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RadioBlog | Caso Francesca Fornario-Radio2: le reazioni di Federica Cifola, Paola Marchesini e Roberto Fico

Francesca Fornario lascia Radio 2, Federica Cifola va in onda: “Nessuna censura”. Fico convoca i vertici.

pubblicato 10 Agosto 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 21:32

Le parole di Francesca Fornario, giornalista “censurata” di Radio Rai, hanno alzato un prevedibile polverone. “Niente battute su Matteo Renzi, niente politica, niente satira, niente personaggi, niente imitazioni, niente copioni, niente ‘scenette’ qualunque cosa siano, niente comicità e che altro… Ah, niente battute sul fatto che non si può dire ‘comunista’”, le avrebbero imposto i vertici radiofonici. Ne segue l’addio della Fornario a Radio 2 e tante reazioni.

Veniamo a quest’ultime. “Ho ricevuto una telefonata della capostruttura, molto risentita perché avevo tradito la sua fiducia e dimostrato in questo modo la gratitudine per tutti i soldi che mi aveva fatto guadagnare in questi anni – ha scritto, il ‘day after’, la giornalista sul suo blog su Il Manifesto -. Le ho spiegato, pacatamente, che non le devo nessuna gratitudine perché in questi anni ho lavorato con ottimi risultati e sono stata pagata per le mie prestazioni professionali, che si comprano quelle ma le persone no, o almeno non questa. Non ci sono quindi più le condizioni per fare satira politica su Radio2 e nemmeno più – per quel che mi riguarda – quelle per lavorare serenamente a un programma diverso, di servizio pubblico”.

L’altra conduttrice del programma Mamma non mamma, Federica Cifola, non sembra d’accordo con la collega indignata: “Non c’è stata nessuna censura. Io faccio anche Blackout con Vaime da 7 anni e ho sempre fatto imitazioni di personaggi politici senza che nessun direttore sia mai intervenuto sui contenuti. Sabato andrò in onda… nessuna censura, nessun bavaglio”.

La capostruttura massima di Radio 2 è la direttrice Paola Marchesini: “A Radio 2 non esiste la parola censura. Se differenziare la programmazione significa mettere il bavaglio, allora alzo le mani […] Carlo Conti? Non c’entra assolutamente niente, l’idea di non fare satira politica ma di costume in quel programma risale a più di un anno fa”. Le porte per la Fornario, chiosa, “rimangono aperte, male sue argomentazioni mi sembrano confuse”.

Intanto Roberto Fico, presidente della Vigilanza Rai, annuncia: “Convocheremo quanto prima vertici RadioRai per chiarire quello che è emerso negli ultimi giorni. Nessuna censura sulla satira è accettabile”.