Home Notizie Designated Survivor, la serie con Kiefer Sutherland “unisce West Wing, House of Cards e Homeland” per il produttore

Designated Survivor, la serie con Kiefer Sutherland “unisce West Wing, House of Cards e Homeland” per il produttore

Al Television Critics Association press tour la ABC ha presentato la nuova serie political thriller in arrivo da settembre al mercoledì sera

pubblicato 4 Agosto 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 21:43

Designated Survivor, la nuova serie con Kiefer Sutherland in arrivo su ABC dal 21 settembre racchiude elementi di serie come West Wing, Homeland e House of Cards, secondo quanto sostiene il produttore Jon Harmon Feldman al Television Critics Association press tour:

C’è una componente che ricorda West Wing per l’idea dell’uomo e il suo team che governano la nostra nazione. C’è poi un aspetto che la avvicina a Homeland per la parte di indagine e della cospirazione. Infine ricorda House of Cards per la componente di racconto delle azioni di governo e degli accordi che vengono stretti vista dagli occhi dei protagonisti

Un mix potenzialmente esplosivo, almeno sulla carta, ma che ha convinto anche Kiefer Sutherland che ha confessato come non avesse alcuna intenzione di tornare a recitare in tv:

Volevo dare una lettura veloce al soggetto per poi spiegare perchè non l’avrei fatto. In realtà mi ricordo di essere arrivato alla fine e di aver pensato di tenere tra le mani i prossimi dieci anni della mia vita. Era tutto così perfettamente strutturato, ha la componente thriller ma è anche un family drama e poi ha un’analisi del contesto politico molto razionale e approfondita, diversa rispetto a quella così divisiva che c’è in questo periodo.

Designated Survivor prende il nome da un funzionario del governo americano che è il “sopravvissuto designato” ovvero colui che in occasioni di eventi che prevedano la contemporanea presenza dei livelli più alti del governo in occasioni pubbliche, viene messo in sicurezza perchè in casi di emergenza, possa diventare Presidente. Ed è proprio quanto succede a Tom Kirkman che nel giorno del discorso sullo Stato dell’Unione, a seguito di uno sconvolgente attentato, si ritrova ad essere Presidente degli Stati Uniti.

Una premessa che dato il periodo potrebbe innescare qualche polemica, ma Sutherland è convinto che la “televisione ha la responsabilità di confrontarsi e raccontare quello che sta succedendo nel mondo“. Il produttore Mark Gordon ha anche assicurato che nessun evento tragico di questi giorni sarà in alcun modo usato per promuovere la serie, perchè, giustamente, la realtà deve sempre essere separata dalla finzione.

Ad avere un ruolo centrale nella serie è la cospirazione legata all’attentato che porterà il protagonista alla Presidenza, ma Sutherland ha assicurato che tutti hanno le idee ben chiare perchè già “sanno chi è stato e quale sarà la direzione che prenderà la serie“. Anche perchè altra parte importante sarà quella familiare, legata ai cambiamenti che la famiglia di Tom Kirkman, tra cui la moglie interpretata da Natascha McElhone, dovrà affrontare vista la sua “promozione” improvvisa.

Secondo Simon Kinberg, produttore della serie, il personaggio di Sutherland ricorda quelli dei film di Frank Capra perchè soprattutto all’inizio, quando sta ancora imparando a gestire il ruolo è così “innocente, non ancora corrotta. La richiesta di candidati esterni è molto forte e qui c’è un personaggio che non è un animale politico, che non è coinvolto nel panorama politico“.

Nel cast oltre a Kiefer Sutherlan e Natascha McElhone, troviamo anche Maggie Q, Adan Canto, Italia Ricci, Kal Penn e Mckenna Grace. La serie. prodotta da ABC Studios e Mark Gordon Co., debutterà il mercoledì sera dal 21 settembre su ABC (nello slot finora occupato da Nashville).