Home Notizie Lethal Weapon, le difficoltà di adattare i film ad una serie tv: “Volevamo dare più profondità ai personaggi”

Lethal Weapon, le difficoltà di adattare i film ad una serie tv: “Volevamo dare più profondità ai personaggi”

L’ideatore di Lethal Weapon Matt Miller, al Television Critics Association press tour, ha spiegato di voler rendere più profonda la serie tv rispetto ai film

pubblicato 9 Agosto 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 21:35

Lethal Weapon, la serie tv della Fox tratta dall’omonima saga di film ed in onda in America dal 21 settembre (da noi sarà trasmessa in autunno su Italia 1), cercherà di raccontare lo sforzo dei protagonisti nel cercare di rimettersi in sesto: Martin Riggs (Clayne Crawford), trasferitosi dal Texas a Los Angeles, ha infatti da poco perso la moglie incinta, mentre Roger Murtaugh (Damon Wayans) è un detective da poco rientrato in servizio dopo un attacco di cuore.

Al Television Critics Association press tour il produttore esecutivo ed ideatore dello show Matt Miller ha spiegato di voler fare in modo che i due protagonisti suscitassero più emozioni rispetto alle versioni cinematografiche del film:

“Il film più recente, ‘Lethal Weapon 4’, era più basato sulla commedia, ma per poter fare qualcosa che si regga sulle proprie gambe, si deve avere più profondità. Quindi abbiamo riscritto la storia con un suo background. E’ la storia di due ragazzi in difficoltà che hanno bisogno l’uno dell’altro”.

Nonostante ci saranno i casi della settimana, la serie avrà una sua mitologia. “Nei film si ha dai 90 ai 120 minuti, tra una pellicola e l’altra ci sono degli anni di differenza”, ha aggiunto Miller. “Volevamo portare il pubblico a vivere un’esperienza emozionante. Non volevamo che il pubblico fosse aggiornato. Volevamo che vedesse il momento in cui la vita di Martin Riggs cambia”.

A proposito del suo personaggio, Crawford ha spiegato che Martin sarà meno estremo rispetto al personaggio dei film, interpretato da Mel Gibson:

“Nei film, credo che si facesse di cocaina. Qui siamo alla Fox, è un programma per famiglie, e non c’è cocaina. Ho interpretato di più la tristezza [di Riggs]. Ciò che Mel Gibson ha fatto è stato incredibile nel 1987, ma credo che quel personaggio oggi debba avere più i piedi per terra”.

Miller, inoltre, ha raccontato di essere andato dal regista dei film Richard Donner per avere il suo ok alla serie tv. “Mi ha detto ‘Se non avete gli attori giusti, siete fregati’. Sapevamo che il casting sarebbe stato importante. E’ una sfida perche gli attori che hanno interpretato i due protagonisti (Gibson e Danny Glover, ndr) li hanno resi famosi. La più grande sfida del pilot è stata trovare due ragazzi che avessero chimica e che facessero dimenticare gli altri due interpreti. Di tutte le sfide che ha portato raccontare questa storia, sono orgoglioso del fatto che quando il pubblico vedrà i due protagonisti non penserà a Mel Gibson ed a Danny Glover”.

[Via DeadlineHollywood]