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Egitto: tv di stato sospende conduttrici perché sovrappeso

La televisione di stato egiziana ha sospeso 6/8 giornaliste perché sovrappeso. L’opinione pubblica si spacca.

pubblicato 22 Agosto 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 21:15

La Egyptian Radio and Television Union (ERTU) il 14 agosto ha sospeso tra sei e otto conduttrici televisive, tra cui la giornalista di Canale 5 Khadija Khattab, perché sovrappeso. La televisione di stato, guidata dall’ex conduttrice Safaa Hegazy, ha dato loro un mese di tempo per riguadagnare un aspetto appropriato che consenta alle anchor women di tornare di nuovo in onda. La decisione è stata presa nell’ambito di rinnovare l’emittente nella forma e nel contenuto.

Non sono mancate le polemiche: il Centro egiziano per l’orientamento e la consapevolezza giuridica delle donne ha definito la decisione dell’ERTU vergognosa e ha sostenuto che sia anticostituzionale (la decisione va contro le disposizioni di legge, in particolare contro l’articolo 11), nonché una chiara violenza contro le donne.

La Hagazy ha respinto le accuse di decisione sessista aggiungendo: “Come può esserci discriminazione contro le donne in un istituto gestito da una donna?” e ricordando come le conduttrici siano cambiate esteticamente rispetto al giorno della loro assunzione.

Khadija Khattab, sentendosi calunniata da simili dichiarazioni, ha chiesto ai propri telespettatori di giudicare da soli se lei si merita il suo lavoro. La giornalista ha ricevuto la solidarietà del collega e deputato Sayed Hizjazi che ha sottolineato come sia più importante il modo di parlare di un conduttore, piuttosto che il suo peso.

C’è anche chi, però, come l’esperto di media Sami Abdel Aziz, sostiene l’ERTU dicendo di essere d’accordo con la decisione perché “l’aspetto di una conduttrice è in criterio importante” e perché “la forma fisica di una conduttrice dà l’idea di vivacità sullo schermo”.

Ad una settimana di distanza, nonostante il dibattito sui social e quello parlamentare, non ci sono stati passi indietro da parte della tv di stato: ERTU si è rifiutata di cambiare rotta e ha confermato che le retribuzioni e i benefits delle otto donne saranno sospesi fino al raggiungimento dell’obbiettivo. La signora Hegazy ha aggiunto che le giornaliste potranno lavorare in produzione nel periodo impiegato a perdere peso.