American Crime Story, la seconda stagione “mostrerà alcune scomode verità”
Al Television Critics Association press tour il produttore esecutivo di American Crime Story Brad Simpson ha spiegato che la seconda stagione della serie tv sarà ben diversa dalla prima, cambiando a seconda del crimine
Dopo aver affrontato il difficile caso di O.J. Simpson, la seconda stagione di American Crime Story si sposterà a raccontare un evento del tutto differente e più recente, ovvero l’uragano Katrina che, nel 2005, distrusse New Orleans causando oltre 1.200 vittime ed aprendo un dibattito sui sistemi di sicurezza delle città americane.
Al Television Critics Association press tour il produttore esecutivo Brad Simpson non ha voluto dare molte anticipazioni sulla seconda stagione, spiegando che, come la prima stagione dello show, “ci saranno personaggi famosi ma anche persone che ai tempi di Katrina non lo erano”.
Simpson ha anche voluto sottolineare come il telefilm sarà molto differente rispetto alla prima stagione:
“Tematicamente, sarà molto diverso, cambia a seconda del crimine [che raccontiamo]. Tratterà due elementi: l’intensità di ciò che stava accadendo sul posto, in mezzo a tanta pressione, ma anche un crimine più grande”.
Il riferimento è alle falle nei sistemi di sicurezza di New Orleans che, nonostante le previsioni avessero aumentato l’allerta di fronte all’arrivo dell’uragano, non sono riusciti a proteggere tutti i cittadini. “Era qualcosa di prevedibile a cui non eravamo preparati”, ha aggiunto Simspon, “anche se sapevamo che sarebbe accaduto. [La stagione mostrerà] alcune scomode verità”.
Al panel si è parlato anche della prima stagione della serie tv, che ha ottenuto ben 22 nomination agli Emmy Awards. Il produttore ha spiegato di aver pensato alla possibilità di realizzare un altro episodio che chiudesse definitivamente la saga di O.J. Simpson (la prima stagione si chiude poco dopo il verdetto del processo), raccontandone la vita: “Ci è stato proposto, ma non vogliamo restare troppo sull’argomento. E’ un’idea inaccessibile. Sarebbe solo sulla figura di O.J. Per noi il caso è chiuso”.
Nessuna anticipazione neanche sul cast, anche se John Travolta -presente nella prima stagione della serie tv ed uno dei soccorritori dopo il disastro- si è detto interessato, così come Sarah Paulson. “La storia di Katrina per me è un vero crimine americano”, ha detto l’attrice, “ha a che fare con un comportamento unicamente americano, e la trovo incredibilmente potente”. La Paulson, inoltre, è candidata agli Emmy Awards come Miglior attrice protagonista di un film-tv o miniserie, e non nasconde che le piacerebbe vincere: “Volevo essere un’attrice da quando avevo sei anni. Immagino che vincere mi farebbe sentire davvero bene”.