The Real O’Neals, le dichiarazioni del protagonista contro altri gay di Hollywood minacciano la serie
Noah Galvin attacca Colton Haynes e Eric Stonestreet e la ABC pensa a ridurre la serie
Quando una dichiarazione pubblica può inficiare il lavoro di tante altre persone.
E’ questo il caso di The Real O’Neals, serie comedy della ABC inedita in Italia, il cui futuro, secondo quanto riporta The Hollywood Reporter, potrebbe essere a rischio a causa di una controversa intervista rilasciata dal protagonista Noah Galvin a Vulture.
The Real O’Neals racconta la storia di un ragazzo gay di Chicago sedicenne, (Galvin ha in realtà 22 anni) la cui omosessualità si scontra con la madre molto religiosa e la scuola cattolica che frequenta, sovrapponendo le sue emozioni personali con la reazione del mondo esterno. Galvin, anche lui omosessuale e al primo ruolo importante della sua carriera, nel corso dell’intervista si è lasciato andare a considerazioni non proprio eleganti su alcuni suoi colleghi.
In particolare ha definito Colton Haynes, che ha recentemente fatto coming out, “il peggiore” e il suo uscire allo scoperto “f-ing pussy bullshit” (che,senza fare la traduzione letterale, potremmo definire una cretinata). Inoltre ha apostrofato l’interpretazione di Eric Stonestreet in Modern Family, vincitore anche di un Emmy per il ruolo del padre gay nella serie, “la caricatura di una caricatura di uno stereotipo. E lo fa essendo eterosessuale“, mancando di autenticità secondo Galvin, come si legge nell’intervista a Vulture. Nel corso dell’intervista avrebbe inoltre fatto anche considerazioni su Bryan Singer che sono state però eliminate a seguito di un successivo comunicato dell’attore, che evidentemente nel corso dell’intervista live si è lasciato un pò troppo andare, come si evince anche dal tono percepibile nel corso della lettura.
Secondo quanto riportato da una fonte a The Hollywood Reporter, la ABC non sarebbe stata a conoscenza di questa intervista, fissata dalla sua addetta stampa, Maria Candida, come parte della campagna di promozione in vista degli Emmy. Nonostante le scuse di Galvin sia su Twitter che tramite un comunicato, la ABC sarebbe andata su tutte le furie per la mancanza di diplomazia e professionalità mostrate dall’attore e sarebbe intenzionata a prendere provvedimenti.
Secondo alcune voci potrebbe ridurre il numero di episodi della seconda stagione della serie, di cui era stata ordinata una stagione completa, dopo i 13 episodi della prima stagione. Il produttore esecutivo starebbe pregando la ABC di ripensarci dopo aver provato per quattro anni a portare in tv la serie, basata sull’infanzia di Dan Savage. A quanto pare però Galvin non è nuovo a queste situazioni e nonostante la breve carriera già in passato aveva rilasciato commenti controversi. Nel corso dell’intervista di Vulture, l’attore ha naturalmente anche parlato di The Real O’Neals e del suo futuro
I produttori e i creatori hanno avuto un incontro con il network per la seconda stagione, abbiamo avuto anche noi un incontro. […] In pratica abbiamo parlato di quelle poche cose che vorremmo aggiungere alla serie. Gran parte della prima stagione era incentrata sulla sessualità del protagonista. Molto dedicata all’essere gay e al conflitto tra madre e figlio. La seconda sarà un nuovo capitolo. Sono entusiasta di poter esplorare le passioni di Kenny (il suo personaggio, ndr.). Come personaggio non ha avuto ancora questa personalità perchè ha dovuto nascondere il suo vero se stesso. […]In camera ha un poster di Chicago e un registratore, ma questo cosa vuol dire della sua personalità? il mio sogno è che possa avere un’amica lesbica che sfidi la sua mascolinità.
Nonostante queste ultime problematiche, legate all’ingenuità del ragazzo nel rilasciare determinate dichiarazioni alla stampa, la speranza è che The Real O’Neals possa tornare la prossima stagione nel palinsesto ABC e che questo non intacchi il numero di episodi previsti. La serie è infatti una piacevole e divertente novità che pur infilandosi nel consolidato filone delle family comedy ABC, porta una prospettiva e un punto di vista diverso nel panorama televisivo attuale e in particolare delle comedy dei canali generalisti.