Brexit, ci saranno effetti sulle serie tv realizzate in Inghilterra?
Il referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea potrebbe avere delle conseguenze anche sulla produzione di alcune serie tv co-prodotte con altri Stati e che hanno beneficiato di alcune agevolazioni europee
Gli effetti della Brexit, ovvero della decisione dei cittadini britannici di far uscire la Gran Bretagna dall’Unione Europea, ha già avuti i primi effetti sulle borse internazionali. Ma la scelta di far vincere al referendum il fronte di chi non gradiva più la permanenza in Europa della loro Nazione potrebbe avere anche delle ripercussioni nel settore delle produzioni televisive e cinematografiche.
Numerosi film e serie tv, infatti, sono co-produzioni tra Inghilterra ed altri Paesi: se la Gran Bretagna garantisce agevolazioni per il 25% delle tasse che i produttori devono pagare quando girano su terra inglese, esistono altri modi per poter risparmiare quando si decide di girare in Gran Bretagna, e che arrivano, appunto, dall’Unione Europea.
Sul fronte delle serie tv, esistono alcuni show girati in Inghilterra che potrebbero risentire dei costi di produzione, in possibile aumento dopo la Brexit. Tra queste, The Tunnel, telefilm co-prodotto da Francia ed Inghilterra, remake della serie tv danese e svedese The Bridge, in cui la polizia francese e quella inglese devono collaborare sul ritrovamento di un corpo nel Tunnel della Manica. “Ho letto che le grandi produzioni potrebbero subire delle perdite”, ha detto l’autore dello show Ben Richards. “E’ una questione di finanziamenti. Sarà molto più difficile co-produrre delle serie tra diversi Paesi. Non sono un esperto, ma sotto l’aspetto finanziario sarà più complicato”.
Prima di andare al voto, secondo un sondaggio di Media Businnes Insight, il 59% dei produttori temeva che la Brexit avrebbe potuto danneggiare il loro lavoro. Quel timore, adesso, potrebbe diventare realtà: non facendo più parte dell’Unione Europea, la Gran Bretagna non potrà più beneficiare di alcuni fondi economici messi a disposizione dall’Ue a favore proprio di produzioni televisive e cinematografiche. The Last Panthers (altra co-produzione franco-inglese), ad esempio, ha ricevuto un milione di euro di finanziamenti dal Media Desk dell’Unione Europea.
Tra le serie tv che, nelle ore scorse, sembrava potessero risentire della Brexit, c’era anche Game of Thrones, girato in gran parte in Irlada del Nord. Secondo alcune voci, infatti, il telefilm della Hbo riceverebbe fondi dall’European Regional Development Fund che, con l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, non potrebbe più finanziare la serie tv.
Il rischio che la produzione di Game of Thrones dovesse fare a meno di questi fondi, però, è durato pochissimo, dal momento che lo stesso network ha rassicurato che da qualche anno non usufruisce più di quei fondi, mentre ne riceva da altri fondi regionali che, però, non hanno a che fare con l’Unione Europea: “Non ci aspettiamo che il risultato del referendum dell’Inghilterra possa avere delle conseguenze materiali sulla nostra produzione”, ha comunicato la Hbo, rassicurando i fan dello show.
Ma sono molte le produzioni che dovranno affrontare un possibile aumento dei costi di produzione: una situazione che renderà ancora più difficile ed indigesto il risultato del referendum di venerdì scorso, considerato che l’esportazione di programmi e format britannici ha un valore di circa 376 milioni di sterline. “Questa decisione ci ha sconvolto”, ha detto a The Knowledge On Line il presidente dell’Independent Film and Television Alliance, Michael Ryan. “Ad oggi, non sappiamo come lavoreremo con i co-produttori, i finanziatori ed i distributori, nè se saranno applicate nuove tasse nel resto d’Europa o come i finanziamenti possano aumentare senza nessun input dall’Unione Europea”, ha detto. Non solo i mercati stanno tremando.