Il Sospetto 2, poliziesco ed intrecci per un drama che pecca nei personaggi

Al Policlinico si festeggia il Natale. I colleghi sono in festa e scherzano.

Isabel, però, deve andare via con il marito ed il figlio.

La madre di Catherine arriva in ospedale, chiedendo dove sia la figlia che non sente da giorni. Ma i colleghi le dicono che è in malattia.

Tre settimane dopo, Catherine è ancora scomparsa. Isabel guarda preoccupata la tv: sembra sapere qualcosa.

Isabel lascia l’ospedale: non dice nulla sul perchè lo sta facendo.

Nel parcheggio dell’ospedale, però, Isabel viene rapita.

Qualche tempo dopo, la donna viene trovata morta in un parco. La donna è stata colpita alla testa con un oggetto contundente: potrebbe aver subìto un’aggressione sessuale.

Casas crede che l’assassino sia lo stesso che ha rapito Catherine.

Casas informa Victor dell’omicidio. L’assassino lavora all’interno dell’ospedale: è entrato attraverso una porta la cui chiave è in possesso solo dei dipendenti. Il Commissario chiede a Victor di infiltrarsi come infermiere, sfruttando la sua laurea infermieristica. Ma Victor non sarà da solo.

Ad aiutare Victor ci sarà Rafael. Il protagonista non ne è entusiasta.

Victor si prepara per infiltrarsi.

Lo staff, intanto, discute dell’omicidio: per alcuni, Catherine potrebbe essere ancora viva.

La nuova caposala Lidia incontra Victor: la donna è seccata perchè hanno mandato solo lui, quindi, lo avverte che dovrà lavorare parecchio.

Victor cerca di capire cosa si sappia di Catherine, ma Lidia non gli dice niente.

Il protagonista si mette subito ad indagare, e forza l’armadietto di uno dei medici, scoprendo alcune foto di Catherine.

Casas tiene una riunione con lo staff dell’ospedale, e li avverte che l’assassino lavora con loro. I dipendenti iniziano ad agitarsi.

Victor inizia a seguire il medico di cui ha trovato le foto nell’armadietto.

Ma l’uomo lo scopre, ed aggredisce Victor. In realtà, anche il medico è della polizia.

Adela, membro del consiglio di amministrazione dell’ospedale, cerca di avere maggiori informazioni da Casas, che però non si sbottona.

Il poliziotto infiltrato è Alain Julliard, francese in Spagna con il Commissario Sophie Leduc per indagare su Catherine. Casas e Victor non ne sapevano niente.

Tra le foto che aveva Alain ce n’era anche una con il riflesso dell’uomo che l’ha scattata, ma non si sa chi sia.

L’autopsia rivela che Isabel non è stata uccisa dove è stata ritrovata. La donna, poi, avrebbe avuta una reazione allergica. L’assassino avrebbe lasciato il suo corpo abbandonato per far credere che fosse stata violentata: potrebbe essere un medico che cerca di sviare le indagini. Isabel, inoltre, era incinta di nove settimane.

Casas e Rafael si recano a casa di Isabel per interrogare il marito della donna.

Il marito non sapeva che sua moglie era incinta. I due avevano deciso di non avere più figli. L’uomo aveva fatto la vasectomia: il bambino non può essere suo. L’uomo chiama Adela.

Victor ed Alain cercano un modo per collaborare. Scoprono che Adela ha organizzato una riunione.

Victor entra nel condotto d’areazione dell’ufficio di Adela per sentire la riunione. La donna chiede ai dipendenti di non raccontare cose che danneggino l’immagine dell’ospedale: il finanziamento del nosocomio dipende dal numero dei pazienti, e se i pazienti non voglio farsi curare al Policlinico, rischia la chiusura.

Il telefono di Victor squilla, rischiando di farlo scoprire da Adela. Ma Alain la distrae.

Rafael aggiorna i due su cosa hanno scoperto.

Belen, amica di Isabel, viene interrogata da Rafael, ma la donna non sapeva che Isabel avesse un amante.

Victor finge di aiutare Belen a liberarsi dalla Polizia, ma la donna lo rimprovera. Poco dopo, però, chiama l’amante di Isabel: ha mentito.

Nel tentativo di inseguire Isabel, Victor viene fermato da Lidia: Alain dovrà seguire la donna da solo.

Belen parla con Miguel, il patologo, l’amante di Isabel.

L’uomo cancella le prove che testimoniano la relazione. Viene fatto chiamare da Victor per farlo allontanare dal suo ufficio, ma prima distrugge dei libri che la donna gli aveva regalato.

Victor rimprovera Alain: si era allontanato per seguire un uomo che aveva lo stesso giubbotto di Isabel nella foto che aveva nell’armadietto.

Alain si fa perdonare recuperando alcuni file che Miguel aveva cancellato. Tra questi, alcune foto ed un messaggio in cui diceva alla donna di abortire.

Casas chiede ad Alain se non si era mai accorto della relazione tra Miguel, il suo capo, ed Isabel. L’uomo risponde di no, scatenando la rabbia di Victor.

Sophie prova a placare gli animi, ma discute anche con Casas.

Isabel era allergica ad una pianta, la zumaque. Se la Polizia la trova, scopre dove è stata uccisa.

Victor, intanto, mette dei microfoni nell’ufficio di Adela.

Casas interroga Miguel: la sera dell’omicidio stava lavorando. Aveva una relazione con Isabel, che voleva che lasciasse sua moglie, ma lui le disse di no.

Enrique parla con Adela: la donna non sapeva della relazione della moglie. Ma l’uomo non le crede.

Alain, dopo aver nascosto un microfono nel suo ufficio, si nasconde prima che entri Belen, che si mette a piangere.

Le telecamere dell’ospedale hanno ripreso Enrique presente nel parcheggio il giorno che Isabel è stata rapita. Casas cerca di capire perchè abbia mentito, ma l’uomo conferma di essere rimasto in casa. In seguito, però, ammette di essere andato in ospedale per un seduta con una psichiatra.

Rafael prosegue le ricerche della zumaque. Finalmente la trova: l’auto non c’è, ma c’è una chiave degli armadietti dell’ospedale che non appartiene ad Isabel.

Alain e Victor provano a capire a chi appartenga la chiave.

Victor entra negli spogliatoi delle infermiere, ma si deve nascondere per l’arrivo di Natalia, una sua collega, e Lidia, la capo infermiera. La prima accusa la seconda: il posto di caposala sarebbe dovuto andare a lei. Finalmente, il protagonista riesce ad aprire un armadietto, quello di Catherine, vuoto.

La Polizia ha ritrovato l’auto di Isabel. Dentro, l’orsacchiotto del figlio con una voce di donna che chiede aiuto. Ma secondo Enrique non è Isabel: hanno rapito un’altra donna.

Lo staff dell’ospedale sente la voce della donna: anche secondo Belen, non è Isabel. Potrebbe essere Sara, la psichiatra del nosocomio. La donna è irreperibile.

La Polizia si reca da Gorka, marito di Sara, anche lui dipendente dell’ospedale. Non sa dove possa essere la donna.

Casas chiede ad Adela di poter perquisire l’ufficio di Sara, ma la donna glielo proibisce per evitare che la Polizia legga i dati dei pazienti.

Nonostante il giudice gliel’abbia proibito, Casas chiede a Victor di entrare nell’ufficio di Sara.

Victor trova le registrazioni delle sedute di Enrique: l’uomo non si sentiva bene, sapeva che ha un amante. In quel momento, Casas lo sta interrogando. Victor lo informa di quando ha scoperto, ma Enrique nega di aver fatto qualcosa a Sara.

Casas non gli crede: lo fa arrestare.

Una persona entra nell’ufficio di Sara: Victor si nasconde, vedendo solo un tatuaggio sulla mano della persona.

Alain, intanto, intercetta una conversazione tra Belen e Miguel, che continua a negare di essere coinvolto nell’omicidio. Ma ci sono delle interferenze a causa della sala raggi.

Victor riesce a ripristinare la linea distraendo il portantino Gines, ma non si rende conto che è lui la persona che ha visto nell’ufficio di Sara.

Per Victor l’orsacchiotto potrebbe essere una trappola dell’assassino per far credere alla Polizia che Sara si trovi da un’altra parte, mentre è ancora nell’ospedale.

Adela chiama il chirurgo Daniel, per rassicurarsi che non abbia detto niente su Catherine. Lui la tranquillizza: se dovesse essere coinvolto, l’ospedale perderebbe molti pazienti

Un cane, durante la perquisizione, trova un panno: potrebbe essere di Sara. La puntata finisce.