Comic-Con, il panel di Orphan Black
I due creatori di Orphan Black, Graeme Manson e John Fawcett, al Comic-Con hanno spiegato perchè hanno deciso di far concludere la serie tv
La quinta ed ultima stagione di Orphan Black promette di rispondere a tutte le domande relative al mistero sui cloni al centro della serie tv. Al panel del Comic-Con, i creatori dello show Graeme Manson e John Fawcett, hanno assicurato di sapere come finirà il telefilm, e di aver sempre pensato a far durare la serie tv cinque stagioni.
“Avevamo in mente cinque stagioni”, ha spiegato Manson. “Non volevamo ammorbidirci mentre eravamo in onda. Penso che sia più bello cancellarci da soli che essere cancellati o esaurire le idee”. Di sicuro, i due autori -che si sono detti aperti a pensare ad uno spin-off- sanno cosa racconteranno nella prossima stagione.
-Attenzione: spoiler-
La quarta stagione si è chiusa con la rivelazione che il fondatore dei Neoluzionisti, P.T. Westmoreland, è ancora vivo. “Sarà parte del grande mistero della prossima stagione”, ha detto Manson. “Vogliamo tutti delle risposte”, ha aggiunto Fawcett. “Non so se chiamarlo ‘cattivo’, ma sarà interessante vedere cosa sa”.
Per l’ultima stagione, Fawcett ha scherzato sul fatto di volere “12 cloni in un’unica scena”, mentre un attore del cast dovrebbe far parte di un segmento musicale. La protagonista Tatiana Maslany, intanto, resta concentrata sul suo lavoro, che le ha fatto ottenere il plauso del pubblico e due nomination agli Emmy Awards come Miglior attrice di una serie tv drama. Dopo aver interpretato tutti questi cloni, per l’attrice non sarà difficile trovare altre sfide:
“Certo, interpretare vari cloni è una sfida, ma cercarne di nuove e lavorare con registi diversi è essa stessa una sfida”.
L’attrice, infine, ha spiegato che qualcuna delle protagoniste che interpreta potrebbe uscire di scena, e che non è detto che il finale dello show voglia dire che tutte staranno bene:
“Credo che il fatto che i cloni possano essere uccisi sia una minaccia dalla prima stagione. Non ne sono esenti. Non vedo tranquillità per loro; i loro spiriti sono irrequieti e non sono addomesticabili”.