Romanzo siciliano | Puntata 29 giugno 2016 | Diretta | Riassunto

Neri, minacciato da Rizzo, si mette al lavoro per lui.

L’uomo si reca nel covo di Rizzo, che gli rivela che loro madre era una donna che è sempre stata vicino a loro padre. Rizzo, però, dà un nuovo compito a Neri: deve trovare un file che potrebbe incastrare Buscemi.

Nora, a casa trova Emma con suo padre. La ragazza non si comporta bene nei loro confronti.

Durante una corsa clandestina di cavalli, intanto, un uomo viene ucciso.

La Damiani analizza il filmato con l’uomo che avrebbe avuto a che fare con suo padre.

La vittima è il Barone Corrado Marti, membro di una delle famiglia più importanti di Ragusa. Sulla scena del crimine, però, non ci sono bossoli. Per la Mutti potrebbe essere stato ucciso da un’altra parte.

Azzarello e Neri analizzano i documenti di Flores, in cerca di una prova che dica loro dove si trova Buscemi. Ma è la stessa prova che deve cercare Neri per Rizzo.

Il padre di Marti, Fabrizio, si è suicidato nel 1994. Corrado aveva sperperato tutti i suoi soldi, e suo fratello non era più riuscito ad aiutarlo.

Il fratello ed il nipote di Corrado spiegano ad Emma che poco tempo prima aveva litigato ad un circolo con la Contessa La Rocca.

Secondo la donna, però, Corrado litigava con tutti. L’alibi della donna tiene.

Tra i documenti di Flores c’è anche un cd non riscrivibile, in cui si trova la registrazione di un discorso dell’uomo ad un convegno di Gesuiti. Spada ascolta il file, in cui sente una voce che potrebbe essere di Buscemi che parla di una villa in Spagna dove potrebbe fuggire il latitante.

Tramite il terriccio trovato sotto le scarpe della vittima, la squadra individua la scena del crimine, ovvero il campo dove si era tenuta la corsa. A gestire le scommesse, Condello.

Spada parla con la professoressa di Nora, che avrebbe un deficit di attenzione. Secondo la donna, Nora non vuole parlare di qualcosa.

Rizzo ha fatto pubblicare dalla segretaria di Flores un annuncio di una barca ormeggiata in un piccolo porto. Secondo la Mutti, esclusi i porti dove ci sono stati blitz della Polizia, potrebbe trovarsi a Portopalo.

Emma e Poli interrogano Condello, che dice di non sapere nulla. Ma in casa dell’uomo trovano un orologio simile a quelli di Marti: Condello rivela che gliel’ha regalato.

Rizzo continua a chiedere a Neri di sbrigarsi.

La barca potrebbe essere quella di una coppia inglese.

Condello potrebbe aver ucciso Marti da solo, e rientrare a casa in treno. Alla stazione, sulle banconote dell’incasso ce n’è una con una lettera, tipico modo degli allibratori per indicare gli scommettitori.

Poli, la Damiani ed Emma si recano dall’uomo per portarlo in Procura, ma Condello viene ucciso da un cecchino, che scappa. Secondo Emma, Condello potrebbe essersi liberato del corpo di Marti dopo averlo trovato, am così facendo avrebbe visto anche l’assassino, diventando una minaccia. Condello, dopo la visita della squadra, aveva chiamato i Carabinieri.

Spada, la Mutti, Azzaroli e Neri, intanto, seguono Lanci, l’uomo sullo yacth, che è stato prelevato da una macchina misteriosa.

I quattro lo seguono fino ad un capannone, dove ha il via una sparatoria, dove alcune persone muoiono carbonizzate. Secondo la Polizia, tra queste c’è Buscemi. Ma Spada non è convinto: sono stati un bersaglio troppo facile.

Spada non ha torto: gli uomini che hanno seguito si sono appostato dietro a dei bidoni pieni di liquido infiammabile apposta, mentre Lanci si era nascosto per bene: era tutta una messa in scena.

La Mutti ed Azzaroli vanno ancora a letto insieme, ma subito dopo lei lo manda via.

Nora continua a rispondere male al padre.

Nella registrazione della telefonata al 112 di Condello, l’uomo è con qualcun altro, forse un uomo che lo stava minacciando.

Spada dice ad Emma che secondo lui Buscemi è morto, ma la donna prova a convincerlo del contrario.

Ed infatti, Buscemi è vivo, e chiede a Rizzo di insistere con Neri per recuperare il file che potrebbe svelare la sua localizazzione.

Se Spada ha ragione, allora qualcuno ha piazzato quella registrazione perchè la trovassero.

Il fratello di Corrado aveva diffidato il fratello dall’andare a casa sua ed al Circolo.

L’uomo ammette che Corrado gli aveva rubato un libretto degli assegni, e che non l’ha denunciato perchè non voleva che avesse altri guai: voleva solo denunciarlo. La pistola con cui si è suicidato loro padre potrebbe essere l’arma del delitto, su cui sarebbe stato usato un riduttore.

Neri riesce a prelevare tutti i file di Flores di nascosto.

Spada chiama Nora, che gli risponde male.

La telefonata tra Flores e Buscemi è stata registrata con strumenti diversi da quelli usati da lui: secondo Spada potrebbe essere stata messa apposta da uno della squadra per portarli alla barca. Spada pensa che Neri potrebbe essere la talpa.

La Damiani rivela a Spada di aver visto Neri controllare il Dna di Rizzo.

La Mutti scopre che Neri è fratello di Rizzo.

Neri ammette di essere stato contattato da Rizzo, ma nega di avere a che fare con il cd inserito appositamente tra gli altri. L’uomo gli rivela che sta cercando un file, ma non sa esattamente che tipo di file sia. Spada, però, lo esonera dal gruppo.

Poli scopre che Sebastiano e Corrado Marti erano proprietari di un terreno molto vasto. Il primo era proprietario, il secondo aveva l’usufrutto, ma si erano accordati su come utilizzarli.

La ricerca del file continua, ma non si riesce a trovare nulla. Ma potrebbe essere in qualche archivio segreto, per cui serve una password.

Spada deve anche occuparsi dell’omicidio di Marti: decide di interrogare Giacomo, nipote della vittima, mentre Emma e la Mutti interrogano sua sorella Aurora.

Aurora confessa: lei ed il fratello hanno ucciso lo zio per avere i soldi del terreno. Ma Emma fa credere alla ragazza che il fratello abbia confessato, per costringerla ad ammettere l’omicidio.

Il padre dei due non può far altro che ammettere che la propria famiglia è stata schiacciata dalla sua fama.

Spada è preoccupato per Neri, ma Emma gli ricorda che Buscemi sta riuscendo a metterli l’uno contro l’altra.

Neri raggiunge Spada: quest’ultimo è disposto a credergli, ma Neri deve aiutarlo a scovare Buscemi.

In piscina, Emma prova a parlare con Nora, che la manda via. Poco dopo, però, la ragazza si sente male e viene soccorsa proprio da Emma, che scopre che ha preso degli antidolorifici che non la fanno guarire.

Poli vede la Mele consegnare la busta al portiere di una pensione, e chiama Neri.

La Damiani, finalmente, riesce a capire chi è l’uomo che, nel video, ha preso qualcosa dalla borsa di suo padre.

Neri entra di nascosto a casa della Mele, e trova una fiala, che chiede alla Damiani di analizzare.

La Mutti ha trovato la prova. Chiama Emma, ma preferisce non parlarle al telefono. Uno degli uomini di Buscemi la segue.

L’uomo di Buscemi fa esplodere una bomba vicino ad un cassonetto, mentre la Mutti vi passa con la macchina. La puntata finisce.