niente delle critiche”
Flavio Insinna conduce Il grande match. Ma le critiche, dice, non lo scalfiscono.
“Cucina, stacchetti musicali, quiz, interviste strappalacrime. Il Grande match si dimentica il calcio parlato“. Così, il nostro Massimo Galanto recensiva la trasmissione ‘europea’ della seconda serata di Rai 1 dopo il debutto. Flavio Insinna, il ‘conduttore sopra le righe’ de Il grande match, ha risposto alle critiche – non solo la nostra, è chiaro – in un’intervista rilasciata a Donatella Aragozzini sul quotidiano Libero. “Come rispondi a chi definisce il programma un ibrido?”, è la domanda della giornalista.
“Non me ne frega niente delle critiche. In questo paese ti perdonano se evadi le tasse o rubi, ma non se arrivi con il merito. Questa è una proposta, chi vuole l’approfondimento vada sui canali tematici”, è la risposta. “Abbiamo una squadra pazzesca con Sacchi, Tardelli, Zazzaroni – continua -. Nel fuorionda sto imparando tanto. E poi alla prima rete dell’Italia ho abbracciato Tardelli. Trentasei anni dopo l’Europeo degli anni ’80, in cui mi fece saltare sul divano con il suo goal.
Insinna si definisce poi un soldato, “quando la Rai chiama, si va”. E sulla prossima edizione di Affari Tuoi, si dice(va?) insediata da Paolo Bonolis: “Con la Rai stiamo parlando della nuova stagione, ma se torna Paolo sarò il primo a riguardarlo perché per me lui è un fuoriclasse. Io ho anche il teatro, i telefilm…”. Tipo La classe degli asini con Vanessa Incontrada: “Nel film di Andrea Porporati interpreto un maestro che vuole aiutare gli ultimi, quelli che non sono mai andati a scuola o che la scuola ha respinto. Mi sono subito proposto dopo aver letto il copione, che mi ha fatto piangere per quello che suggerisce: bisogna ritrovare il piacere di aiutare gli altri”.