Cbs, “buone probabilità” per The Big Bang Theory 11, Supergirl su The Cw “un’opportunità”
Al Television Critics Association press tour il presidente della Cbs Glenn Geller ha parlato del rinnovo di The Big Bang Theory, del passaggio di Supergirl su The Cw e delle critiche sulla presenza di pochi attori di colore nelle nuove serie tv
Sono stati numerosi gli argomenti affrontati dal presidente della Cbs, Glenn Geller, al Television Critics Association press tour: si è parlato di un possibile rinnovo di The Big Bang Theory, del trasloco di Supergirl dalla Cbs a The Cw, ma anche delle critiche giunte a proposito del fatto che nei nuovi show per l’autunno ordinati dal network non ci sia neanche un protagonista di colore.
The Big Bang Theory 11? “Buone probabilità”
Geller ha spiegato di essere fiducioso del fatto che si possa raggiungere un accordo con la Warner Bros. ed il cast di The Big Bang Theory per rinnovare la serie tv dopo la decima stagione. I contratti che Johnny Galecki (Leonard), Jim Parsons (Sheldon) e Kaley Cuoco (Penny) hanno firmato tre anni fa stanno infatti per scadere: i tre prendono un milione di dollari ad episodio. “Siamo molto sicuri che tutti coloro che sono coinvolti vogliano che The Big Bang Theory prosegua”, ha detto. “So che la Warner Bros. farà questi accordi… Siamo favorevoli fin quando ognuno vorrà che la serie vada avanti”. Il cast si era già espresso a proposito nei mesi scorsi, lasciando intendere di essere disponibili a recitare ancora nello show.
Supergirl su The Cw? “Un’opportunità”
Dopo la prima stagione, Supergirl si sposta su The Cw. Per Geller si è trattato di un’occasione per portare su The Cw una serie tv di successo che si aggiunge alle altre già in onda sul canale:
“In fin dei conti, abbiamo guardato la situazione e ci siamo detti ‘Come possiamo ottenere una vittoria per entrambi?’ Siamo proprietari di The Cw, quindi è stata un’opportunità sia per noi che per la Warner Bros. di beneficiare del successo dello show”.
Per Geller, se non si fosse trovato un accordo con The Cw “Non c’è niente da dire… Se non che avremmo rinnovato la serie”. Il presidente del network ha accennato anche alla cancellazione di Limitless: “Abbiamo preso delle decisioni basate su come pensavamo potesse proseguire”, ha spiegato. “Mi è davvero piaciuto, ma non ha legato con il pubblico, non abbiamo potuto rinnovarlo”.
Troppi bianchi nelle serie tv? “Possiamo fare meglio”
Il protagonista di Bull è un uomo bianco. Anche il protagonista di The Great Indoors è un uomo bianco, così come quelli di Man With A Plan, Kevin Can Wait, MacGyver e Pure Genius. “Alla Cbs siamo attenti all’importanza della diversità e dell’inclusione. Dobbiamo fare di meglio e lo sappiamo”, ha ammesso Geller, che però ha anche sottolineato che, sebbene i protagonisti delle nuove serie siano quasi tutti bianchi, i cast includono numerosi attori di colore e donne: in particolare in Training Day il co-protagonista (Justin Cornwell) è un uomo di colore, mentre in Doubt c’è anche un’attrice transgender, Laverne Cox.
“In termini di protagonisti siamo sicuramente meno variegati rispetto all’anno scorso”, ha spiegato, “In termini di diversità in generale… Abbiamo sicuramente fatto meglio dell’anno scorso. 11 personaggi regolari delle nostre serie sono diversificati… Non sono solo parole, sono fatti. Capisco sicuramente la tendenza a guardare la tv, vedere solo i protagonisti e stupirsi, ma bisogna guardare dietro le telecamere. Lì, andiamo bene. I nostri scrittori sono più variegati dell’anno scorso. Anche i nostri registi lo sono. Continuiamo a mettere risorse e finanze al nostro Cbs Diversity Institute (progetto che vuole dare spazio agli artisti di colore, ndr)”.
Gli showrunner delle serie tv della Cbs, però, sono tutti bianchi: “A volte sono di colore, altre no”, si è giustificato il presidente del network, “scegliamo i migliori show dai pilot che realizziamo”.