Emilia Brandi è una giornalista e autrice del programma Cose Nostre, di cui stasera, venerdì 8 luglio 2016, andrà in onda uno speciale in prima serata su Rai 1.
Speciale Cose Nostre si occuperà di quattro storie riguardanti imprenditori, amministratori o semplici cittadini che hanno deciso di opporsi alla ‘ndrangheta, pagando un prezzo molto alto ma decidendo di restare a vivere nel loro territorio.
A margine della conferenza stampa di presentazione del programma, noi di TvBlog abbiamo intervistato Emilia Brandi che ha esordito, aggiungendo qualche dettaglio in più riguardante questo speciale:
Sono quattro storie di quattro persone, ognuna con una dinamica differente ma con un comune denominatore che è la scelta di restare in Calabria, pagando un prezzo altissimo e non accettando l’offerta dello Stato di trasferirsi in una località protetta. Queste persone hanno scelto di restare nel loro territorio e di essere un esempio per tutti i calabresi. C’è anche il riscontro di uno Stato forte: se c’è una denuncia, si può continuare a vivere nel proprio paese con lo Stato che si occupa di proteggerti.
La prima serata, secondo la Brandi, è il premio per i risultati raggiunti con il primo ciclo di puntate:
Grazie al primo ciclo di puntate di Cose Nostre, abbiamo conquistato la prima serata. Cose Nostre non è un programma nato per fare ascolti, per avere un grande seguito ma a tante persone è piaciuto il nostro linguaggio e le storie. E’ un bilancio positivo, che mi arricchito come giornalista e soprattutto come giornalista Rai.
Emilia Brandi ha svelato qualcosa in più anche per quanto riguarda il prossimo ciclo di puntate in seconda serata che andrà in onda in autunno:
Il prossimo ciclo di puntate andrà in onda in autunno, in seconda serata, il sabato. Il prossimo ciclo sarà composto da 8 puntate e non ci sarà un legame tematico forte come per questa prima serata. Andremo in giro in tutta l’Italia, anche al nord, per cercare e raccontare storie di persone che hanno detto no alla mafia.
Riguardo il rischio di occuparsi di storie di questo tipo, la giornalista ha semplicemente parlato di “rischi del mestiere”:
Di questo non voglio parlare. I protagonisti sono le persone che hanno accettato di raccontare le loro vite. Noi non facciamo inchiesta, noi raccontiamo storie poco note o già note. Io voglio parlare solo di persone che sono state felici che la Rai abbia scelto di raccontare quei luoghi e quelle storie. C’è chi reagisce in un modo o in un altro ma fa parte del mestiere.
Infine, la Brandi ha espresso la sua opinione riguardante la vicenda di Pino Maniaci, il giornalista di Telejato, di cui si è occupato anche Cose Nostre, accusato di estorsione ai danni di due amministratori comunali:
Pino Maniaci? Ci sono rimasta male come tutti. Ognuna ha la propria opinione. Io, però, non faccio inchiesta, mi baso sui dati. C’è stata una nota di delusione. C’è un’inchiesta in corso, vediamo come andrà a finire…