Davide Parenti: “Il momento di crisi con Mediaset è rientrato. Le Iene? Torna Ilary Blasi”
Davide Parenti resta a Mediaset e annuncia nuovi progetti, anche “internazionali”.
“Il momento di crisi, se così vogliamo chiamarlo, è rientrato. Lavoro qui da più di vent’anni. Abbiamo fatto tanti amabili discorsi come si fa tra persone che non si odiano. Ho incontrato Piersilvio Berlusconi, forse verranno nuovi progetti”. Davide Parenti resta a Mediaset e continua a lavorare a Le Iene (ma non solo): lo annuncia in un’intervista rilasciata a Maurizio Caverzan sul sito CaveVisioni.
Le Iene, dice l’autore, “credo siano possibili solo in Mediaset”. Ilary Blasi, oltre al GF Vip, si riprenderà pure la conduzione del programma di Italia 1 “con la sua prorompente vitalità e voglia di ricominciare”. Al suo fianco? “Non posso fare altri nomi. Abbiamo tutti i contratti aperti. Non sappiamo con certezza cosa farà Teo (Mammucari, condurrà un programma su Rai 2, ndr), non sappiamo della Gialappa’s, di Geppi e Volo. Comunque, siamo tranquilli. La conduzione è importante, ma il core business delle Iene sono i filmati e il lavoro degli inviati. Se qualcuno di quelli che sono andati altrove rientreranno saremo felici. Ma sopra di noi esiste un mercato televisivo che non dorme mai. In ogni caso ce la caveremo”.
Intanto Parenti pensa ai nuovi progetti. E’ partito con Giulio Golia e Marco Maisano per un reportage sull’immigrazione. “È un documentario da girare in tre parti – racconta a Caverzan -. La prima con la Guardia costiera italiana, la seconda in Africa e la terza in Europa. Ci lavoreremo quest’estate e poi quest’inverno”. Andrà in onda, “probabilmente”, sulle reti Mediaset. “Mediaset dovrebbe distribuirlo in Italia. Ma desidero fare qualcosa di respiro più ampio […] Noi siamo noti in Italia, ma sconosciuti all’estero. Provare a fare cose nelle quali sei meno bravo, imparare formule e linguaggi nuovi, girare in inglese, è molto stimolante. È nuova linfa che scorre nelle vene. Quand’ero giovane certi cantanti, tipo Battisti, provarono l’avventura americana, senza successo. Speriamo che per noi vada diversamente…”.
E per questo ha incontrato “i responsabili di Vice mondo” (“il gruppo di giornalisti nato dalla rivista canadese presente in molti Paesi, Italia compresa, e molto attivo sul web”): “Ho parlato, scambiato idee, stretto mani. Ho proposto anche a loro questo lavoro, quando sarà pronto glielo mostrerò. Se piacerà, lo distribuiranno. Non vorrei che si fermasse in televisione. Abbiamo questa ambizione, la voglia di raggiungere un pubblico più vasto […] Il marchio delle Iene non ci sarà, anche se quelli che ci lavorano sono tutte iene”.
Infine una riflessione su Mediaset, Rai e quant’altro: “Sono arrivate proposte le più disparate e mi si è aperto un mercato che pensavo di non avere. Quanto alla Rai, le cose che non hanno corso sono chiacchiere. In vent’anni a Mediaset, credo di aver avuto molta libertà. Il nostro editore è stato il Presidente del consiglio, ma posso dire di aver avuto un editore molto bravo. Quando parlo con i giornalisti, sono tutti incuriositi dal tema della censura. Chiedo: a Repubblica o a Il Fatto quotidiano non c’è una linea editoriale? Credo che in nessuna testata giornalistica chiunque possa fare ciò che gli pare e piace in qualsiasi momento […] Confalonieri è una persona complessa e magari arriva qualche lavata di capo. Ma sono nel conto. Alla fine il mio è un grande editore. Che magari è stato più bravo con noi che con l’Italia”.
Questa sera si terrà la Presentazione dei Palinsesti Mediaset: sarà svelato qualcosa in più sul futuro de Le Iene ed i nuovi progetti di Parenti?